L’Assemblea del Senato torna a riunirsi alle 16.30 per la discussione sul decreto-legge per gli in terventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016. Si profilano tempi stretti per l'approvazione del decreto sul terremoto che poi dovrà passare alla Camera: è intenzione della maggioranza e del Governo approvare il testo in Aula domani mattina, un timing serrato che non esclude il ricorso alla fiducia da parte dell’Esecutivo. E’ lo stesso Presidente della Commissione Bilancio, Giorgio Tonini, a confermare che al momento tutte le ipotesi sono sul tavolo, sottolineando che si sta lavorando per consentire in Aula un voto favorevole anche dei gruppi di opposizione, cosa che con la fiducia non sarebbe possibile. In sostanza, secondo Tonini, se maggioranza e opposizione riuscissero a inserire tutte le modifiche in Commissione e in Aula dovessero essere discussi e votati praticamente solo gli emendamenti della Commissione, allora non sarebbe necessario il ricorso alla fiducia che invece potrebbe essere utilizzata nel caso di un numero eccessivo di proposte di modifica che porterebbe a un allungamento dei tempi.
L’ordine del giorno della seduta odierna prevede inoltre l’inizio dell’esame del decreto-legge, approvato dalla Camera la settimana scorsa, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili, esame che slitterà sicuramente a domani, stante la convocazione alle 20:30 delle Commissioni Bilancio e Finanze che devono ancora vagliare gli emendamenti. La volontà politica della maggioranza sembra essere quella di non apportare modifiche al testo nel suo passaggio a palazzo Madama e al momento, l’orientamento del Governo sarebbe quello di porre nuovamente la questione di fiducia così da giungere entro la settimana alla sua approvazione definitiva.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali si confronterà sul ddl whistleblowing (segnalazioni di reati o irregolarità nel lavoro pubblico o privato). La Commissione Giustizia riprenderà la discussione di diversi provvedimenti tra cui quelli sul codice antimafia e sullo schema di decreto legislativo sul risarcimento del danno per le violazioni delle disposizioni del diritto della concorrenza degli Stati membri dell'Ue. Dopo che la settimana scorsa il Governo ha presentato il maxiemendamento che di fatto inserisce nel testo del decreto-legge terremoto i contenuti del secondo decreto riguardante gli altri due eventi sismici del 26 e del 30 ottobre che hanno colpito l'Italia centrale, la Commissione Bilancio tornerà a riunirsi alle 9.30 per proseguire l’esame degli oltre 400 emendamenti che ancora rimangono da votare.
La Commissione Finanze proseguirà anche l’esame del ddl sul recupero dei crediti insoluti della P.A. e, in sede riunita con l’ Industria, ascolterà i rappresentanti della Guardia di Finanza nell’ambito dell’esame del ddl sulle misure in materia fiscale per la concorrenza nell'economia digitale. La Commissione Istruzione svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’esame del ddl sul Codice dello spettacolo e si confronterà sul ddl relativo alla disciplina dell’educatore socio-pedagogico, sociosanitario e pedagogista. La Commissione Lavori pubblici esaminerà gli Atti europei relativi alla promozione della connettività Internet nelle comunità locali, il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche e sull’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche.
La Commissione Agricoltura proseguirà invece l’esame del ddl relativo alla filiera della canapa. La Commissione Industria si confronterà, per l’espressione del secondo parere, sul nuovo testo dello schema di decreto legislativo per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio; in sede riunita con la Lavori pubblici proseguirà il confronto sullo schema di decreto legislativo recante la realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi. La Commissione Lavoro ascolterà il Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, sulla proposta di legge, già approvata dalla Camera, sulla prevenzione e il contrasto delle condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali. La Commissione Sanità proseguirà l’esame del ddl sulla disciplina funeraria. La Commissione Territorio ascolterà gli esperti del CNR e dell'università del Salento sull'affare assegnato relativo alla centrale Enel di Cerano e proseguirà l’esame del ddl, già approvato dalla Camera, che reca misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni.
Nella giornata di oggi l’Assemblea della Camera non si riunirà. Le sedute sono sospese sino a giovedì o venerdì mattina (secondo le ultime indiscrezioni) quando in Aula si aprirà la discussione sulla Legge di Bilancio 2017, attualmente all’esame della Commissione Bilancio. Il Governo ha depositato ieri sera 16 emendamenti fra cui la proroga dei termini per l’affidamento esterno dello svolgimento di attività di custodia, telefonia, riparazione e manutenzione ordinaria degli uffici giudiziari, l'allocazione da parte dell’INAIL di risorse per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, l’utilizzo delle somme confiscate per reati ambientali commessi dal Gruppo ILVA, le modifiche alla disciplina in materia di finanziamenti statali e prestito obbligazionario in relazione all’organo commissariale del Gruppo ILVA, il potenziamento della cooperazione internazionale per lo sviluppo attraverso il potenziamento del ruolo di CDP Spa e l’uso dei dati del codice di prenotazione ai fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti di terrorismo. Ma sono stati presentati anche emendamenti sugli investimenti delle Province autonome di Trento e Bolzano, sulla soppressione deltributo per l'estrazione del sale dai giacimenti, sui rinnovi contrattuali per il personale del servizio sanitario e sul fondo per il diritto al lavoro dei disabili.
Tre di questi emendamenti sono stati dichiarati inammissibili: la proposta sull'istituzione delle Agenzie per la somministrazione di lavoro per i portuali, quella per il completamento del programma Grandi stazioni e quella sull'assicurazione dei dipendenti dell'Inail e dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. Verso la fine dalla seduta, il Governo ha ritirato un emendamento, di oltre tre pagine, sui criteri di contabilità delle imprese che, secondo le opposizioni, poteva nascondere misure sulle banche già stoppate in commissione Bilancio. Al termine di un acceso dibattito, il viceministro Enrico Morando si è detto "prontissimo a ritirare questo testo". Si tratta di misure che dovrebbero diventare operative dall’inizio del prossimo anno e per questo "avevamo pensato semplicemente di utilizzare quest'occasione per risolvere un problema che abbiamo, quello di adeguare i nuovi criteri di contabilità a quelli civilistici". Ma "non è detto che dobbiamo risolverlo per questa strada".
Nella giornata di ieri sono stati esaminati gli articoli sugli Enti locali, anche se molte misure sono state accantonate in attesa dell'esito dell'interlocuzione con il Governo, quelli sulla previdenza con l'accantonamento degli emendamenti su opzione donna e ottava salvaguardia sui quali il Governo però si è detto disponibile a possibili modifiche. Inoltre è stato esaminato anche il pacchetto scuola-università. La Commissione Bilancio tornerà a riunirsi oggi alle 10.30. Alle 11 scadrà il termine per la presentazione dei subemendamenti alle dodici proposte del Governo.
Ieri sera il presidente emerito Giorgio Napolitano, dal salotto di Porta a Porta, ha dichiarato la sua intenzione a votare Si al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Un endorsement atteso, quello di Napolitano, che si è molto speso in questi anni a favore di una riforma costituzionale. "Sono convinto della necessità di questa riforma da oltre trent'anni in cui il problema non trovava soluzione a fronte di necessità sempre più incalzanti". Questa riforma "consente al Paese difare passi avanti e può ridare potere e limpidezza di funzione al Parlamento. A partire dalla questione dei decreti legge". Ma il clima politico infuocato, senza esclusione di colpi, non piace affatto all’ex Presidente che anche in quest' occasione ha chiesto uno stop; quella sul referendum "è diventata una sfida aberrante".