Alle 11.30 inizieranno le dichiarazioni di voto dei senatori sul disegno di legge di conversione del dl sulla nazionalizzazione dell'ILVA; l'esecutivo ha infatti apposto la questione di fiducia. Il provvedimento ha creato i presupposti perché l'azienda siderurgica possa ottenere circa 1,8 miliardi di euro ai quali vanno a sommarsi i 260 milioni di riapertura delle linee di credito decise nei giorni scorsi da Intesa Sanpaolo e Unicredit. “Abbiamo lavorato a un testo che affronta un argomento importante per il nostro Paese e cioè coniugare il diritto al lavoro, il diritto alla salute ed il diritto a vivere in un ambiente più pulito” ha detto il relatore Albert Laniece, mentre l'altro relatore, Salvatore Tomaselli, ha sottolineato che, grazie ai cospicui fondi che potranno arrivare nelle casse ILVA, “ora è possibile garantire la continuità produttiva e occupazionale e il processo di risanamento ambientale”. Ieri è arrivata la notizia della prosecuzione dei contratti di solidarietà per altri 12 mesi, con la nuova intesa che dovrebbe prendere il via il prossimo 2 marzo: l'ammortizzatore dovrebbe riguardare 4.000 persone solo a Taranto. La solidarietà è anche determinata dalla decisione dell'azienda di anticipare a marzo lo stop dell'Altoforno 5 - il più grande d'Europa – che dopo 25 anni di servizio deve essere ristrutturato anche per osservare le prescrizioni del Piano Ambientale. Contemporaneamente è prevista per l'1 agosto la ripresa della produzione dell'altoforno 1, fermo dal 2012 che, secondo fonti aziendali comporterà un incremento della produzione della ghisa giornaliera in grado di avvicinarsi a quella dell'altoforno 5. Il testo approdato in Aula prevede fondi derivanti per 156 milioni da Fintecna, 1,2 miliardi dallo sblocco dei fondi sequestrati ai Riva e 400 milioni di finanziamenti con garanzia dello Stato che i commissari possono ora ottenere da Cassa Depositi Prestiti. Sul fronte delle misure a sostegno dell'indotto, è stato chiarito che la prededucibilità dei crediti con l'ILVA anteriori all'ammissione in amministrazione straordinaria riguarderà le Pmi che hanno effettuato prestazioni “necessarie al risanamento ambientale, alla sicurezza, alla continuità dell'attività degli impianti produttivi essenziali nonché all'attuazione del Piano Ambientale”. Previste anche misure di sostegno per le aziende fornitrici dell'autotrasporto. La commissione Affari costituzionali svolgerà alcune audizioni connesse alla proposta di legge sulla regolamentazione dell'attività di rappresentanza di interessi. Il decreto-legge sull'esenzione IMU per i terreni agricoli montani continuerà ad essere al centro dei lavori della commissione Finanze. In commissione Sanità i relatori forniranno delle informazioni in merito all'indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Sistema sanitario nazionale.

Anche l'assemblea di Montecitorio sarà chiamata alla verifica del vincolo di fiducia con il governo. L'esecutivo ha infatti apposto la questione di fiducia sulla conversione del dl Milleproroghe. I deputati dovrebbero iniziare a sfilare sotto il banco della presidenza intorno alle 19.15, successivamente è prevista l'illustrazione degli ordini del giorno. Per questo motivo è prevista la convocazione anche per domani e sabato, il Movimento 5 stelle sembra intenzionato a portare avanti una campagna ostruzionistica per allontanare il voto finale sul ddl. Diverse Commissioni sono state sconvocate a causa del voto di fiducia. I rappresentanti dell’Istituto italiano di tecnologia, dell’ANIA, dei sindacati FISAC-CGIL, FIBA-CISL, UIL-CA, UGL-Federazione del credito e FABI e dell’Associazione nazionale fra le banche popolari saranno ascoltati dalle commissioni Finanze e Attività produttive nell'ambito dell'istruttoria di conversione del dl con cui si intende modificare la governance delle banche popolari.

Il presidente del Consiglio è convinto che l'Italia abbia tutte le carte in regola per intercettare la ripresa economica. Ieri, durante un intervento al Politecnico di Torino, ha usato toni molto ottimistici spiegando come il Paese stia “tallonando la Germania”. Durante il Consiglio dei Ministri dei ministri di domani saranno licenziati diversi disegni di legge in materia economica, dovrebbero inoltre essere definitivamente approvati i decreti legislativi attuativi di alcune delle deleghe contenute nel “Jobs Act”. Palazzo Chigi dovrà darsi da fare anche sul fronte internazionale, lo scenario libico continua a preoccupare. Mentre l'Egitto continua a bombardare dal cielo e a portare a termine blitz su terra le Nazioni Unite non sembrano avere le idee molto chiare sul futuro del Paese africano.



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