Il Senato sarà chiamato a votare la questione di fiducia apposta dal governo sul decreto-legge con cui si sono finanziati interventi nella città di Roma e nelle periferie delle città metropolitane. La scelta di voler accelerare i tempi della discussione ha causato le dure reazioni di Movimento 5 stelle e Lega. Dopo la conclusione della votazione sarà avviato l'esame del disegno di legge di riforma della Rai, provvedimento giunto alla sua terza lettura. Il governo svolgerà poi un'informativa sul Consiglio europeo in programma domani e venerdì. Alle 14 la commissione Affari costituzionali porterà avanti l'esame della proposta di legge sulla riforma del Terzo settore e dei testi in materia di concessione e riconoscimento della cittadinanza. La commissione Finanze continuerà il confronto sul documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco. I vertici di Ferrovie dello Stato saranno ascoltati dalla commissione Lavori pubblici in merito allo schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri recante definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione della partecipazione detenuta dal ministero dell'Economia e delle finanze nel capitale di Ferrovie dello Stato. La Legge annuale sul mercato e la concorrenza continuerà a egemonizzare i lavori della commissione Industria che ieri ha deciso di posticipare il termine per la presentazione degli emendamenti all’11 gennaio. Nel pomeriggio verranno ascoltati dalla commissione Territorio e Ambiente i rappresentanti di CDCNPA, ANIE, ECOPED ed ECOPOWER nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo sull'attuazione di una direttiva Ue sulla gestione di pile e accumulatori.

Alle 9.30 il governo si presenterà alla Camera per svolgere un'informativa sul Consiglio europeo in programma domani e venerdì. Slitta invece a giovedì mattina l'approdo in aula la legge di Stabilità. Ieri sera la commissione Bilancio ne ha ultimato l'esame dopo una maratona di ben 37 ore. Il testo si è ingrossato a dismisura rispetto a quello licenziato in prima lettura dal Senato anche per aver imbarcato il decreto salva-Regioni e, tra le polemiche, il decreto salva-banche. Il grosso dei lavori dell'ultima tornata si è concentrato sul pacchetto sicurezza, votato nella notte e che prende il posto dell'anticipo del taglio dell'Ires, dopo le novità già introdotte sul Sud - credito d'imposta automatico in tre fasce - e le banche, con l'assorbimento del decreto per il salvataggio dei 4 istituti in crisi e la creazione del fondo di “solidarietà” per i risparmiatori con obbligazioni subordinate diventate carta straccia. Tra le novità più importanti la conferma al fotofinish dell'obbligo, proposto dal Pd, di accettare i pagamenti elettronici anche per piccoli importi, compresi i parchimetri, salvo che non ci sia “oggettiva impossibilità tecnica” a installare i dispositivi di lettura di carte di credito e bancomat. La riduzione delle commissioni è demandata invece all'attuazione del regolamento europeo appena approvato, che prevede commissioni fisse allo 0,3% per le carte di credito e allo 0,2% per le transazioni con le carte di debito. Cancellata poi la super-tassa sugli yacht. Passano invece l'anticipo dell'aumento della no tax area per 6 milioni di pensionati e il rifinanziamento della disoccupazione per i collaboratori. Le commissioni Finanze e Attività produttive porteranno avanti l'esame delle risoluzioni sulla revisione della disciplina concernente l'obbligo di accettare pagamenti mediante carte di debito e misure a sostegno del commercio elettronico; potrebbe poi essere portato avanti il confronto sulla risoluzione contenente misure a sostegno del credito in favore dei soggetti esercenti impianti fotovoltaici di produzione di energia. Le commissioni Ambiente e Attività produttive continueranno ad esaminare il ddl di conversione del decreto-legge sulla dismissione degli impianti ILVA. La sola commissione Ambiente porterà poi avanti l'iter della risoluzione sui criteri di assegnazione dei proventi delle aste per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra. La commissione Affari sociali riprenderà l'analisi del testo unificato contenente “Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario”.

Piovono mozioni di sfiducia sul governo di Matteo Renzi. Dopo quella firmata M5S e indirizzata al ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, è arrivato l'atto contro l'intero governo firmato dai parlamentari di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. L'inasprimento dei toni ha pure bloccato le trattative sui tre giudici costituzionali. Si è così arrivati ieri a una nuova fumata nera e alla necessità di andare avanti con le votazioni a oltranza nei prossimi giorni per tentare di eleggere i tre membri della Consulta.



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