Alle 16 il Parlamento si riunirà in seduta comune per l'elezione di due giudici della Corte costituzionale e di un componente del Consiglio superiore della magistratura. Ad essere indiscussa protagonista sarà ancora la scheda bianca; Partito democratico e Forza Italia non sono infatti ancora riusciti a trovare un accordo in grado di soddisfare il quorum imposto dalla normativa (570 preferenze). Al termine della votazione si terrà una Conferenza dei capigruppo per decidere cosa fare nelle prossime ore e non si esclude che le sedute comuni possano essere momentaneamente sospese per permettere un dialogo più proficuo tra le forze politiche. Una soluzione che ieri è stata suggerita anche dal presidente del Senato, Pietro Grasso.

Il Senato inizierà l'esame in assemblea del disegno di legge di conversione del dl sulla riforma del processo civile e lo smaltimento dell'arretrato. Successivamente saranno esaminate alcune proposte di legge sulla modifica del reato di diffamazione a mezzo stampa. La commissione Finanze continuerà l'analisi degli schemi di decreto legislativo in materia di semplificazione fiscale e disposizioni in materia di tassazione dei tabacchi lavorati, dei loro succedanei, nonché di fiammiferi. La commissione Sanità porterà avanti la discussione generale sulla proposta di legge in tema di regolamentazione dello screening neonatale.

È atteso per questa mattina alla Camera il via libera al testo per favorire il rientro dei capitali detenuti all'estero e l'introduzione del reato di autoriciclaggio. La proposta dovrà poi passare al Senato, non si esclude però un possibile ritorno in Commissione. Forza Italia e Movimento 5 stelle hanno infatti mostrato diverse perplessità. Alle 12 è prevista l'informativa del governo sui recenti eventi alluvionali registrati a Genova mentre alle 14 si svolgerà un'altra informativa sulle iniziative in materia di gestione dei flussi di migranti nel Mediterraneo. Andrà avanti anche l'esame delle proposte di legge sul conflitto d'interessi e potrebbe proseguire il confronto sulle mozioni in tema di rilancio economico e occupazionale del Mezzogiorno, di sostegno alle politiche di genere e di diritti dei richiedenti asilo, dei rifugiati, con particolare riferimento alla revisione del regolamento dell'Unione europea noto come "Dublino III" e di alcuni disegni di legge di ratifica ed esecuzione di accordi internazionali. La commissione Affari costituzionali riprenderà a lavorare sulla riforma della seconda parte della Costituzione e del Titolo V, una seduta del tutto interlocutoria stretta tra i lavori dell'assemblea e la convocazione del Parlamento in seduta comune. Lo schema di decreto legislativo sulla semplificazione fiscale continuerà il suo iter in commissione Finanze. La Commissione Ambiente proseguirà nel vaglio degli emendamenti presentati al decreto-legge Sblocca Italia. In commissione Attività produttive andrà avanti il confronto sul documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla strategia energetica nazionale e sulle principali problematiche in materia di energia. In commissione Affari sociali si svolgeranno invece le audizioni di rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e dell’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI), nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare”.

Il Consiglio dei Ministri di ieri ha licenziato la legge di stabilità, documento di finanza pubblica sul quale è già partito il confronto tra la maggioranza e le opposizioni e il dibattito tutto interno al Partito democratico. I saldi finali sono stati superiori ai numeri annunciati nei giorni scorsi da Matteo Renzi. Il governo ha infatti deciso di portare a 36 miliardi il valore della manovra. la volontà è quella di far ripartire l'economia italiana, abbattuta da 3 anni di mancata crescita, di rilanciare l'occupazione e di risollevare famiglie e imprese con un taglio, drastico, della pressione fiscale. Gli 80 euro del dl Irpef sono stati solo l'inizio. Nel 2015 arriverà “la più grande riduzione di tasse mai fatta da un governo nella storia della Repubblica”, ha assicurato il premier, annunciando 18 miliardi di tagli complessivi, destinati a famiglie e imprese. La pubblica amministrazione dovrà fare i conti con una spending review da 15 miliardi, cifre importanti che hanno già messo in allarme Regioni e Comuni. Previste anche misure di sostengo per ricerca, sviluppo e brevetti.



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