All’indomani dell’approvazione in via definitiva del decreto mezzogiorno, l’ Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 9.30 per esaminare il ddl, già approvato dalla Camera, per la protezione dei minori stranieri non accompagnati e quello relativo alle disposizioni in materia di cittadinanza. A seguire l’Aula di palazzo Madama si confronterà sulla delega al Governo per il contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali, sulla relazione relativa all' elezione contestata nella regione Liguria e sul ddl per l’istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario . Alle 16 infine è previsto lo svolgimento delle interpellanze e interrogazioni.

Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali proseguirà l’esame del ddl sui procedimenti per la protezione internazionale e il contrasto dell'immigrazione illegale. La Commissione Finanze proseguirà l’esame del ddl per l’istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario, del ddl sul recupero dei crediti insoluti della P.A. e degli Atti europei in materia di base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società. La Commissione Istruzione svolgerà diverse audizioni nell’ambito dell’esame del Codice dello spettacolo. La Commissione Industria, in sede riunita con la Giustizia, ascolterà i rappresentanti della Confederazione italiana libere professioni e dell’Associazione Italiana Revisori Contabili nell’ambito della discussione del disegno di legge sulle azioni di classe. La Commissione Territorio si confronterà sugli Atti europei relativi ai conti economici ambientali europei e alla governance internazionale degli oceani.

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, dopo che ieri è stata approvata la fiducia al decreto Milleproroghe, l’ Assemblea della Camera tornerà a riunirsi a partire dalle 9 per la discussione degli ordini del giorno, le dichiarazioni di voto finale e il voto per l’approvazione definitiva del provvedimento che dovrebbe tenersi entro le 13. Successivamente l’Aula di Montecitorio discuterà le mozioni sulle iniziative per agevolare il trasferimento di detenuti stranieri nei Paesi d'origine .

Passando ai lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali proseguirà l’esame delle 18 proposte di legge per la revisione della legge elettorale, della pdl per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo jihadista e della proposta di legge per l’istituzione della “Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. La Commissione Giustizia proseguirà il confronto sulla pdl relativa alla protezione dei testimoni di giustizia. La Commissione Finanze esaminerà la risoluzione sulle iniziative per rafforzare il contrasto ai fenomeni di riciclaggio dei capitali e quella relativa agli interventi in materia fiscale, assicurativa e finanziaria sulle tematiche ambientali.

La Commissione Cultura dibatterà lo schema di decreto legislativo in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo e negli esami di Stato. La Commissione Ambiente, in sede riunita con la Attività produttive, ascolterà i rappresentanti di Eni Spa sui recenti incidenti occorsi nella raffineria Eni di Sannazzaro De' Burgondi. Successivamente ascolterà i rappresentanti delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL sugli eventi verificatisi nelle zone dell'Italia centrale in seguito al maltempo di gennaio 2017 e ai recenti eventi sismici, con particolare riferimento ai disservizi nella fornitura di energia elettrica.

La Commissione Trasporti si confronterà sulla pdl per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica, e sulle risoluzioni relative agli aumenti dei costi degli abbonamenti sui servizi ferroviari ad alta velocità di Trenitalia; proseguirà l’esame, in sede di comitato ristretto, della pdl per lo sviluppo del trasporto ferroviario delle merci. La Commissione Lavoro proseguirà l’esame della pdl per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e delle misure per favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. La Commissione Affari sociali esaminerà la pdl sul consenso informato e sulle dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari. La Commissione Agricoltura proseguirà l’esame dell’Atto europeo relativo all’etichettatura di altri prodotti alimentari e alla protezione IG delle bevande spiritose.

In casa del Partito Democratico sono intanto già partito i lavori della Commissione di garanzia chiamata a redigere il regolamento per il congresso. Nella riunione di ieri mattina si è aperta la discussione per l’individuazione di una possibile data delle primarie: una prima proposta chiedeva di puntare al 9 aprile e a questa ne sono seguite altre, tra cui quella dell'area di Gianni Cuperlo che ha proposto di fissarla per inizio luglio, un buon punto di mediazione tra le istanze di chi vuole un congresso veloce e chi chiede tempo a disposizione ai candidati per presentare la propria piattaforma nel Paese. Un buon compromesso potrebbe essere quello di celebrare le primarie a fine aprile o inizio maggio, prima delle amministrative, una data che risponde anche alla necessità di prevedere unsecondo turno nel caso in cui nessuno dei tre candidati superi il 50%; si tratta di un’ipotesi estremamente probabile se il Ministro della Giustizia Andrea Orlando deciderà di sfidare Matteo Renzi e Michele Emiliano per la guida del partito. L’annuncio del leader dei Giovani Turchi dovrebbe arrivare oggi; la sua discesa in campo rappresenterebbe una vera sfida alla leadership del partito.

In queste ora il Partito Democratico prova a rialzare la testa dopo il caos interno delle ultime settimane e ad attrezzarsi alla sfida congressuale senza però perdere di vista l' impegno di Governo, di cui i dem sono gli azionisti di maggioranza. Per questo oggi è arrivato un doppio stop a Pier Carlo Padoan: il reggenteMatteo Orfini in un'intervista ha chiesto di fermare i motori delle privatizzazioni, concetto ribadito anche all'assemblea del gruppo alla Camera mentre dal vertice Pd si è chiarito ancora una volta al Mef che un'eventuale correzione dei conti, chiesta da Bruxelles, non dovrà implicare maggiori accise. Le affermazioni di Orfini non sono state accolte benissimo all’interno della maggioranza guidata da Paolo Gentiloni e hanno già scatenato i primi effetti: Ncd al Senato ha alzato più di una barricata sulla legge per l’istituzione dello ius soli fortemente sostenuta dai dem. La linea del Partito Democratico sembra quindi molto chiara: rispondere alle richieste della Commissione Europea evitando nella maniera assoluta l’aumento dell’imposizione fiscale diretta o indiretta, ma bloccando, almeno momentaneamente, il processo di privatizzazione di Poste e Ferrovie.

Alla luce della richiesta dell’Unione Europea di avviare una manovra correttiva credibile entro aprile pena l’avvio di una procedura d'infrazione per debito eccessivo, una risposta alla domanda su come l’esecutivo possa recuperare dal proprio bilancio lo 0,2 del pil richiesto senza toccare tasse e senza effettuare privatizzazioni appare piuttosto difficile. Pier Carlo Padoan, che da settimane sta intessendo una difficile trattativa con i commissari Moscovici e Dombrovskis, dovrà cercare di trovare una soluzione sufficientemente solida. Al momento il Governo sta lavorando a un piano di tagli alla spesa che si aggira tra gli 800 e 900 milioni, al rafforzamento della lotta all'evasione allargando lo split payment e, se fosse necessario, lareverse charge. L’ipotesi di un aumento delle accise resta ancora tra le opzioni sul tavolo: difficile, di fronte al recente andamento dei prezzi dei carburanti che ha spinto in alto anche l'inflazione, che s'intervenga sulla benzina anche se sarebbe l'opzione più semplice e certa, più probabile invece una misura sui tabacchi e sull' alcol, meno generalizzata ma soprattutto politicamente meno rischiosa.

Anche ieri nel Movimento 5 Stelle sono continuate le forti tensioni interne che come ormai da mesi si sono intrecciate con le complicate vicende del Comune di Roma.Beppe Grillo, ormai a Roma da tre giorni, ha incontrato i Senatori ma non ha partecipato all’ assemblea del gruppo della Camera dopo le tensioni dei giorni scorsi con una parte del Movimento cappeggiato da Lombardi e Taverna. Ad agitare le acque sono state le prese di posizione del sindaco Virginia Raggi a favore dei tassisti. Una mossa non andata giù ad una parte dei parlamentari e ad una parte considerevole degli attivisti. Ma rompere il delicato equilibrio interno del movimento c’è stata anche la questione dell’approvazione dello stadio della Roma. Una questione diventata ormai di rilevanza nazionale almeno per il Movimento 5 Stelle e sulla quale ancora non c’è una decisione. Ieri sera Beppe Grillo ha però confermato che lo stadio si farà ma che molto probabilmente non a Tor di Valle. Insomma un modo per rimescolare le carte e prendere tempo e magari per consentire alla Sindaca Virginia Raggi di concentrarsi sugli enormi problemi irrisolti della Capitale.

 



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social