Nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9:30 per proseguire la discussione del ddl per le modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario. Ieri l'esame del provvedimento è andato avanti a fatica, con ben sei verifiche del numero legale. Nel pomeriggio c’è stata la svolta positiva, grazie all'incontro tra il Guardasigilli Andrea Orlando e i centristi di Ap che, soddisfatti dall'impegno del Ministro, sono rientrati in Aula permettendo la ripresa della discussione generale. A convincere i senatori centristi, l'assicurazione di Orlando che si parte dal testo della Commissione e soprattutto il ritiro, da parte del capogruppo Pd in commissione Giuseppe Lumia, di suoi tre emendamenti. Il rasserenamento del clima interno alla maggioranza, almeno per il momento allontana l'ipotesi di ricorso alla fiducia. Tuttavia è presto per escluderla del tutto: nel corso dell’esame sono infatti in programma circa 270 voti segreti, tenuto conto che il provvedimento riguarda diverse norme sulla libertà personale e di diritti tutelati dalla Costituzione. La risposta la si avrà la settimana prossima, quando il dibattito sui quasi 400 emendamenti entrerà nel vivo. Alle 15 è previsto lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata rivolte al Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, che nello specifico riguarderanno gli interventi per favorire gli investimenti a sostegno dell'innovazione e della competitività del sistema industriale italiano, l’evoluzione dei negoziati internazionali sul commercio e l'attrazione degli investimenti esteri.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali, in sede riunita con la Lavoro, esaminerà il ddl sulla regolamentazione dello sciopero nei trasporti pubblici. La Commissione Bilancio riprenderà i suoi lavori con l’esame del Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015 e dell' assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016, già approvati dalla Camera. La Commissione Finanze si confronterà sul ddl relativo alle disposizioni fiscali a favore degli studenti con disturbi di apprendimento. La Commissione Sanità esaminerà l’Atto europeo sullo scambio d'informazioni, sul sistema di allarme rapido e sulla procedura di valutazione dei rischi delle nuove sostanze psicoattive.

Passando all’altro ramo del Parlamento, l’Assemblea della Camera oggi non si riunirà e la discussione sulle mozioni per il riconoscimento del genocidio del popolo yazida è rinviata alla settimana prossima. Nella giornata di ieri, l’Aula di Montecitorio ha approvato la mozione della maggioranza sull'Italicum che di fatto "consente ai diversi gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge elettorale attualmente vigente e di valutare la possibile convergenza sulle proposte". Quella che sembra certa è la disponibilità del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, riconfermata anche da New York dove si trovava per l’Assemblea delle Nazioni Unite, e che il Parlamento inizierà un lavoro, se possibile condiviso, per apportare alcune modifiche all’Italicum. Ma queste certezze non sembrano essere bastate alla minoranza dem perché i bersaniani e la componente di Gianni Cuperlo non hanno partecipato al voto ribadendo la vaghezza della mozione, spronando Renzi ad ammettere di aver fatto un gravissimo errore di valutazione sull’Italicum e ad aprire un confronto vero. La Camera ha invece bocciato tutte le mozioni presentate dalle opposizioni a partire da quella del capogruppo di Sel Arturo Scotto che ha incassato 109 voti favorevoli e 287 contrari. Nella giornata è poi stato approvato in prima lettura il Testo Unico relativo alla disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino.

Passando ai lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali, in sede riunita con la Giustizia, ascolterà il Presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro e il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti nell’ambito della Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo sull’attuazione dell'Agenda europea sulla sicurezza per combattere il terrorismo e in preparazione dell'Unione della sicurezza. La Commissione Giustizia proseguirà l’esame del decreto-legge sulle misure urgenti per la definizione del contenzioso presso la Corte di Cassazione, per l'efficienza degli uffici giudiziari, nonché per la giustizia amministrativa. La Commissione Finanze esaminerà una risoluzione sull’introduzione dell'obbligo di trasmissione telematica all'Agenzia delle entrate delle operazioni IVA e sulla semplificazione dei controlli per i contribuenti che assicurino la tracciabilità dei pagamenti, ed esaminerà la pdl sulla diffusione delle competenze di base necessarie per la gestione del risparmio privato. La Commissione Cultura proseguirà l’esame del ddl sull'editoria approvato la settimana scorsa dal Senato. La Commissione Affari sociali si confronterà, in sede di comitato ristretto, sulle pdl relative alle norme in materia di consenso informato e dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari e svolgerà audizioni nell’ambito della discussione sulle pdl relative alle norme per la promozione del parto fisiologico.

Dopo settimane di polemiche e rinvii, il sindaco della capitale Virginia Raggi ha detto definitivamente no alla candidatura alle Olimpiadi del 2024 a Roma. "E' da irresponsabili dire sì a queste Olimpiadi. Stiamo pagando ancora i debiti di quelle del 1960. Non abbiamo mai cambiato idea, non ipotechiamo il futuro di Roma. Ci chiedono di fare altri debiti per i romani: noi non ce la sentiamo. Per questo diciamo no alle Olimpiadi del mattone". Ma alle inevitabili tensioni generate dallostop alla candidatura olimpica si aggiunge quello che in tanti definiscono come lo schiaffò pubblico della sindaca di Roma a Malagò. Dopo mesi di corteggiamento da parte del presidente del Coni e prima della conferenza stampa di Raggi, i due si sarebbero dovuti incontrare a Palazzo Senatorio. La sindaca non si è presentata e alla fine Malagò, stufo di "37 minuti di attesa", se n'è andato senza averla vista. Inevitabile la pioggia di critiche: "Scappano perché hanno paura, perché è stata certificata la loro incapacità di governare sia le piccole sia le grandi cose", punta il dito Roberto Giachetti. "Presenteremo un esposto alla Corte dei conti per sapere chi, come e perché ha speso 15 milioni di euro per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024", avverte Matteo Salvini.

Intanto in casa Forza Italia c’è grande fermento dopo la Convention dei moderati. Nella giornata di ieri Silvio Berlusconi ha incontrato Parisi e oggi vedrà i capigruppo di Camera e Senato; l'ex premier sembra essere tornato a essere pienamente operativo sul partito e il piano resta sempre quello di rilanciarlo. Una delle idee per la riorganizzazione interna sarebbe quella di affidare a un fedelissimo come Niccolò Ghedini il coordinamento del partito, cioè a una figura di primo piano nel mondo berlusconiano, considerato da tempo uomo di famiglia e che da anni svolge un delicato ruolo di collegamento traArcore e Roma ma soprattutto che ha la fiducia di Berlusconi, al pari di Giacomoni e Valentini. In molti fanno notare che le sue apparizioni durante le riunioni di partito sono diventate sempre più frequenti: ieri è stato presente all'incontro con i coordinamenti regionali e i capi dipartimento azzurri, qualche giorno fa era al vertice con Salvini, la settimana scorsa ha visto i dirigenti di FI per discutere delle strategie future. Ma per il momento sono solo rumors e se ne saprà qualcosa di più questa sera dopo che i capigruppo azzurri avranno varcato i cancelli di villa San Martino ad Arcore.

Nella giornata di ieri il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda hanno presentato il nuovo piano Industria 4.0 per il 2017-2020. Un piano che entrerà a far parte della prossima legge di Bilancio e con il quale il governo intende mobilitare 24 miliardi di investimenti privati su tecnologie, ricerca e sviluppo, innovazione, start-up, accompagnato da 13 miliardi di impegno pubblico sotto forma di incentivi quali iperammortamenti, superammortmenti, aumento dei crediti d'imposta alla ricerca. Investimenti che verranno sostenuti anche da una crescita degli studenti universitari di 200.000 unità, da un raddoppio degli iscritti agli istituti tecnici superiori, da 1400 dottorati di ricerca e da 3000manager specializzati sui temi 4.0 mentre le direttrici principali saranno la banda ultra larga, ilmade in Italy e i contratti di sviluppo. La cabina di regia che guiderà Industria 4.0 sarà composta dallapresidenza del Consiglio dei ministri, dai Ministeri dell’economia, dello sviluppo economico, dell’ istruzione, del lavoro, delle politiche agricole e dell’ambiente. Ad essi si aggiungeranno i Politecnici di Bari, Milano, Torino, la scuola superiore Sant’Anna di Pisa, il Crui, Cassa depositi e prestiti, vari centri di ricerca, i rappresentanti del mondo economico e imprenditoriale e le organizzazioni sindacali.

 



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social