Al Senato potrebbe arrivare l'accordo sul ddl di riforma costituzionale. Dopo una lunga giornata di trattative, la maggioranza e la minoranza del Partito democratico dovrebbero essere in grado di trovare un punto di contatto sull'articolo 2 del testo che abolisce il bicameralismo paritario e riscrive il Titolo V della Costituzione. Il termine per la presentazione degli emendamenti scade alle 9 e solo dopo questo termine sarà possibile capire quali saranno gli orientamenti dei Gruppi parlamentari. Il leghista Roberto Calderoli, ad esempio, potrebbe sempre decidere di presentare un milione di proposte di modifica così come minacciato negli scorsi giorni. Le modifiche al ddl, si apprende, oscilleranno tra i 4 e i 6 emendamenti e, per quanto riguarda il comma 5, dovrebbero portare all'inserimento della parola “scelta” da parte dei cittadini dei futuri senatori-consiglieri, dando vita a un listino da affiancare a quello dei consiglieri regionali e dando forma, così, all'elettività dei senatori. Ma il testo va calibrato e definito anche per quanto riguarda la designazione dei sindaci. C'è poi la questione delle funzioni e quella di restituire al Senato il potere di eleggere due giudici costituzionali. Più prudenza, invece, emerge nella maggioranza su un eventuale modifica del quorum per l'elezione del capo dello Stato. In ogni caso, i numeri sono sempre più a favore del governo e della maggioranza. Anche ieri, un altro senatore di Forza Italia ha abbandonato il gruppo azzurro per iscriversi alla compagine dei verdiniani. Formazione che orami può essere considerata parte della maggioranza. La commissione Finanze del Senato esaminerà il ddl contenente “Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo”. I rappresentanti del Gestore dei servizi energetici (GSE) saranno auditi dalla commissione Industria in merito all'affare assegnato sull'aggiornamento delle linee guida in materia di certificati bianchi; successivamente, la Commissione proseguirà il dibattito sul ddl relativo alle politiche aerospaziali. La commissione Territorio e Ambiente porterà avanti l'iter del Collegato ambientale.

Il disegno di legge delega sulla riforma del processo penale riceverà oggi il via libera da parte della Camera. Nella giornata di ieri, sono andate avanti le polemiche tra maggioranza e opposizioni. Molti considerano infatti il testo come una nuova “legge bavaglio”: sono previste restrizione sulla diffusione e la pubblicazione delle intercettazioni. Il provvedimento dovrà ora passare all'esame del Senato. Nel corso della giornata proseguirà l'analisi di un altro disegno di legge delega, quello sulla riforma della Protezione civile. Sarà poi il turno della delega al governo per la modifica del Codice della nautica da diporto, provvedimento già licenziato in prima lettura dal Senato. I deputati proseguiranno inoltre il confronto sulle mozioni concernenti iniziative per la tutela dei diritti dei consumatori nei confronti degli operatori del mercato dell'energia elettrica e del gas. Diverse Commissioni permanenti saranno chiamate a concludere i procedimenti per l’espressione dei pareri – per le parti di competenza – sul Rendiconto generale dell’amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2014 e sul disegno di legge contenente “Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2015” e sulle relative tabelle allegate. La commissione Affari costituzionali porterà avanti l'esame delle proposte di legge in tema di riconoscimento della cittadinanza. Nel pomeriggio i rappresentanti di Utilitalia saranno auditi dalla commissione Ambiente nell'ambito dell’esame della proposta di legge recante “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico”. La commissione Affari sociali continuerà l'analisi del testo unificato in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare.

Il governo riuscirà a portare a casa il voto del Senato sulle riforme costituzionali entro la data prevista. Tabella di marcia che dovrebbe impedire ritardi sull'esame della Legge di stabilità. La maggioranza del Pd può dirsi soddisfatta, salvo sorprese dell'ultimo minuto, e dovrebbe essere riuscita a sterilizzare le polemiche promosse dalla minoranza del partito. Gli scossoni potrebbero però non essere finiti. Si registra infatti notevole fibrillazione tra i banchi del Nuovo centrodestra. Gli alfaniani stanno mostrando sempre più malcontento nei confronti di Palazzo Chigi e in merito alla strategia politica del movimento. Dopo la conclusione del dibattito sulla revisione costituzionale al Senato dovrebbero essere assegnati nuovi incarichi di ministro e sottosegretario mentre per il rinnovo delle Presidenze delle Commissioni della Camera Alta si aspetta che Palazzo Madama abbia licenziato il ddl di Stabilità.



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