Le prossime ore saranno fondamentali per il premier incaricato Matteo Renzi. Il segretario Pd dovrà infatti capire se potrà contare sui numeri necessari per sciogliere la riserva e presentarsi alle Camere per la prova del nove. Continuano i contatti con le varie segreterie dei partiti della maggioranza, ad essere roventi sono però le linee telefoniche tra democratici e Nuovo centrodestra. Il partito di Alfano è fermo sulle sue posizioni: inserimento di alcune tematiche in un “patto alla tedesca” e adeguata rappresentanza ministeriale. Paletti che saranno al centro di un incontro tra Pd e Ncd fissato nella mattinata. Intanto, si complica il rebus del Governo. L'unico nome certo è quello di Graziano Delrio, l'attuale ministro agli Affari regionali sarà con ogni probabilità il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ruolo cruciale per il funzionamento della macchina governativa. Nella giornata di ieri sono circolati nomi di protagonisti della storia recente del Paese, i renziani avrebbero infatti avviato un'interlocuzione con Giuliano Amato e Romano Prodi. Ex presidenti del Consiglio che avrebbero reagito con notevole freddezza. Il nome più delicato resta quello di colui che sarà chiamato all'Economia. La scelta di Renzi, su cui c’è l’occhio assai vigile del Presidente della Repubblica, verrà immediatamente sottoposta al vaglio dei mercati internazionali.
Le liturgie per la successione tra Letta e Renzi influenzeranno anche i lavori del Parlamento. Palazzo Madama inizierà a votare gli emendamenti al disegno di legge di conversione del dl “Carceri”. Intanto, per scongiurare il pericolo della decadenza per gli altri atti urgenti al vaglio del Senato, i Presidenti dei Gruppi parlamentari, hanno predisposto ieri un calendario molto serrato; a rischio, infatti ci sono il cosiddetto dl “Salva Roma-bis”, la cui scadenza è prevista per il 28 febbraio, e il “Destinazione Italia”, a cui sono stati presentati, nelle Commissioni riunite Finanze e Industria, circa 450 emendamenti. Il termine ultimo per la conversione del decreto è quello del 21 febbraio. E a ingolfare il già pienissimo calendario dei lavori dell’Assemblea di Palazzo Madama, vi sarà anche il dl “Mille Proroghe”, che torna per la terza lettura; ieri sera, infatti, la Camera, con un accordo tra maggioranza e opposizione, ha modificato il provvedimento.
La Commissione affari costituzionali della Camera inizierà nel pomeriggio l'esame del decreto-legge sull'azzeramento del finanziamento pubblico a favore dei partiti, provvedimento atteso per domani mattina in Aula. La commissione Ambiente, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo sulle emissioni industriali, ha in programma delle audizioni informali con i rappresentanti di ISPRA, AssoArpa, Federambiente, Confindustria e Consiglio nazionale delle ricerche. Proseguiranno poi i lavori sugli schemi di decreto legislativo riguardanti determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. I Dpcm sul processo di privatizzazione di Poste ed Enav continueranno ad essere analizzati dalla commissione Trasporti.
In commissione Affari sociali prenderà invece il via l'indagine conoscitiva sull’organizzazione dell’attività dei medici che svolgono gli accertamenti sanitari per verificare lo stato di salute del dipendente assente per malattia: si svolgerà nel pomeriggio l'audizione di rappresentanti della Federazione italiana medici di medicina generale (FIMMG), del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (SNAMI)–settore medici fiscali INPS, della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCeO), nonché di rappresentanti delle organizzazioni sindacali CISL-medici, UIL-FPL medici e NidiL-CGIL.