L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per la discussione della ratifica di un trattato fra gli Stati membri dell'Unione europea in materia di estradizione. Successivamente saranno discusse la richiesta d’istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sull'ENI e il ddl per il contrasto e repressione dei crimini di genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra. Alle 16 è previsto lo svolgimento di interpellanze ed interrogazioni

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà l’esame del ddl relativo alle disposizioni sul conflitto d'interessi, del ddl per l’istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e le deleghe al Governo per la ridefinizione della disciplina del sostegno pubblico per il settore dell'editoria. La Commissione Giustizia inizierà l’esame del ddl sul codice delle leggi antimafia e della delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate alla criminalità organizzata.

La Commissione Bilancio esaminerà il Documento economia e finanza del 2016, esame che coinvolgerà anche le Commissioni che non hanno ancora espresso il parere. La Commissione Finanze riprenderà l’esame dell’atto preparatorio della legislazione comunitaria in merito all’istituzione di un sistema europeo di assicurazione dei depositi e di quello in merito al miglioramento del regolamento titoli nell'Unione europea e ai depositari centrali di titoli, del ddl per l’istituzione di una Commissione d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario e dell’atto comunitario per il completamento dell'unione bancaria. La Commissione Sanità proseguirà l’esame del ddl sulla responsabilità professionale del personale sanitario e del ddl Lorenzin.

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per l’esame della dichiarazione di monumento nazionale della Casa Museo Gramsci in Ghilarza e della modifica del codice penale in materia di difesa legittima. Successivamente sarà discussa la Legge di delegazione europea 2015 e la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2015. Infine saranno trattate le mozioni per il contrasto di tutte le forme di surrogazione di maternità.

Passando ai lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà l’esame delle disposizioni di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione relativo ai partiti politici, si confronterà sull’istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle PA e sullo schema di decreto legislativo in materia di segnalazione certificata d'inizio attività (SCIA). La Commissione Giustizia tratterà il ddl di delega al Governo sulla riforma organica della Magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, sulla legge relativa alle Unioni Civili e sul reato di propaganda del regime fascista e nazifascista.

La Commissione Bilancio esaminerà il Documento economia e finanza del 2016, esame che vedrà al lavoro anche le Commissioni che non hanno ancora espresso il parere. La Commissione Trasporti proseguirà l’esame dell’atto comunitario sull’uso della banda di frequenza 470-790 MHz nell'Unione e, in sede riunita con la Attività Produttive, svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’esame di alcuni atti dell’Unione Europea sulla strategia per il mercato unico digitale in Europa, sulla portabilità transfrontaliera dei servizi di contenuti online nel mercato interno, sui contratti nel settore digitale per l'Europa e sulla vendita online e di altri tipi di vendita a distanza.

La Commissione Lavoro, in sede riunita con la Finanze, si confronterà sullo schema di decreto interministeriale relativo alla partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili delle imprese, e per la diffusione dei piani di azionariato rivolti ai lavoratori dipendenti. La Commissione Affari Sociali proseguirà l’esame della delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale.

Quanto al capitolo del referendum costituzionale, nella giornata di ieri il Partito Democratico e i restanti partiti della maggioranza hanno completato la raccolta delle firme dei deputati, che in poche ore sono arrivate a quota 110, depositandole successivamente in Cassazione. Ma la notizia del giorno è l’ennesima tensione interna al Partito Democratico: la minoranza ha deciso di non partecipare alla raccolta delle firme; la motivazione era già stata resa pubblica nel documento unitario, firmato da Gianni Cuperlo, Roberto Speranza e Sergio Lo Giudice, diffuso dopo l'ultimo passaggio delle riforme alla Camera: "Logica e forma imporrebbero" che il referendum "fosse richiesto da quanti a questa riforma si oppongono, fuori e dentro il Parlamento". Prosegue quindi la tesissima dialettica interna al partito guidato da Matteo Renzi, partito che per forza di cose dovrà ricompattarsi in vista delle prossime elezioni amministrative, in cui la vittoria è tutt’altro che scontata.

Rimanendo in tema di amministrative, nelle ultime ore sta andando in scena l’ultimo atto all’interno dei partiti del centro destra per ritrovare l’unità per il candidato a Sindaco di Roma. L'obiettivo dei pontieri di Forza Italia, Fratelli di Italia e Lega Nord sarebbe quello di convincere Silvio Berlusconi ad abbandonare Guido Bertolaso, che i sondaggi danno addirittura molto al di sotto del 10% dei voti, per convergere sulla candidatura di Giorgia Meloni che al momento sarebbe oltre il 20% nelle intenzioni di voto. Nelle ultime ore si starebbe lavorando a un piano complessivo che riguarderebbe tutte le candidature nelle grandi città. La leghista Lucia Borgonzoni a Bologna a questo punto sembra intoccabile, così come l'azzurro Gianni Lettieri a Napoli, mentre Lega e Fratelli d'Italia darebbero l'ok a un candidato di Forza Italia a Torino, che potrebbe essere Osvaldo Napoli o un altro nome proposto direttamente da Berlusconi. Roma sarebbe così l’arco di volta del futuro del centro destra e Meloni sarebbe in vantaggio, anche se rimane ancora aperta la strada che porterebbe Forza Italia ad appoggiare l’altro candidato Alfio Marchini. Le prossime ore saranno quindi determinanti e con molta probabilità ci diranno quale potrà essere l’orizzonte concreto dei partiti del centro destra per le ammnistrative e probabilmente per le prossime politiche.

Nella giornata di ieri si è svolto il Consiglio dei Ministri e come annunciato più volte dallo stesso Presidente del Consiglio Matteo Renzi, è stato varato, dopo l’acquisizione dei pareri elaborati dalle commissioni parlamentari, il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea sui contratti di credito rivolti ai consumatori riguardanti beni immobili residenziali e che apporta modifiche della disciplina degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. La finalità della direttiva sarebbe quella di garantire un elevato livello di protezione, anche e soprattutto informativa, dei consumatori che sottoscrivono contratti di credito relativi a beni immobili come mutui immobiliari garantiti da ipoteche o finalizzati all'acquisto del diritto di proprietà su un immobile.

Nella mattina di ieri i capigruppo del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato, Michele Dell'Orco e Nunzia Catalfo, sono stati ricevuti al Quirinale dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nell’incontro, i rappresentanti del movimento hanno espresso le loro forti preoccupazioni per la composizione della maggioranza di Governo ed in particolare per il ruolo del gruppo Ala di Denis Verdini e in secondo luogo per lo scandalo Tempa Rossa che ha determinato le dimissioni della Ministra dello sviluppo economico Federica Guidi. Alla richiesta d'intervento da parte dei rappresentati del M5S, il Capo dello Stato ha prontamente risposto che interverrà solo e solamente nei casi previsti dalla Costituzione.



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