A Palazzo Madama sarà portata avanti l'istruttoria delle proposte di legge in cui si propone la modifica del regime della responsabilità civile dei magistrati. Il testo dovrebbe ottenere il semaforo verde entro la giornata di oggi. Soddisfatto il guardasigilli Andrea Orlando, che parla di “impostazione equilibrata ma efficace” sottolineando come il voto favorevole dimostri che la via del disegno di legge è perseguibile, fermo restando il rispetto del termine ultimo della fine dell'anno, oltre il quale scattano le sanzioni europee. Il ddl elimina il filtro di ammissibilità, introduce l'obbligo di rivalsa dello Stato entro due anni ed esclude l'interpretazione del diritto dalla casistica della responsabilità civile. Non solo. In uno degli emendamenti del governo approvati in Aula si prevede che, per i provvedimenti cautelari personali o reali, un giudice incorra nella responsabilità in assenza di motivazione e senza più la postilla “dell'adeguata e specifica”. Rientra invece nella colpa grave, e quindi nei casi di responsabilità, il contrasto con l'interpretazione già espressa dalla Corte di Giustizia europea. In commissione Affari costituzionali proseguirà l'indagine conoscitiva sull'applicazione della legge elettorale per la Camera dei deputati. In commissione Finanze si discuterà dello schema di decreto legislativo sulla tassazione dei tabacchi lavorati. Le commissioni Lavori pubblici e Politiche dell'Unione Europea svolgeranno l'audizione del vice presidente del Parlamento europeo David Sassoli in ordine al negoziato in corso relativo al cosiddetto “Quarto pacchetto ferroviario”. Nel pomeriggio, in commissione Industria, proseguirà l'audizione del presidente di Sogin in relazione ai lavori sull'affare assegnato concernente le strategie dei nuovi vertici delle società partecipate dallo Stato. La commissione Sanità sarà invece impegnata con la discussione generale della proposta di regolamento europeo sul funzionamento dell'Agenzia europea dei medicinali.

Anche oggi si è scelto di convocare l'assemblea della Camera solo per la discussione di interrogazioni. Ordine del giorno in versione ridotta che permetterà ai deputati di poter dedicare maggior tempo al lavoro nelle Commissioni permanenti. In commissione Bilancio proseguirà l'esame del disegno di legge di stabilità. Nelle prossime ore si dovrà cercare di dare risposte adeguate alle richieste arrivate dagli Enti locali mentre, in un vertice di ieri a Palazzo Chigi, si è deciso di rinviare alla trattazione in Senato la modifica di alcuni dei punti più spinosi della manovra come il “bonus mamma” da 80 euro e l’eventuale introduzione della local tax. La commissione Finanze analizzerà lo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tassazione dei tabacchi lavorati, dei loro succedanei, nonché di fiammiferi. In commissione Attività produttive il governo risponderà ad un'interrogazione sull'utilizzo delle somme erogate a soggetti distributori di energia per campagne informative a favore dell'efficienza e del risparmio energetico. La commissione Lavoro, terminato l’esame degli emendamenti al “Jobs Act” e inviato il testo modificato alle altre Commissioni per il parere, voterà oggi il mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea; l’inizio dell’esame in Aula è previsto per domani, così come era stato previsto nel ruolino di marcia stilato da governo e maggioranza. Al momento non è prevista l'apposizione della questione fiducia ma la decisione potrebbe arrivare nel caso i tempi si allunghino troppo: il governo vorrebbe chiudere infatti entro mercoledì prossimo. Sul tema più divisivo, quello della reintegra nel posto di lavoro per i licenziamenti disciplinari ingiustificati, sembra tornata la pace nella maggioranza con l'introduzione nella delega dell'indicazione di limitazioni della reintegra a “specifiche fattispecie”, definizione che si presta a diverse interpretazioni e che dovrà essere esplicitata nei decreti delegati. Grande preoccupazione è stata invece espressa dai sindacati con Cgil e Uil che hanno deciso di scioperare insieme venerdì 12 dicembre.

Il Patto del Nazareno potrebbe nuovamente essere rivisto. Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha utilizzato parole molto dure sul governo di Matteo Renzi. Espressioni che autorizzano a pensare come nel centrodestra si stia pensando di rivedere la collaborazione sulle riforme istituzionali e sulla legge elettorale, anche alla luce delle dichiarazioni del segretario della Lega Matteo Salvini: se alle elezioni regionali in Emilia-Romagna, la Lega prenderà più voti di Forza Italia – ipotesi tutt’altro che remota – Berlusconi dovrà decidere se continuare ad appoggiare il Governo o cambiare radicalmente rotta. E a proposito di elezioni regionali, oggi il presidente del Consiglio sarà in Emilia-Romagna per visitare tre aziende e chiudere la campagna di Stefano Bonaccini, candidato alla guida della Regione. Occasioni durante le quali – con tutta probabilità – rimarcherà la propria intenzione di non voler trattare con i sindacati. Il “Jobs Act” deve diventare legge.



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