Ue, von der Leyen eletta per un soffio. M5S determinanti, Lega irritata
Ursula von der Leyen passa la prova del Parlamento europeo e viene eletta presidente della Commissione per i prossimi cinque anni, ma con una manciata di voti di scarto e grazie all'apporto di due forze estranee al recinto europeista, il M5S e i Conservatori polacchi del PiS. La candidata tedesca, che sulla carta sembrava avere conquistato il voto favorevole delle tre principali componenti dell'Eurocamera, ovvero Popolari, Socialisti e Liberali, e quindi almeno 400 sì, passa con appena 383 a favore, 327 contro, 22 astenuti ed esce inevitabilmente indebolita dal test di Strasburgo.
Il sospetto cade su Socialisti e Popolari, da cui la 60enne ex ministro della Difesa della Cdu si aspettava un apporto più massiccio. Il calcolo della vigilia lasciava immaginare che tutto il gruppo del Ppe, salvo qualche defezione, e una buona parte dei Socialisti, esclusi i tedeschi e qualche delegazione minore, avrebbero votato a favore. Ma il tabellino finale fa capire che non è andata così. Anche all'interno dei liberali è possibile che ci sia stata qualche decisiva defezione, soprattutto in funzione anti-francese e anti-Macron. Comunque sia, i motivi di questo risultato non brillante sono molti, a cominciare dal sistema dello Spitzenkandidat, affossato dai leader che hanno bocciato tutti i candidati indicati dall'Eurocamera, e finendo con regolamenti di conti e dinamiche interne ai vari Paesi.
Regolamenti di conti che esplodono in maniera clamorosa in Italia, grazie al voto favorevole del Movimento 5 Stelle che di fatto, assieme alla pattuglia dei conservatori polacchi, ha consentito l'elezione di von der Leyen. La Lega, fino all'ultimo indecisa sul da farsi, alla fine ha optato per il no e rincara la dose: “Gravissimo il voto europeo: von der Leyen passa grazie all'asse Merkel, Macron, Renzi, 5 stelle. Avrebbe potuto essere una svolta storica: la Lega è stata coerente con le posizioni espresse finora, ha tenuto fede al patto con gli elettori e difende l'interesse nazionale”.
Von der Leyen incassa comunque la designazione e promette che lavorerà “con le forze europeiste”, anche se l'esito del voto è destinato a scompaginare gli equilibri del Parlamento: infatti, le forze che hanno piu' o meno consapevolmente consentito il voto favorevole dell'Eurocamera, M5S e PiS, rivendicheranno il loro ruolo. Dalla settimana prossima inizierà la partita Commissari, ogni Governo dovrà indicare i suoi nomi (un uomo e una donna, ha chiesto la neo presidente) e poi inizierà la trattativa che a fine settembre dovrebbe portare alla composizione della nuova Commissione.
Lega, Salvini apre ma non va in Aula. Pd sulle barricate
Matteo Salvini apre, anche se a metà, alla possibilità di riferire in aula sull'affaire Russia. “Fa parte del mio lavoro andare in Parlamento. Ci vado ogni settimana per i question time, a quello che mi chiedono rispondo”, dice, lasciando intendere di voler in qualche modo cedere al pressing delle opposizioni e dei colleghi di Governo, da Luigi Di Maio a Giuseppe Conte. Nel merito la linea non cambia: “Da dieci giorni qualcuno parla del nulla, ma ognuno usa il suo tempo come vuole”, insiste, ribadendo di ritenere Gianluca Savoini “una persona corretta” e che continuerà a farlo “fino a prova contraria”. Al Pd, però, il mezzo passo in avanti non basta: i Dem, insieme a Leu e +Europa, vogliono il Ministro dell'Interno in Aula e restano sulle barricate. Incessante, nelle aule di Camera e Senato così come in Commissione a colpi di ostruzionismo al decreto sicurezza bis, la richiesta di verità.
La rotta la detta Nicola Zingaretti in un'intervista: “Salvini venga in Aula o non gli daremo tregua”. Questi, però, non intende capitolare. Le procedure ufficiali procedono a norma di regolamento: la richiesta avanzata da Pd, Leu e +Europa è arrivata al Viminale e Roberto Fico, ricevuta l'istanza, non si è lasciato pregare e l'ha subito inoltrata al Ministro per i rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, che, come da prassi, l'ha consegnata al diretto interessato. Dal Ministero dell'Interno, però, nessuna risposta, nessuna disponibilità accordata, almeno non subito. “È un fatto di una gravità inaudita. Il Ministro Salvini non si è degnato di rispondere e questo umilia il Parlamento” tuona in serata il presidente dei deputati Pd, Graziano Delrio al termine della conferenza dei capigruppo che pubblicizza la mancata interlocuzione. Prova a convincere Salvini Luigi Di Maio che ha accusato il collega vicepremier di aver incontrato i sindacati al Viminale “per sviare da una questione molto più grande, che è quella di un vice primo ministro che secondo me deve andare a riferire in Parlamento sulla questione Russia”.
L’Aula del Senato
L’aula del Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 perl’esame del disegno di legge per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, e di quello in materia di ambiti territoriali e chiamata diretta dei docenti. A seguire si confronterà sulla legge di delegazione europea 2018 e sul decreto legge per il miglioramento dei saldi di finanza pubblica.
Le Commissioni del Senato
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, in sede riunita con la Giustizia, esaminerà la proposta d’istituzione di una Commissione d’inchiesta sulle case famiglia, il ddl sulla soppressione dei Tribunali delle acque pubbliche e sul disegno di legge relativo agli incarichi politici dei magistrati. Con la Finanze dibatterà sullo schema di decreto legislativo per la prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. La Bilancio proseguirà l’esame del decreto legge per il miglioramento dei saldi della finanza pubblica ed esaminerà il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018 e le disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019.
La Finanze esaminerà il decreto legge sulla golden power. La Commissione Istruzione esaminerà il decreto legge sulle misure urgenti nei settori di competenza del Mibac come le fondazioni lirico sinfoniche e il settore del cinema e dell’audiovisivo. La Agricoltura proseguirà l’esame del decreto ministeriale per la salvaguardia dei vigneti eroici o storici e dello schema di decreto legislativo sulla riorganizzazione dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e per il riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare. La Lavoro proseguirà l’esame sul ddl di delega semplificazione e codificazione in materia di lavoro. La Commissione Salute alle 14, in sede congiunta la Affari sociali della Camera, ascolterà il Ministro della salute Giulia Grillo sull'attività del suo dicastero a un anno dall'insediamento. La Politiche dell’Unione Europea proseguirà il confronto sulla legge di delegazione europea 2018.
L’Aula della Camera
Dopo che nella seduta di ieri è stata approvata in prima lettura la pdl per la promozione e il sostegno della lettura, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11 per confrontarsi sulle mozioni in materia di politiche urbane e riqualificazione delle periferie. Come di consueto alle 15 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Le Commissioni della Camera
La Commissione Affari costituzionali, in sede riunita con la Giustizia, proseguirà il delicato esame del cosiddetto decreto sicurezza bis. La Finanze svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’esame della pdl per l’istituzione dell'imposta municipale sugli immobili, la cosiddetta nuova IMU. La Cultura, con la Trasporti, si confronterà sull’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla diffusione intenzionale e massiva di informazioni false attraverso la rete internet e sul diritto all'informazione e alla libera formazione dell'opinione pubblica.
La Commissione Ambiente svolgerà diverse audizioni sulla proposta di legge sull'impiego di unità da pesca per la raccolta dei rifiuti solidi dispersi in mare e per la tutela dell'ambiente marino. La Trasporti ascolterà i rappresentanti di Huawei Italia nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, con particolare riguardo alla transizione verso il 5G e alla gestione dei big data, e ascolterà i rappresentanti dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale sulle prospettive del sistema portuale e sulla questione del passaggio delle grandi navi nella laguna di Venezia.
La Lavoro svolgerà diverse audizioni sulle risoluzioni per l'istituzione della retribuzione minima oraria e alcune sulla pdl sulla sicurezza sul lavoro e la determinazione dei premi per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. La Affari Sociali svolgerà delle audizioni sulla pdl in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, formazione e ricerca scientifica. La Commissione Agricoltura si confronterà sullo schema di decreto ministeriale per la salvaguardia dei vigneti eroici o storici.