Nella serata di ieri il Senato ha espresso l’ultimo voto sulla Riforma Costituzionale, approvandola in seconda deliberazione con 180 voti favorevoli, 112 contrari ed un astenuto. La riforma passa con i voti decisivi, fuori dal perimetro della maggioranza di Governo, di 17 senatori verdiniani di Ala, delle tre senatrici tosiane, e di due senatori di FI che hanno votato in dissenso dal gruppo azzurro: i voti della maggioranza di Governo si attestano a 158, al disotto, quindi, di quota 161 che rappresenta la soglia di maggioranza.

Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è intervenuto a sorpresa per la replica del Governo prima del voto finale e ha sottolineato che questa è "una giornata storica" per il Paese. Con l'ultimo passaggio a Palazzo Madama il ddl Boschi dovrà attendere la metà di aprile per la seconda deliberazione alla Camera, secondo quanto prevede l'articolo 138 della Carta che disciplina il procedimento rafforzato per riformare la Costituzione. Da quel momento in poi inizierà la procedura per arrivare al referendum che si terrà, secondo le previsioni del Governo, a ottobre 2016. In vista della consultazione si organizzano i comitati per il No: dopo quello “di sinistra” ieri è stato costituito anche quello "di centrodestra" che vede insieme Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, un fronte che annovera tra i promotori costituzionalisti e presidenti emeriti della Consulta come Alfonso Quaranta e Annibale Marini. Il Presidente del Consiglio ha ribadito che su questo referendum è pronto a mettere in gioco tutta la sua carriera politica: "Andiamo a vedere da che parte sta il popolo, se sta con chi scommette sul fallimento o con chi crede nel futuro dell'Italia" ha scandito Matteo Renzi in Aula ed ha aggiunto "prendo un impegno esplicito: in caso di sconfitta trarremo le conseguenze".

 

Tornando ai lavori del Senato, l’Assemblea di Palazzo Madama si riunirà questa mattina a partire dalle 9 per le Comunicazioni del Ministro Andrea Orlando sull'amministrazione della giustizia, mentre nel pomeriggio, a partire dalle 16, si svolgeranno le interrogazioni a risposta immediata rivolte al Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi sulle prospettive dell'industria italiana, con particolare riferimento al comparto chimico, e sulle iniziative per consumatori ed imprese nel settore energetico.

Chiusa la partita delle riforme e in attesa dello scontro in aula sulle unioni civili della prossima settimana, il Senato affronta oggi il rinnovo degli uffici di presidenza delle Commissioni. La situazione è ancora indefinita: i ben informati spiegano che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi non ha ancora aperto il dossier e che la quadratura del cerchio sarà trovata solamente questa mattina; la matassa da dipanare è comunque tutta in casa della maggioranza, assodato che le presidenze della Commissione Giustizia di Francesco Nitto Palma e della Lavori pubblici di Altero Matteoli, in quota Forza Italia, registreranno sicuramente un avvicendamento a favore della maggioranza, PD e AP. Dovrebbe essere il centrista Nino D'Ascola a succedere a Nitto Palma mentre resta da chiarire la situazione relativa alla Lavori pubblici: il PD rivendica il posto di Matteoli per sé e l'assegnazione si gioca tutto in casa dem, considerato che quella presidenza rappresenterebbe un buon riconoscimento dell'impegno profuso dal senatore Stefano Esposito, attuale vicepresidente della commissione ma anche in prima fila nella vicenda del sindaco di Roma Ignazio Marino; la sua candidatura non è comunque l'unica: sono in ballo anche il collega Raffaele Ranucci, altro senatore PD in Commissione, e Marco Filippi. Dovrebbe invece essere rientrata la messa in discussione della presidenza della Commissione Industria, attualmente del senatore della minoranza PD Massimo Mucchetti, che dovrebbe essere riconfermato.

Si segnala inoltre che le Commissioni riunite Industria e Territorio proseguiranno, all’indomani della scadenza del temine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno, l’esame del decreto-legge Ilva.

L’Assemblea della Camera dei Deputati tornerà a riunirsi a partire dalle 9 per esaminare la pdl sulla tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato. Successivamente si confronterà sulle mozioni per il contrasto delle infezioni in ambiente ospedaliero e sanitario e sulla pdl per l’introduzione del reato di omicidio stradale, giunta alla sua quarta e definitiva lettura.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali, audirà informalmente alcuni esperti in relazione alle pdl in materia di vitalizi e nuova disciplina dei trattamenti pensionistici dei componenti delle Camere e dei consiglieri regionali. Alle 12:00 scadrà il temine fissato dalle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno al decreto-legge “Mille proroghe”. La Commissione Giustizia proseguirà l’esame del ddl di delega al Governo sulle disposizioni per l’efficienza del processo civile e, in sede riunita con la Esteri, proseguirà i lavori sulla ratifica ed esecuzione del Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla criminalità informatica. La Commissione Bilancio inizierà l’esame del dm sul regolamento dello schema tipo di bilancio consolidato delle amministrazioni pubbliche relativo a proprie aziende, società o altri organismi controllati.  

In Commissione Finanze sarà svolta un'interrogazione sui controlli a fini di contrasto del riciclaggio su operazioni poste in essere presso la Cassa di Risparmio di Ferrara, la Banca delle Marche, la Banca popolare dell'Etruria e del Lazio e la Cassa di Risparmio di Chieti. La Commissione Cultura esaminerà, in sede di comitato ristretto, le pdl sulla professioni di educatore e di pedagogista, audirà il presidente del CNR Prof. Luigi Nicolais sulle politiche svolte dall'Ente e, a seguire, ascolterà informalmente i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria nell'ambito dell'esame delle pdl sull’istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, e delle deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all'editoria.

In Commissione Attività Produttive saranno svolte le interrogazioni sulla proroga della scadenza del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato "Carisio", sull’incentivazione del biometano e sulla continuità produttiva e occupazionale della Saeco Srl; successivamente proseguirà l’esame del nuovo testo unificato delle pdl per l'introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti finalizzato alla tutela del consumatore. In Commissione Affari Sociali riprenderà l’esame delle pdl per l’istituzione e la disciplina del Registro nazionale e dei Registri regionali dei tumori, del testo unificato delle pdl in materia di responsabilità professionale del personale sanitario e delle risoluzioni sulle iniziative in materia di vaccinazioni. Infine, la Commissione Agricoltura proseguirà, in sede di Comitato ristretto, l’esame della pdl sulla disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino.

Alle 22 di ieri sera si è riunito il Consiglio dei Ministri che ha dato il via libera ai primi undici decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione; i provvedimenti, che passeranno ora al vaglio del Parlamento per il parere, prevedono interventi che vanno dal taglio delle partecipate, alla riforma dei porti, all'accorpamento del corpo Forestale ai Carabinieri, ma soprattutto introducono nuove norme per il licenziamento dei dipendenti pubblici, norme che hanno già suscitato le prime reazioni polemiche da parte dei sindacati.



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