Al centro dei lavori del Senato ci sarà ancora la legge di Stabilità. Alle 9.30 la commissione Bilancio riprenderà l'esame degli emendamenti accantonati. Lavoro preceduto da una lunga riunione tra governo e maggioranza che si è svolto nella serata di ieri. Al centro del dibattito ci sono stati soprattutto gli interventi destinati al Mezzogiorno. Il governo sarebbe pronto a favorire gli investimenti ma, a questo punto, si renderebbe necessario rivedere il sistema della decontribuzione sui nuovi assunti. Intanto sulla manovra di finanza pubblica arriva una tegola targata Bruxelles. Il testo ha infatti passato il vaglio della Commissione europea ma con riserve. L'ufficialità dovrebbe arrivare entro la giornata di oggi, quando a Bruxelles si pubblicheranno i pareri su tutte le bozze delle manovre inviate dai Paesi dell'eurozona. La Commissione vorrebbe vederci più chiaro sulle richieste italiane, in particolare su quella di attivazione della clausola per gli investimenti, che frutterebbe un margine di manovra dello 0,3%. Secondo qualificate fonti europee, per Bruxelles la bozza di legge di Stabilità presentata dall'Italia entrerà nella categoria “a rischio di non conformità” con il Patto di stabilità. E sui tre capitoli di flessibilità richiesti dall'Italia – migranti, riforme e investimenti – l'esame sarà fatto in primavera, quando la Commissione avrà più elementi per poter giudicare, anche in vista della preparazione delle raccomandazioni specifiche per Paese. Nel pomeriggio la commissione Affari costituzionali vaglierà l'esistenza dei presupposti costituzionali dei decreti-legge sul risanamento delle grandi aziende in stato di crisi e sulla contabilità e concorso all'equilibrio della finanza pubblica delle Regioni. In commissione Industria proseguiranno le audizioni connesse all'esame della Legge annuale sul mercato e la concorrenza. Saranno ascoltati, tra gli altri, i rappresentanti del Consiglio nazionale forense, dell'Associazione nazionale forense, di Assofin, delle parafarmacie, Federalberghi e dell'Associazione italiana leasing. Nel pomeriggio la commissione Industria e la commissione Attività produttive della Camera ascolteranno i vertici di Saipem sulle prospettive e sul piano industriale della società. La commissione Sanità inizierà l'esame dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva Ue sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati.

Alla Camera proseguirà il confronto sulla proposta di legge delega in materia di appalti e sul disegno di legge di conversione del dl sulla proroga delle missioni di pace delle Forze armate. Saranno inoltre portati avanti gli iter delle proposte di legge per la tutela della biodiversità in ambito agricolo e delle mozioni concernenti iniziative, anche in sede europea, per la tutela del settore risicolo italiano, con particolare riferimento all'importazione del riso dalla Cambogia. La commissione Affari costituzionali porterà avanti l'analisi del disegno di legge di revisione costituzionale sul superamento del bicameralismo paritario e sulla ridefinizione dei poteri tra Stato e Regioni. La commissione Ambiente e la commissione Attività produttive si misureranno con la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica una direttiva Ce per sostenere una riduzione delle emissioni più efficace sotto il profilo dei costi e promuovere investimenti a favore di basse emissioni di carbonio. Nel pomeriggio la commissione Ambiente inizierà l’esame del collegato in materia di green economy, provvedimento giunto alla sua terza lettura. Il testo unificato contenente “Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario” sarà al centro dell'ordine del giorno della commissione Affari sociali; a seguire, la Commissione andrà avanti con l’esame dello schema di decreto legislativo attuativo della Direttiva Tabacchi: il termine per l’espressione del parere scade il prossimo 23 novembre.

“Anche noi italiani reagiremo con intransigenza e decisione contro questa ondata di violenza”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato a ribadire la linea della fermezza, in risposta ai terribili attentati di Parigi. “Dobbiamo fare di più come Paese: è il momento”, ha spiegato di fronte alla Camera il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Il nostro Paese, ha dichiarato il premier Matteo Renzi, garantisce il suo impegno sul fronte internazionale, invocando però una “visione strategica”. E sul fronte interno, raccoglie la “sfida” di coniugare integrazione e accoglienza - “i nostri valori” - per aiutare chi fugge dai “terroristi animali”.



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