Nella lunghissima giornata di ieri, la Commissione Affari Costituzionali non è riuscita a terminare l’esame del ddl sulle riforme e non ha conferito il mandato al relatore per via dell’altissimo numero di interventi, oltre 45, che di fatto ha impedito il concludersi delle dichiarazioni di voto. Ma il dibattito si è solamente trasferito dalla Commissione all’Aula nella quale gli iscritti a parlare sono 93, pari ad un monte complessivo di 25 ore di dibattito: un numero estremamente elevato che ha reso necessario la seduta notturna, che si è poi svolta tra le durissime polemiche delle opposizioni che hanno più volte richiesto il ritorno del provvedimento in Commissione e maggior tempo per il confronto. Ma i lavori dell'Assemblea del Senato andranno avanti, così come deciso dalla Conferenza dei Capigruppo, e a partire dalle 9.30 si appresterà ad esprimersi per l'ultima volta sul ddl, per poi lasciare l'ultima e definitiva parola, in primavera, all'Assemblea di Montecitorio. Un solo voto, nessun emendamento e nessun ordine del giorno: alle 17 inizieranno le dichiarazioni di voto e verso le 19 è atteso il voto finale.

Poche ore prima del voto finale dell'Aula, tutti i vari comitati del "no" per il referendum costituzionale sfileranno nella Sala Nassirya di Palazzo Madama in ben tre diverse conferenze stampa. Comincerà quello di natura popolar-centrista che ha tra i politici di riferimento Mario Mauro (Gal) e Carlo Giovanardi (Idea). Seguiranno quello di sinistra guidato da Sel alle 14 e quello del centrodestra, con i capigruppo di FI, Lega Nord e FdI, alle 14.30.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Finanze dovrà esprimere i pareri sulla nomina di due nuovi componenti della Cosob. Da rilevare che nella giornata, alle 12:00, è stato fissato dalle Commissioni riunite Industria e Territorio il termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno al decreto-legge Ilva. La Commissione Politiche dell'Unione Europea, in sede di sottocommissione pareri, esaminerà gli atti comunitari sottoposti a parere di sussidiarietà, in merito alla portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti online nel mercato interno e al sistema comune di imposta sul valore aggiunto.

Dopo che nella serata di ieri la Camera ha approvato, in via definitiva, il decreto-legge territorio con il voto favorevole di 256 deputati, quello contrario di 148 e l’astensione di un solo deputato, l’Assemblea di Montecitorio tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per esaminare la pdl sulla tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato. Successivamente si confronterà sulle mozioni per il contrasto delle infezioni in ambiente ospedaliero e sanitario e sulla pdl per l’introduzione del reato di omicidio stradale, giunta alla sua quarta e definitiva lettura. Come di consueto, alle 15:00 sarà svolto il question time, al termine del quale, alle 16:00, sono previste le Comunicazioni del Ministro Andrea Orlando sull'amministrazione della giustizia.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali, in sede riunita con la Bilancio, proseguirà l’esame del decreto-legge “Mille proroghe” in vista del termine per la presentazione degli emendamenti che è stato fissato per la giornata di domani alle 12:00. La Commissione Giustizia proseguirà l’esame del ddl di delega al Governo sulle disposizioni per l’efficienza del processo civile, della pdl sull’esercizio abusivo della professione e degli obblighi professionali, e sulla proposta di nomina della dottoressa Daniela de Robert a componente del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute. In Commissione Difesa sarà audito informalmente il dottor Gaetano Giunta, nell'ambito della discussione della risoluzione sulla riqualificazione energetica degli impianti delle infrastrutture in uso al Ministero della difesa.

La Commissione Finanze inizierà l’esame del dlgs per l'individuazione delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazionali da effettuare nell'anno 2016 e proseguirà la discussione delle risoluzioni sulle misure a sostegno del credito in favore dei soggetti esercenti impianti fotovoltaici di produzione di energia e sulla sospensione dell'IRAP nei confronti dei medici di medicina generale convenzionati con il SSN. In sede riunita con la Attività Produttive proseguirà l’esame delle risoluzioni congiunte sull'obbligo di accettare pagamenti mediante carte di debito e sulle misure a sostegno del commercio elettronico.

La Commissione Ambiente proseguirà l’esame della pdl sulla gestione pubblica e la ripubblicizzazione del servizio idrico, e di alcuni atti UE su pile e accumulatori, discariche di rifiuti, imballaggi e rifiuti di imballaggio, e sul programma europeo “Verso un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti”. In sede riunita con la Attività Produttive esaminerà la proposta di direttiva sulla riduzione delle emissioni. La Commissione Trasporti riprenderà il confronto sul provvedimento per lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci. La Commissioni Attività Produttive proseguirà l’esame, in sede di comitato ristretto, della pdl sulla promozione e la disciplina del commercio equo e solidale. In Commissione Affari Sociali riprenderà la discussione del testo unificato delle pdl in materia di responsabilità professionale del personale sanitario e delle risoluzioni sulle iniziative in materia di vaccinazioni.

Il braccio di ferro tra Roma e Bruxelles, dopo tre giorni di dichiarazioni di fuoco e accuse reciproche, passa ora su un piano più concreto: il Presidente del Consiglio Matteo Renzi cambia strategia e decide di passare ai fatti, mettendo un suo fedelissimo, il Viceministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda, a seguire in prima persona lo spinoso dossier europeo, nominando per la prima volta un politico e non un diplomatico nel ruolo di nuovo rappresentante dell'Italia a Bruxelles. E' una decisione con pochissimi precedenti in Italia, che rompe una lunga tradizione e apre forse la strada ad un nuovo metodo "all'americana" che potrebbe riguardare anche le prossime importanti sedi in scadenza, prima fra tutte quella di Washington. Ma si tratta comunque di una scelta che rende sempre più impellente un rimpasto di Governo e non sono pochi coloro che ritengono imminente, forse già in questa settimana, la nomina di nuovi ministri, vice ministri e sottosegretari.



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