L'assemblea del Senato proseguirà la discussione sulla relazione intermedia della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, con particolare riguardo al sistema della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In serata il governo risponderà ad alcune interrogazioni sullo scenario geopolitico euromediterraneo e sull'organizzazione del sistema di difesa italiano. Il sindaco di Catania e il procuratore della Repubblica del capoluogo etneo saranno ascoltati dalla commissione Affari costituzionali nell'ambito di un'indagine conoscitiva sui temi dell'immigrazione. I rappresentanti di Confindustria, Sogei, Confprofessioni e i docenti universitari Guglielmo Maisto e Maurizio Leo saranno ascoltati dalla commissione Finanze nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco. Il presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti e l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato saranno ascoltati dalla commissione Lavori pubblici in relazione allo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva Ue che istituisce uno spazio ferroviario europeo unico. Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, interverrà di fronte alle commissioni Industria e Ambiente in relazione all'esame del “Pacchetto Unione dell'energia”. In mattinata il governo risponderà a tre interrogazioni presentate in commissione Sanità. Nel primo pomeriggio proseguirà, in Commisione Ambiente, l'esame del collegato ambientale.
Alla Camera il governo illustrerà un'informativa urgente sul rischio di infiltrazioni terroristiche connesse ai flussi migratori, in relazione all'arresto di un cittadino marocchino in provincia di Milano. Successivamente riprenderà l'esame del disegno sul contrasto della corruzione e la reintroduzione del reato di falso in bilancio: provvedimento licenziato in prima lettura dal Senato poche settimane fa. Oggi proseguirà l'esame degli emendamenti e, secondo un accordo tra i vari gruppi, il voto finale dovrebbe arrivare già domani. “Chiedo il ritiro degli emendamenti, per lasciare il testo come è uscito dal confronto parlamentare che ha visto, ad esempio, un giudizio articolato ma non contrario del Movimento 5 Stelle” così il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, intervenuto ieri per esprimere il parere negativo del governo sul complesso delle proposte di modifica, perché un ulteriore esame del testo al Senato potrebbe non essere altrettanto soddisfacente. “C'è l'urgenza di una risposta. Non si tratta - aggiunge il Guardasigilli - di interventi meramente propagandistici ma di dare alla magistratura uno strumento per intervenire”. La commissione Finanze continuerà il confronto sulla risoluzione relativa alle “Misure a sostegno del credito in favore dei soggetti esercenti impianti fotovoltaici di produzione di energia”. Le commissioni Ambiente e Attività produttive porteranno avanti l'istruttoria dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva Ue relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose. In commissione Trasporti proseguirà il confronto sul documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul sistema dei servizi di media audiovisivi e radiofonici. In commissione Affari sociali proseguirà l'indagine conoscitiva sulle malattie rare con l’audizione dei rappresentanti della Conferenza delle regioni.
Il governo di Matteo Renzi porta a casa l'approvazione in prima lettura del disegno di legge “La buona scuola”. Tra i banchi della maggioranza gli entusiasmi sono però contenuti. Era dai tempi del Jobs Act che una riforma targata Matteo Renzi non aveva un consenso parlamentare così basso alla Camera: 316 furono i sì nel novembre scorso sulla legge delega e 316 sono stati gli ok al ddl scuola. “È la maggioranza assoluta, per cui diciamo che è andato bene anche il voto sulla scuola”, assicura il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi pochi minuti dopo il sì al ddl, ma l'istruttoria al Senato resta un'incognita. Alla Camera, infatti, in 40 tra i deputati Pd non hanno votato il testo, tra i quali 28 per scelta politica. A Palazzo Madama la Sinistra Dem è determinante ed ha già annunciato che intende presentare emendamenti correttivi. Intanto l'Istat certifica le difficoltà dell'economia. Si intravede la ripresa ma il livello di disoccupazione resta ancora elevato.