Colle pronto a dare incarico esplorativo a Casellati

L'impasse tra i partiti per la formazione del prossimo governo si conferma al termine di una giornata in cui si sono registrati alcuni tentativi di smuovere lo stallo e in cui tutti i partiti hanno ribadito la fiducia nel presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Oggi il Capo dello Stato dovrebbe prendere la decisione di affidare un incarico esplorativo, che secondo i rumors più diffusi toccherà alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. La scelta di Mattarella avviene in una situazione a dir poco surreale, in cui i fatti smentiscono quanto i partiti hanno affermato durante l'ultimo giro di consultazioni, caricando quindi d’incognite le scelte del Colle.

Giovedì scorso i tre leader del centrodestra avevano chiesto a Mattarella di partire dal centrodestra, ma l’unità della coalizione aveva mostrato nuove crepe con le prese di posizioni dopo l'attacco Usa in Siria, e ieri in Aula le divergenze sono state confermate. Solo Forza Italia ha applaudito, assieme al Partito Democratico, quando il premier Paolo Gentiloni ha enfatizzato l'amicizia dell'Italia con gli Usa.

L'impressione è che con le proprie dichiarazioni sulla Siria Matteo Salvini, che ieri ha rinnovato l'appello a Luigi Di Maio a “vedersi e parlare di programmi”, si sia autoescluso (forse consapevolmente) dal primo pre-incarico politico.

Dal canto suo, il Movimento 5 Stelle ha fatto sapere di non volere che tale incarico sia affidato al presidente della Camera Roberto Fico. Apprezzamento per Casellati è stato espresso da Matteo Salvini e da Mariastella Gelmini, anche se molti azzurri avrebbero preferito tenere in serbo questa carta per un successivo tentativo: più d'uno sperava in un incarico a Fico che non avrebbe potuto rifiutarsi di incontrare Silvio Berlusconi, facendo così cadere il veto verso di lui.

L'altro motivo di riserva in Forza Italia verso l'incarico a Casellati è che in questa fase potrebbe non riuscire a convincere né i pentastellati né il Pd. E forse nell’ottica di un possibile nulla di fatto da parte della presidente del Senato, Matteo Salvini non ha chiuso all'ipotesi di un terzo uomo a Palazzo Chigi, anche un tecnico, diverso da lui e Luigi Di Maio, al quale ha mandato un invito a parlare di "programmi" come lavoro e tasse, anziché bloccarsi sul nome del premier.

Il Pd apre e rilancia un intesa su povertà, famiglia e lavoro

Nella Lega infatti si comincia a temere l'accordo tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Ieri il reggente dem Maurizio Martina ha detto che il suo partito è pronto a confrontarsi “su tre punti” che erano il cuore del programma elettorale del Pd (povertà, famiglia e lavoro), mossa che ha ricevuto il plauso de grillini come “iniziativa utile”.

Temi cari al Movimento, che ha scelto comunque di gestire la vicenda con le molle, non fidandosi al 100% della tenuta dei dem, non tanto del ministro delle Politiche agricole ritenuto un interlocutore credibile, quanto per la possibilità che Matteo Renzi possa condizionare l'operato dei vertici. 

Il Partito Democratico insomma non vuole dare l'idea di restare sugli spalti a guardare qualora si formi un qualsiasi esecutivo: se ci saranno proposte condivisibili, a partire proprio dai tre punti indicati da Martina, i Dem potrebbero anche votarle o comunque agire in modo responsabile.

Se dunque, dopo un eventuale nulla di fatto di Casellati, Luigi Di Maio ricevesse un incarico, secondo i timori di alcuni nella Lega e in Forza Italia, anziché fallire aprendo la strada al terzo uomo, potrebbe chiudere con un accordo con i Dem.

Da registrare anche il fatto che il presidente Fico abbia chiesto alla Commissione speciale di inserire nel proprio ordine del giorno il decreto carceri, proprio come avevano chiesto il governo e il Partito Democratico, ma che la Lega aveva bloccato.

Al via i lavori delle Commissioni speciali di Camera e Senato

Oggi si riuniranno le Commissioni Speciali per l'esame di Atti del Governo. Nello specifico quella della Camera, a partire dalle 9, esaminerà gli schemi di decreto legislativo sull'uso dei dati del PNR a fini di pubblica sicurezza e penali, sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi e infine sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica relativo all’organizzazione degli Uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno.

Quella del Senato, a partire dalle 11.30, esaminerà gli schemi di decreto legislativo su lavoratori marittimi, distribuzione assicurativa, misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione, pacchetti turistici e servizi turistici collegati.

A seguire si confronterà poi sugli schemi di decreto legislativo sull'uso dei dati del codice di prenotazione (PNR) a fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi, e sulla riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici. Infine esaminerà lo schema di decreto ministeriale relativo al programma pluriennale di ammodernamento e rinnovamento dello Stato Maggiore della Difesa e quello sull’organizzazione degli Uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell'interno.

Inoltre a partire dalle 10 il Parlamento si riunirà in seduta comune per l’elezione di un giudice della Corte Costituzionale e di due componenti il Consiglio superiore della magistratura.

 

 

 

 

 

 

 



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