L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per proseguire l’esame del decreto mille proroghe. Nella seduta di ieri il Governo ha annunciato, per voce del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giuliano Pizzetti, l’intenzione di porre la questione di fiducia sul testo del maxi-emendamento, che per via delle 96 proposte di modifiche approvate durante l’esame in Commissione ha subito un forte rallentamento nella sua costruzione e che di fatto ha comportato il rinvio dei lavori, dopo ben due sospensione, alla seduta di oggi. Successivamente l’Aula di Palazzo madama delibererà sulla richiesta di urgenza del disegno di legge per la trasformazione della società Acquedotto pugliese S.p.a. in Ente autonomo.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Giustizia svolgerà diverse audizioni nell’ambito della discussione del ddl sull’accesso del figlio adottivo alle informazioni sull’identità dei genitori. La Commissione Bilancio proseguirà il confronto sul decreto Mezzogiorno il cui termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle 18 di oggi. La Commissione Finanze proseguirà il dibattito sul decreto legislativo relativo alla comparabilità, trasferimento e accesso del conto di pagamento. Successivamente tratterà lo schema di decreto ministeriale per l'individuazione delle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2017 e gli Atti europei in materia di base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società, e proseguirà l’esame del ddl per l’istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario.

La Commissione Istruzione svolgerà diverse audizioni sui profili attuativi della legge di riforma della scuola varata dal Governo Renzi. La Commissione Sanità ascolterà diversi esperti sul ddl relativo al contrasto, alla cura e alla prevenzione dei disturbi alimentari. La Commissione Territorio si confronterà sull’affare assegnato relativo ai profili ambientali della strategia energetica nazionale e ascolterà il Ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti sui profili ambientali della strategia energetica nazionale, sulla strategia per lo sviluppo sostenibile e sulle priorità nazionali della partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2017.

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, dopo che ieri l’Aula ha approvato la fiducia, la seconda del Governo guidato da Paolo Gentiloni, sul decreto per latutela del risparmio nel settore creditizio, l’ Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 9 per le dichiarazioni di voto finale e il voto finale del decreto salva Banche che ne comporterà la sua approvazione definitiva. Successivamente l’Aula di Montecitorio si confronterà sulla pdl concernente l' elezione degli organi delle amministrazioni comunali e sul ddl cosiddetto Gelli sulla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie .

Passando ai lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali proseguirà l’esame della pdl sulle misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo jihadista. La Commissione Giustizia esaminerà la pdl in materia di legittima difesa. La Commissione Esteri, in sede riunita con la Difesa, si confronterà sulla deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a missioni internazionali. La Commissione Finanze esaminerà le pdl sulla comunicazione e la diffusione delle competenze di base necessarie per la gestione del risparmio privato e sulla risoluzione sulle iniziative per rafforzare il contrasto ai fenomeni di riciclaggio dei capitali; in sede riunita con la Attività produttive avvierà il dibattito sulla risoluzione sullo sviluppo di un sistema di comunicazione dei dati relativi alle utenze domestiche.

La Commissione Ambiente inizierà l’esame del decreto sui nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017. La Commissione Lavoro proseguirà l’esame della pdl per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e della pdl relativa alle deroghe per l'accesso al trattamento pensionistico in favore dei lavoratori dipendenti del settore privato. La Commissione Affari sociali esaminerà la pdl sul consenso informato e sulle dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari. La Commissione Agricoltura esaminerà la risoluzione sulle iniziative in favore degli agricoltori colpiti da calamità naturali e la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla definizione, alla presentazione e all'etichettatura delle bevande spiritose. Infine, la Commissione Politiche dell’Unione Europea si confronterà sul decreto legislativo relativo alla qualità della benzina e del combustibile diesel, e per la promozione dell'energia da fonti rinnovabili.

In tema di legge elettorale, ieri sera alla Camera si è tenuta l’assemblea del Gruppo del Partito Democratico. Nella riunione il presidente Ettore Rosato ha ribadito che la proposta del PD è quella di un ritorno al Mattarellum e che da oggi sarà avviato un confronto con tutte le altre forze politiche. La linea espressa dai vertici del PD però non sembra di godere di particolari aperture da parte delle altre forze a partire dal Movimento 5 Stelle ma soprattutto da Forza Italia. D’altronde questo tipo di sistema non è mai piaciuto a Silvio Berlusconi, e in ragione di ciò, e cioè della consapevolezza che non vi sarà mai una virata sul Mattarellum e che di conseguenza si andrà verso una modifica dell’Italicum estendendolo al Senato e aprendo al premio di maggioranza di colazione e non più al singolo partito, la minoranza guidata da Roberto Speranza ha presentato un ordine del giorno con il quale chiedeva l' eliminazione dei capilista bloccati dalla legge come uscita dalla Consulta. Non senza polemiche l’assemblea dei Deputati ha deciso però di non mettere ai voti la proposta anche per non togliere margini di contrattazione quando il dibattito politico si sposterà sulla modifica dell’italicum.

Dopo le fortissime tensioni dei giorni scorsi finalmente i pontieri invocati da Bersani si sono messi all’opera per trovare un punto di accordo sul percorso congressuale. Al momento il segretario Matteo Renzi non sembra intenzionato a cedere all’idea di tenere il congresso prima delle elezioni amministrative del prossimo giugno, che di conseguenza potrebbe voler dire già il prossimo 7 maggio o addirittura il 23 o 30 aprile. E questo anche quando ormai sembra chiaro anche ai renziani che la finestra per un possibile voto anticipato sia ormai chiusa e che sia difficile andare a votare dopo l’estate. Per evitare la scissione invocata a più riprese da Pierluigi Bersani bisognerà trovare un accordo: Andrea Orlando, che da settimane lavora intensamente per raggiungere questo obiettivo, sta cercando di trovare un punto di mediazione che tenga insieme la necessità di un confronto profondo sulle idee e sul programma e la campagna per la leadership del partito.

Gli occhi sono tutti rivolti all'Assemblea Nazionale di domenica nella quale Renzi si dimetterà da segretario per consentire l’avvio della fase congressuale. Non sarà lui il reggente di questa fase, come sembrava nei giorni scorsi, ma Matteo Orfini. La decisione però è stata seguita da un comunicato congiunto di Enrico Rossi, Michele Emiliano e Roberto Speranza con il quale i tre candidati alternativi al segretario hanno denunciato che la direzione “ha sancito la trasformazione del Partito democratico nel Partito di Renzi , un partito personale e leaderistico che stravolge l'impianto identitario del Pd e il suo pluralismo” e che le loro richieste “sono rimaste inascoltate”, fissando un appuntamento in un teatro romano la sera prima dell’Assemblea Nazionale.

Dopo le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini per via della sua netta contrarietà all’approvazione del progetto di costruzione dello stadio della Roma, al Comune di Roma guidato da Virginia Raggi è il momento di un ulteriore passo dell’inchiesta della Procura di Roma per abuso di ufficio che vede coinvolti la Sindaca del Movimento 5 Stelle, il suo ex capo della segreteria Salvatore Romeo e l'ex capo del personale del Campidoglio Raffaele Marra. Gli inquirenti avrebbero scoperto che le polizze sulla vita sottoscritte da Salvatore Romea a “beneficio inconsapevole” di Virginia Raggi non sarebbero più solamente due ma tre: la terza, di 8 mila euro, è stata accesa da Romeo il 26 gennaio scorso, quarantotto ore dopo la notifica dell'avviso a comparire alla Raggi. Si tratta di un fatto singolare sul quale gli stessi giudici puntano a fare piena luce vista l’ipotesi, ancora tutta da dimostrare, che quelle polizze fossero in realtà vere e proprie tangenti.

 



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