Il Senato si confronterà con le mozioni sugli impianti di rigassificazione e la centrale elettrica di Civitavecchia e sul sistema di comunicazione satellitare MUOS, installato dalla Marina statunitense in alcuni comuni della Sicilia. Nel pomeriggio il governo risponderà ad alcune interrogazioni in tema di politica energetica, politica industriale e regolazione del commercio. In commissione Affari costituzionali andrà avanti il dibattito sulla modifica della seconda parte della Carta. I partiti di maggioranza e opposizione sarebbero vicini a un accordo. L'intesa a cui si lavora è che ciascuna Regione abbia un numero di senatori proporzionato al numero di abitanti, non in numero uguale come previsto dal ddl costituzionale licenziato dal governo. Inoltre, i sindaci non sarebbero più la metà, ma un terzo o anche un quarto. Resta da definire la platea degli elettori: se fossero i consigli regionali il centrosinistra sarebbe ancora maggioritario, mentre Forza Italia chiede una “proporzionalizzazione” sui voti dei cittadini per le elezione dei Consigli e non sul numero dei consiglieri. Entro domani, Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, dovrebbero presentare gli emendamenti “unitari” di maggioranza e opposizione. Secondo qualcuno sarà quindi possibile far approdare il provvedimento in aula già durante la prima settimana di luglio. La commissione Lavori pubblici ascolterà le comunicazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, in merito agli interventi riguardanti l'autostrada Livorno-Civitavecchia e al Piano nazionale aeroporti. In commissione Sanità riprenderà l'esame delle “Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale”; saranno ascoltati i rappresentanti della Federazione nazionale dei collegi professionali, dei Tecnici sanitari di radiologia, di Farmindustria e degli odontotecnici.

A Montecitorio verranno discusse le mozioni presentate dai Gruppi in materia di minori accompagnati. Proseguirà poi l'analisi di alcuni provvedimenti di ratifica di accordi internazionali inerenti il contrasto alla criminalità organizzata, lo spaccio internazionale di stupefacenti e la protezione dei minori. In commissione Affari costituzionali si esaminerà il fenomeno della decretazione d'urgenza e saranno auditi degli esperti in materia. La commissione Finanze continuerà a confrontarsi con le “Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all’estero, nonché per il potenziamento della lotta all’evasione fiscale”. Il disegno di legge di conversione del dl sulla proroga dei commissari per la realizzazione di opere pubbliche continuerà il suo iter in commissione Ambiente: saranno esaminati gli emendamenti ed entro la serata potrebbe anche arrivare il via libera. Il presidente della Commissione ha spiegato che il testo potrebbe approdare in assemblea lunedì prossimo, in anticipo rispetto alle previsioni. Sempre in commissione Ambiente proseguirà l'istruttoria del ddl collegato alla legge finanziaria sulle “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”. La commissione Affari sociali continuerà l'analisi del testo unificato sulla prevenzione e la cura della ludopatia e delle proposte di legge sull'assistenza alle persone affette da disabilità grave. Proseguirà il confronto sulla risoluzione relativa al contrasto della peste suina africana presentata da Donata Lenzi, deputata del Pd.

Matteo Renzi tiene sotto controllo il dibattito sulle riforme costituzionali. Nonostante la proposta sul presidenzialismo avanzata da Forza Italia, ci sarebbero i numeri per tentare di instaurare un proficuo dibattito parlamentare. Se tutto andrà secondo i piani sarà possibile votare il ddl costituzionale presentato da Palazzo Chigi prima della pausa agostana. Nessuno appare però in grado di azzardare un pronostico; nel Partito democratico permangono i dubbi della minoranza e la Lega potrebbe rompere il patto di collaborazione con la maggioranza se dovesse notare un attacco al federalismo. Rimane scontata l'opposizione del Movimento 5 stelle, che ha invece accettato il confronto con il premier riguardo alla modifica della legge elettorale. Argomento che continua ad essere tra le priorità di Renzi e dei suoi fedelissimi. Intanto il premier porterà avanti il confronto con la Commissione europea e con i capi di Stato e di governo dell'Unione. Bruxelles sembra infatti disposta a venire incontro alla posizione dell'Italia: decisa nel chiedere un cambio di passo che sia in grado di garantire lavoro e crescita. Sullo sfondo resta il nodo della presidenza della Commissione; il lussemburghese Juncker, esponente del Partito popolare europeo, continua ad essere il favorito ma ha come antagonista Londra, nettamente contraria al suo nome. Renzi vestirà i panni del mediatore, il successo ottenuto alle Europee glielo permette. 



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