Alle 12 il Senato si riunirà per ascoltare l'informativa del governo sui recenti eventi alluvionali di Genova e per discutere alcune mozioni in tema di dissesto idrogeologico. Alle 16 riprenderà invece l'esame del disegno di legge di conversione del dl sulla riforma del processo civile e lo smaltimento dell'arretrato civile.

In commissione Affari costituzionali proseguirà il confronto sul ddl governativo relativo alla riforma della pubblica amministrazione e sulla proposta di legge per regolamentare la rappresentanza di interessi. La commissione Finanze porterà avanti l'istruttoria dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tassazione dei tabacchi lavorati, dei loro succedanei, nonché di fiammiferi. La Commissione Lavori pubblici inizierà ad esaminare, in seconda lettura, il ddl delega di riforma del codice della strada. L'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato sarà ascoltato dalla commissione Industria nell'ambito dell'affare assegnato sulle strategie dei nuovi vertici delle società partecipate dallo Stato, provvedimento che seguirà il suo iter nel prosieguo dei lavori. La commissione Sanità si riunirà per fornire i pareri sul ddl di riforma della pubblica amministrazione e sulle proposte di legge in tema di agricoltura sociale.

La Camera, a partire dalle 13, continuerà ad esaminare il disegno di legge di conversione del dl “Sblocca Italia”, provvedimento urgente contenente diverse norme divisive. In un documento, i governatori delle Regioni hanno espresso parere negativo salvo l'accoglimento di una serie di proposte emendative finalizzate al ripristino del contributo di 560 mln di euro destinati alle Regioni a statuto ordinario e alla definizione della proposta di deliberazione del Cipe per il riparto delle risorse del Servizio Sanitario Nazionale per l'anno 2014. Il provvedimento licenziato da Palazzo Chigi è inoltre finito nel mirino della Commissione europea per la proposta di proroga delle concessioni autostradali. I deputati saranno chiamati a discutere anche le proposte di legge in tema di contrasto del conflitto di interessi, altre tema in grado di scavare un solco tra i vari gruppi parlamentari. Ieri, il presidente della commissione Affari costituzionali ha disconosciuto il testo spiegando che si rischia di affidare la politica “a chi non fa e a chi non ha mai fatto nulla nella sua vita”. Dovrebbe iniziare anche l'esame delle mozioni concernenti l'accordo di partenariato per il commercio e gli investimenti tra Unione europea e Stati Uniti d'America noto come Transatlantic trade and investment partnership (TTIP) e l'impegno di una parte del risparmio previdenziale in casi particolari.

La commissione Finanze porterà avanti l'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tassazione dei tabacchi lavorati e dei loro succedanei, nonché di fiammiferi. I rappresentanti di Trenitalia saranno ricevuti dalla commissione Trasporti nell'ambito dell'istruttoria della proposta di legge recante “Disposizioni per lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci”. La commissione Attività produttive continuerà a confrontarsi con il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulla strategia energetica nazionale e sulle principali problematiche in materia di energia. Alle 20 la commissione ascolterà Mauro Moretti, amministratore delegato di Finmeccanica, in merito alle strategie complessive che intende adottare per il rilancio del Gruppo. In commissione Affari sociali proseguirà l'audizione del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in tema di politiche sociali del governo. In serata continuerà l'istruttoria della legge delega per la riforma del Terzo settore.

Si registrano ritardi imprevisti per la legge di stabilità licenziata nell'ultimo Consiglio dei Ministri. Il testo non è ancora arrivato al Quirinale, nonostante il suo approdo al Colle fosse previsto per la giornata di ieri. Crescono quindi le perplessità intorno all'impianto complessivo della manovra; il rallentamento è infatti da attribuire ad alcune riserve mosse in via informale dall'ufficio legislativo della Presidenza della Repubblica. Continua inoltre il delicato dialogo con Bruxelles, da dove filtra l'intenzione di Manuel Barroso di insistere con la richiesta di un aggiustamento strutturale dello 0,5 per cento. Le Regioni non sono poi disposte a subire tagli indiscriminati. Renzi sarà chiamato a trattare.



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