Nella giornata di ieri, al Senato il Presidente del gruppo del Partito Democratico Luigi Zanda ha chiesto con urgenza al Presidente Grasso di convocare la Conferenza dei Capigruppo per condividere un percorso ordinato e costruttivo sulle Unioni Civili. Il Pd continua a ritenere che sia possibile arrivare a varare la legge e questo anche dopo il cambio di strategia del Movimento 5 Stelle che nella seduta di martedì ha scelto di non appoggiare l’emendamento "canguro" presentato dal senatore del Pd Marcucci mettendo in crisi la strategia messa in atto per l’approvazione del provvedimento. La Conferenza dei Capigruppo ha approvato, a maggioranza, le modifiche al calendario dei lavori: l'esame del ddl Cirinnà riprenderà mercoledì della prossima settimana poiché martedì sarà esaminato il decreto-legge mille proroghe già approvato dalla Camera e in scadenza il prossimo 28 febbraio. Nella giornata di oggi, quindi, l’Assemblea del Senato non si riunirà. Si è deciso di prendere tempo nella speranza che si possa giungere ad una intesa che conduca all’approvazione della legge eventualmente anche senza la stepchild adoption come fanno intendere autorevoli esponenti della maggioranza.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali, in sede riunita con la Bilancio, esaminerà il decreto-legge "mille proroghe". La Commissione Finanze si confronterà sulla proposta d'istituzione di una Commissione d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario, sullo schema di decreto legislativo relativo agli organismi d'investimento collettivo in valori mobiliari e sull’atto comunitario per l’istituzione di un sistema europeo di assicurazione dei depositi. La Commissione Industria proseguirà, a partire dalle 10,30, l’esame del ddl concorrenza. La Commissione Sanità proseguirà la trattazione del ddl per la delega al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali e si confronterà sul ddl sulla responsabilità professionale del personale sanitario. La Commissione Territorio proseguirà l’esame dei provvedimenti in materia di tutela delle aree protette, mentre la Commissione Politiche dell’Unione Europea ascolterà informalmente il Direttore generale di Assonime, Stefano Micossi, nell’ambito dell’affare assegnato sul completamento dell'Unione economica e monetaria europea, il cosiddetto "Documento dei cinque Presidenti".

Infine, le Commissioni Territorio e Politiche dell’Unione Europea, in sede congiunta con le omologhe commissioni della Camera, ascolteranno il Commissario europeo per l'ambiente, gli affari marittimi e la pesca Karmenu Vella sulla politica europea per l'ambiente e sul pacchetto "Economia circolare".

Passando ai lavori di Montecitorio, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 9 per il prosieguo della discussione del collegato agricoltura.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul testo unificato recante "disposizioni in materia di conflitti di interessi" e sulle disposizioni di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione relativo ai partiti politici. La Commissione Giustizia inizierà l’esame della pdl, già approvata dal Senato, sui criteri di priorità per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi. La Commissione Esteri ascolterà informalmente i rappresentanti della Federazione Unitaria Stampa Italiana all'Estero (FUSIE) sulla promozione e la tutela dell'informazione italiana all'estero.

La Commissione Finanze proseguirà l’esame della risoluzione sulle misure a sostegno del credito in favore dei soggetti esercenti impianti fotovoltaici di produzione di energia. La Commissione Cultura proseguirà l’esame delle pdl sull’istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, e le deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all'editoria. La Commissione Attività Produttive proseguirà l’esame della pdl per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale. In Commissione Affari Sociali riprenderà l’esame delle pdl in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari.

Nella giornata di ieri si sono svolte le comunicazioni del Presidente del Consiglio al Parlamento in vista del delicatissimo Consiglio Europeo previsto per oggi e domani. Il Premier Matteo Renzi è stato estremamente chiaro sull’approccio e il ruolo dell’Italia in Europa: "Bisogna vincere la nostra sudditanza psicologica verso l'Europa". Ha utilizzato parole estremamente decise contro le ricette dell’austerity che hanno avuto l’effetto di aumentare la disoccupazione e di ampliare la distanza fra la Germania e gli altri paesi dell’Unione;         queste parole hanno provocato, in Senato, un breve ma intenso scambio di battute con l’ex premier Mario Monti: il senatore a vita ha rimproverato a Renzi di non aver ottenuto quanto Andreotti e Craxi nel semestre di presidenza italiana, invitandolo a rispettare le regole di bilancio e a posare "clava e scalpello". Ma il leader del Pd ha risposto a muso duro: senza la flessibilità ottenuta da Padoan, l'economia italiana sarebbe morta, a causa di regole europee devastanti, sostenute anche dal governo Monti. L'Italia, ha sottolineato Renzi, non batte i pugni in Ue per "ottenere un decimale in più" di flessibilità, perché quel decimale le spetta: "Le regole le rispettiamo, su questo non accetto lezioni".

Ieri pomeriggio, Renzi ha poi annunciato la presentazione di un documento predisposto dal Ministro dell’economia e della finanza Pier Carlo Padoan con le proposte italiane di politica economica, dalla crescita alle banche. La questione delle banche sarà un tema centrale nelle prossime settimane: il premier ha più volte sottolineato la gravità e la pericolosità della situazione sulla quale l’Europa non potrà non intervenire con determinazione, ma ha anche ribadito il veto Italiano sull’ipotesi di prevedere un tetto alla presenza di titoli di Stato nel portafoglio delle banche.

Nel Consiglio Europeo che si apre oggi i veri grandi temi sono la cosiddetta "Brexit", cioè del referendum che potrebbe segnare la fuoriuscita della Gran Bretagna dall'Ue, e quella dei migranti. Su questo punto Matteo Renzi è stato estremamente chiaro prospettando che la sola ed unica soluzione è una risposta unitaria dell’intera Unione Europea: è solo grazie all’unità e alla prospettiva europea che si riusciranno a superare le grandi problematiche di questi anni come la gestione delle emergenze migratorie, la flessibilità, le banche.

Nella giornata di ieri l’amministratore delegato della RAI Antonio Campo Dall’Orto, forte anche di una legge che gli affida una maggiore responsabilità sulle scelte, ha comunicato, con la consueta coda di polemiche, le sue decisioni al Consiglio di amministrazione riunito in seduta straordinaria sulle nuove nomine dei vertici del palinsesto. A Raiuno andrà Andrea Fabiano, a Raidue Ilaria Dallatana, a Raitre Daria Bignardi, a Rai 4Angelo Teodoli e a Raisport Gabriele Romagnoli.



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