Alle 16 il Consiglio dei ministri si riunirà a Palazzo Chigi. All'ordine del giorno – non ancora ufficializzato – il consueto decreto-legge Milleproroghe. Allo studio dell'esecutivo di Matteo Renzi ci sarebbero una trentina di proroghe di termini. Alcune di queste avrebbero già ottenuto la bollinatura negli scorsi giorni ma il governo ha preferito non inserirle nella legge di Stabilità per concentrare norme simili in un provvedimento urgente che ormai è diventato una prassi. Dovrebbe rientrare nel decreto-legge lo slittamento dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 del termine del contratto tra il ministero dell'Ambiente e la società Selex per garantire la prosecuzione del servizio Sistri. Un'altra misura in materia di Sistri, e che dovrebbe essere nell'atto del governo, dovrebbe riguardare lo slittamento, sempre al 31 dicembre 2016, della tenuta in modalità elettronica dei registri di carico e scarico dei formulari di accompagnamento dei rifiuti trasportati. Un pacchetto di proposte è arrivato ai Ministri anche dall'Anci, sempre attenta a perorare le cause degli Enti locali. Il governo esaminerà anche un decreto legislativo in materia di prodotti lavorati del tabacco. Ancora in forse l’approvazione definitiva del decreto legislativo sull'efficienza energetica, mentre è praticamente certo che il pacchetto di dieci decreti legislativi attuativi di parte della riforma Madia, andrà al prossimo mese di gennaio. La scontata approvazione del Milleproroghe sarà solo una delle tappe che il governo dovrà affrontare a ridosso delle festività natalizie. Continua infatti a crescere la tensione sul fronte della vicenda legata all'insolvenza di quattro banche: Banca Etruria, Carichieti, CariFerrare e Banca delle Marche. Il Partito democratico ha depositato ieri in Senato un disegno di legge per richiedere l'istituzione di una commissione d'inchiesta bicamerale. Organo parlamentare che finirà per affiancare le indagini svolte dalla procura di Arezzo su eventuali conflitti di interessi in seno agli organi di Banca Etruria. Matteo Renzi e il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, hanno nuovamente chiarito che non ci sono stati trattamenti di favore per l'istituto in cui Pier Luigi Boschi ha svolto l'incarico di componente del Consiglio d'amministrazione e di vicepresidente. Restano però da chiarire diverse mancanze in capo alla Banca d'Italia e alla Consob: organi tenuti a vigilare sulla gestione del credito che non avrebbero svolto al meglio il proprio mandato. Questo almeno il contenuto delle principali accuse sul tema provenienti da vari settori delle opposizioni. Al rientro dalle ferie l'esecutivo di Renzi si dovrà poi misurare con la mozione di sfiducia presentata al Senato da Forza Italia e Lega nord. Appuntamento dall'esito non scontato. Un'eventuale alleanza con il Movimento 5 stelle metterebbe in serio pericolo la tenuta del governo. A Palazzo Madama i numeri sono infatti molto risicati, basterebbero dieci assenze in maggioranza per far traballare l'ex sindaco di Firenze. La verifica del legame di fiducia tra Palazzo Chigi e il Parlamento servirà anche a ricompattare la formazione azzurra: negli ultimi giorni Forza Italia è stata infatti scossa dalla guerra per bande tra “moderati” ed “estremisti”. I primi fanno riferimento a Paolo Romani, capogruppo al Senato, i secondi a Renato Brunetta, capogruppo a Montecitorio.

Al Senato i lavori riprenderanno nel tardo pomeriggio di martedì 12 gennaio. All'ordine del giorno il disegno di legge delega in materia di appalti pubblici. Una “piccola rivoluzione” che modifica la normativa che le amministrazioni pubbliche saranno obbligate a rispettare per la conclusione di appalti di fornitura di beni e servizi. In Commissione Industria entrerà nel vivo l’esame del ddl Concorrenza: ieri è stato deciso di prorogare il termine per la presentazione degli emendamenti a giovedì 14 gennaio. Si attendono parecchie proposte di modifica ed è quasi certo che il Presidente della Commissione, Massimo Mucchetti, predisporrà un pacchetto di emendamenti relativi al mercato dell’energia. E a proposito delle Presidenze delle Commissioni, il 20 gennaio vi sarà il rinnovo di tutti gli Uffici di Presidenza, appuntamento cruciale nell’ambito del variegato puzzle delle componenti che compongono la maggioranza di Governo. Secondo alcune indiscrezioni, Mucchetti potrebbe essere “giubilato” a favore del suo compagno di partito, sicuramente dalle posizioni più ortodosse, Salvatore Tomaselli.

Alla Camera i deputati si sono dati appuntamento per le 11 di lunedì 11 gennaio. All'ordine del giorno la discussione generale sulla conversione del decreto-legge sulla cessione dei complessi industriali dell'Ilva. Successivamente si svolgeranno le dichiarazioni di voto e la votazione finale del disegno di legge di revisione costituzionale con cui si intende abolire il bicameralismo paritario e rivedere i rapporti tra lo Stato e le Regioni, provvedimento che sarà di nuovo trasmesso al Senato per un’ulteriore lettura.



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