Sul decreto fiscale Di Maio denuncia: “Al Colle un testo manipolato”

Una manina ha modificato il testo del decreto fiscale collegato alla manovra, inserendo delle norme sul condono e lo scudo fiscale per i capitali all'estero prima di inviarlo al Quirinale. L'accusa choc arriva direttamente dal vicepremier e leader dei 5 stelle Luigi Di Maio che, durante la registrazione di Porta a Porta, ha annunciato che presenterà una denuncia in Procura. Non solo. Il Ministro dello sviluppo e del lavoro ha avvertito: se il testo del decreto non sarà modificato “noi non lo votiamo”. Immediata la risposta del Quirinale che con una nota fa sapere che non è pervenuto alcun testo.

Una precisazione irritata con la quale il Colle prende le distanze molto duramente da una polemica che cerca di tirare in ballo le Istituzioni in un braccio di ferro che è tutto politico. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fermato subito il tentativo, seguito dal Premier Giuseppe Conte che ha immediatamente bloccato l'invio ufficiale del testo al Quirinale e chiesto di riesaminarlo articolo per articolo. Dopo la durissima nota del Colle, Luigi Di Maio ha corretto il tiro e abbassato i toni: “Ai miei uffici è stato riferito che il testo era giunto al Quirinale. Se il testo non è ancora arrivato al Quirinale allora basterà lo stralcio di quella parte e non sarà nemmeno necessario riunire il Cdm”.

Il vicepremier, tuttavia, non avanza ipotesi e anzi precisa subito di non dubitare degli alleati di governo: “Non ho ragione di dubitare della Lega, ci siamo stretti la mano”. Di Maio ha quindi confermato “la fiducia in tutto questo Governo. Ma se ci facciamo passare sotto il naso testi così allora inizieranno i problemi grossi, ovvero che qualcuno si mette in testa di poter fregare il Governo”. Ma la Lega, mentre Salvini è in visita a Mosca, replica duramente e rigetta ogni possibile sospetto su suoi esponenti: “Noi siamo gente seria e non sappiamo niente di decreti truccati; stiamo lavorando giorno e notte sulla riduzione delle tasse, sulla legge Fornero e sulla chiusura delle liti fra cittadini ed Equitalia”.

Intanto fioccano le dure critiche delle opposizioni: “Imbroglioni”, accusa il segretario del Pd Maurizio Martina. E Matteo Renzi rincara la dose: “Luigi Di Maio è un uomo disperato. Si è accorto in ritardo di aver dato il via libera a un condono. Prima ha votato il testo del decreto legge, poi ha detto che glielo hanno cambiato e si è rimangiato tutto”. Per Forza Italia “Luigi Di Maio e i 5 stelle sono vittime di un perenne complotto. Ridicoli”, è l'affondo della capogruppo Mariastella Gelmini.

Ue verso no alla manovra, Conte non cede ma prova dialogo

Da un lato Luigi Di Maio e Matteo Salvini, dall'altro un’Europa pronta a bocciare la manovra del popolo”. Con queste premesse il premier Giuseppe Conte è volato a Bruxelles per tentare un ultimo negoziato a poche ore dall'invio della lettera con cui l'Ue chiederà formalmente chiarimenti al Governo italiano. Ma quella di Conte è una missione difficilissima anche perché tra i leader europei c’è la consapevolezza che il margine di manovra del premier italiano, rispetto alle intenzioni dei suoi azionisti, resti piuttosto limitato.

Ieri il Presidente del Consiglio ha incontrato Angela Merkel. Al termine fonti di Palazzo Chigi sottolineano come sia emersa la volontà di un dialogo costruttivo sulla manovra. Ma la posizione della Merkel appare chiara: “Ciascun Paese ha il dovere di preoccuparsi della stabilità dell'economia”, ha detto dopo che la mattinata si era aperta con la notizia, lanciata da Der spiegel, che il Commissario al Bilancio Ue Guenther Oettinger sarebbe in procinto di respingere la manovra economica italiana.

La sua posizione si è ammorbidita lungo la giornata ma non ha messo al riparo lo stesso Oettinger dalle critiche politiche. “Si morda tre volte la lingua prima di parlare”, è la replica di LuigiDi Maio mentre Matteo Salvini incalza: “Smettetela, la manovra non cambierà”. Sulla questione il Premier Giuseppe Conte ha dichiarato che la manovra non cambierà: “L'abbiamo studiata bene” e ha ribadito che la legge di bilancio “inverte la tendenza per ottenere la crescita economica”.

La lettera di richiamo dell'Europa molto probabilmente arriverà alla fine della visita di Pierre Moscovici a Roma, dove il Commissario agli Affari economici vedrà il ministro del Tesoro Giovanni Tria e il presidente Sergio Mattarella. Ed è sulla loro sponda che l'Europa in queste ore punta per evitare una procedura d'infrazione sulla quale, per ora, a Bruxelles non sembra si voglia transigere.

L’Aula del Senato

Dopo che nella giornata di ieri è stata approvato il disegno di legge sullo sviluppo delle isole minori, l’aula del Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 per lo svolgimento delle interrogazioni e delle interrogazioni a risposta immediata.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sul decreto sicurezza e immigrazione, sul decreto relativo alla giustizia sportiva e sul disegno di legge per la riduzione del numero dei parlamentari. La Giustizia si confronterà sui disegni di legge relativi alla legittima difesa, al voto di scambio e all’affido di minori.  La Bilancio, con la Politiche dell’Unione Europea, alle 13.30 ascolterà le Comunicazioni del Ministro per il Sud Barbara Lezzi sulle linee programmatiche del suo Dicastero.

La Finanze proseguirà l’esame della proposta d’istituzione di una Commissione d'inchiesta sul sistema bancario e del ddl per il contrasto al finanziamento delle mine anti persona; successivamente si confronterà sullo schema di decreto legislativo contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno e sull’Atto europeo per la copertura minima delle perdite sulle esposizioni deteriorate.

La Commissione Industria ascolterà i rappresentanti dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) sull'affare assegnato sulla gestione e messa in sicurezza dei rifiuti nucleari sul territorio nazionale. La Salute esaminerà il disegno di legge sulla rete dei registri dei tumori. La Politiche dell’Unione Europea proseguirà l’esame della legge di delegazione europea 2018 e della relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2017.

L’Aula della Camera

Dopo che ieri sono state approvate le norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari provenienti da filiera corta, a chilometro zero, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10.30 per l’esame della proposta di legge sui reati contro il patrimonio culturale e della pdl per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso.

Le Commissioni della Camera

La Commissione Affari costituzionali, in sede riunita con la Giustizia, svolgerà diverse audizioni sulla proposta di legge per il contrasto dei reati contro la Pubblica amministrazione e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici. La Giustizia esaminerà la proposta di legge per l’inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo.

La Finanze svolgerà delle audizioni sulla proposta di legge per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale. La Ambiente, in sede riunita con la Trasporti, proseguirà l’esame degli emendamenti sul decreto relativo alle disposizioni urgenti per la città di Genova, alla sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, agli eventi sismici del 2016 e 2017 e alle altre emergenze.

La Lavoro esaminerà le risoluzioni per l’incremento delle risorse finanziarie a favore di lavoratori esposti all'amianto. La Affari Sociali proseguirà il ciclo di audizioni sull’indagine conoscitiva sull’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, con particolare riferimento all'ambito pediatrico, e si confronterà sulla proposta di legge per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale.



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