Libia, scontro M5S-Lega su direttiva anti-Ong
L'allarme terrorismo per l'Italia da un lato, l'appello per la fine delle ostilità firmato Onu dall'altro. E in mezzo una nuova polemica tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio sulla direttiva anti-ong. Il dramma libico, che conta già oltre 180 morti, continua ad avere ripercussioni politiche importanti in Italia: l'obiettivo dell'esecutivo resta sempre quella di un cessate il fuoco per una soluzione politica condivisa, ma l'apprensione per gli arrivi incontrollati prima dell'estate monta di ora in ora. “Siamo molto preoccupati per l'escalation della crisi libica” ammette Giuseppe Conte; il premier ha preso il controllo del dossier libico, confrontandosi direttamente con il Quirinale dove è salito per un colloquio con il presidente Sergio Mattarella. C'è il rischio, secondo Conte, che la crisi porti all'arrivo di foreign fighters sul territorio europeo. preoccupazioni condivise con il Ministro dell'Interno Matteo Salvini, reduce da un colloquio con il vicepresidente del consiglio presidenziale libico Ahmed Maitig.
La situazione di Tripoli rimane un rebus: il blitz del generale Haftar è fallito, mentre una bozza di risoluzione delle Nazioni Unite chiede il cessato il fuoco immediato. In un quadro così fragile, dal Viminale spunta una direttiva anti-ong, una normativa molto stringente con un ammonimento firmato Salvini alla nave Mare Jonio che da due giorni è di nuovo in mare. L'invito alle Autorità è di vigilare affinché il comandante e la proprietà della nave si attengano alle vigenti normative nazionali e internazionali in materia di coordinamento delle attività di soccorso in mare. Insomma, ha ripetuto il vicepremier, “in un Paese si entra se si ha il diritto a entrarci”, affermazione che porta con sé la decisione di mantenere i porti chiusi.
La Ministra della Difesa Elisabetta Trenta non nasconde la sua irritazione, considerata la necessità dell'accoglienza via mare di persone in fuga da una guerra civile. Sull'iniziativa anti-ong, poi, entra a piedi uniti Luigi Di Maio: “Se veramente abbiamo il problema di 800mila migranti che stanno per arrivare in Italia non li fermi con una Direttiva che nessuno ha mai ascoltato, perché in passato non sono servite a nulla”.
Dopo gli arresti, si dimette la presidente della Regione Umbria Marini
Alla fine Catiuscia Marini ha lasciato. La presidente della Regione Umbria del Partito Democratico lo ha fatto a praticamente un anno dalla scadenza del suo secondo e comunque ultimo mandato: le dimissioni sono arrivate dopo che il suo nome era finito tra quelli degli indagati nell'inchiesta sui presunti concorsi pilotati per le assunzioni all'ospedale di Perugia, anche se l’inchiesta alla fine dimostrerà la sua totale innocenza. Negli ultimi giorni le pressioni sulla Marini perché si dimettesse erano diventate sempre più forti soprattutto da parte del nuovo segretario del partito Nicola Zingaretti che aveva dichiarato: “Confido nel senso di responsabilità e nelle valutazioni della presidente Marini perché faccia ciò che è meglio per l'Umbria e la sua comunità”. Chiusa nel suo ufficio con lo staff, Marini in serata ha annunciato le dimissioni che ora dovranno essere discusse dall'Assemblea legislativa.
Forza Italia in rivolta sulle liste, scoppia il caso Carfagna
Nervi a fior di pelle all'interno di Forza Italia alla vigilia della presentazione delle liste per le europee. A poco più di un mese dal voto, scoppia la polemica violenta sulla candidatura di Mara Carfagna nella circoscrizione sud. Su invito dei deputati meridionali Roberto Occhiuto e Paolo Russo, la vicepresidente della Camera si dice disponibile a presentarsi, una discesa in campo che provoca la durissima reazione dei vertici del partito convinti che sia un golpe contro il partito: non sono pochi infatti quelli che credono che questa candidatura rappresenti un blitz per tentare di rottamare Silvio Berlusconi.
Lo scontro frontale, durissimo, si spiega solo nel contesto più ampio di un clima di fortissima contrapposizione interna tra le varie anime del partito. Complici forse le voci, tutte puntualmente smentite, di un peggioramento delle condizioni di salute dell’ex Cavaliere, sembra che in Forza Italia si sia riacutizzata la lotta per la successione e soprattutto lo scontro eterno tra chi punta a un dialogo più stretto con la Lega e chi invece teorizza un partito fortemente collocato al centro. Così, nell'arco della giornata è sembrato che Forza Italia avesse aperto una sorta di dibattito congressuale a colpi di comunicati stampa.
L’Aula del Senato
Dopo che nella giornata di ieri è stata approvata definitivamente la legge europea 2018, l’aula del Senato tornerà a riunirsi alle 16 per l’esame del cosiddetto decreto brexit per assicurare sicurezza, stabilità finanziaria e integrità dei mercati, nonché tutela della salute e della libertà di soggiorno dei cittadini italiani e di quelli del Regno Unito in caso di recesso dall'Unione europea.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Bilancio, in sede congiunta con la rispettiva della Camera, concluderà il ciclo di audizioni sul Documento di Economia e Finanza: in particolare alle 8.30 ascolterà il Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria. Al termine delle audizioni inizierà l’esame del DEF mentre tutte le altre Commissioni saranno impegnate, in sede consultiva, nella predisposizione del parere di competenza.
La Finanze concluderà l’esame del cosiddetto decreto brexit per assicurare sicurezza, stabilità finanziaria e integrità dei mercati, nonché tutela della salute e della libertà di soggiorno dei cittadini italiani e di quelli del Regno Unito in caso di recesso dall'Unione europea. La Commissione Lavori Pubblici si confronterà sullo schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva relativa all'interoperabilità del sistema ferroviario dell'UE e sullo schema di decreto legislativo relativo alle emissioni di anidride carbonica generate dal trasporto marittimo. La Lavoro esaminerà il ddl per il salario minimo orario e il ddl, già approvato dalla Camera, sugli interventi per la concretezza delle azioni delle Pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo. Infine la Commissione Politiche dell’Unione Europea esaminerà la legge europea 2018 e la legge di delegazione europea 2018.
L’Aula della Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 11 per l’esame decreto per il rilancio dei settori agricoli in crisi, la proposta di legge per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale, la pdl per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale e diversi disegno di legge di ratifica di trattati internazionali come quelli Italia-Serbia, Italia-Kenya e Italia-Kazakhstan di estradizione e di assistenza giudiziaria in materia penale, e quello Italia-Serbia sulla cooperazione nel settore della difesa. A seguire si confronterà sulla proposta di legge per l’accertamento delle violazioni in materia di sosta da parte dei dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi e delle Aziende esercenti il trasporto pubblico di persone; Come di consueto domani alle 15 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Le Commissioni della Camera
La Commissione Affari costituzionali esaminerà la proposta di legge costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari. La Giustizia alle 14 ascolterà Francesco Basentini, capo del competente Dipartimento presso il Ministero della giustizia, sullo stato dell'Amministrazione penitenziaria. La Bilancio inizierà l’esame del DEF mentre tutte le altre Commissioni saranno impegnate, in sede consultiva, nella predisposizione del parere di competenza. La Trasporti ascolterà i rappresentanti dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale sulle prospettive del sistema portuale e sulle relazioni commerciali con la Cina, e si confronterà sulla risoluzione relativa all’utilizzo delle sanzioni irrogate per violazioni del Codice della strada e alla collocazione e uso degli autovelox.
La Attività Produttive esaminerà la pdl per la salvaguardia dei marchi storici nazionali di alto valore territoriale e la proposta di legge delega sul turismo. La Lavoro si confronterà sulla pdl sull'ordinamento e la struttura organizzativa dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). La Affari sociali svolgerà delle audizioni sulle risoluzioni relative ai disturbi dello spettro autistico.