L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 16.30 per proseguire il confronto sulle mozioni relative alla crisi del Venezuela ed esaminare la Relazione sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito approvata dalla Commissione antimafia.

Per quanto riguarda i lavori della Commissioni, la Affari costituzionali concluderà l’esame sul ddl per il contrasto al cyberbullismo e con ogni probabilità inizierà quello degli oltre 1200 emendamenti che sono stati presentati al decreto mille proroghe. La Commissione Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo relativo alla lotta contro la corruzione nel settore privato e lo schema di decreto legislativo sulla gestione collettiva dei diritti d'autore e dei diritti connessi e sulla concessione di licenze multiterritoriali per i diritti su opere musicali per l'uso online nel mercato interno, e riprenderà il confronto sul ddl sulle modifiche al Codice penale in materia di reati contro la Pubblica amministrazione. La Commissione Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla comparabilità, trasferimento e accesso al conto di pagamento e il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle condizioni del sistema bancario e finanziario italiano e la tutela del risparmio; si confronterà sul decreto per la tutela del risparmio nel settore creditizio, il cosiddetto salva banche, il cui termine per la presentazione degli emendamenti scade alle 12 di oggi. La Commissione Istruzione proseguirà l’esame sul Codice dello spettacolo e in sede riunita con la Cultura della Camera ascolterà le dichiarazioni programmatiche del Ministro per lo sport Luca Lotti.

La Commissione Lavori pubblici proseguirà l’audizione dell'Amministratore delegato di RFI S.p.A. nell'ambito dell'esame dello schema di contratto di programma 2016-2021 tra Ministero delle infrastrutture e Rete Ferroviaria Italiana ed esaminerà diversi ddl sull’iscrizione al registro pubblico delle opposizioni. In sede riunita con l’Ambiente della Camera, ascolterà i rappresentanti di Ferrovie dello Stato e di Invitalia nell’ambito dell’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione e sulle ipotesi di modifica della nuova disciplina sui contratti pubblici. La Commissione Agricoltura, in sede riunita con la Territorio, svolgerà diverse audizioni sui ddl relativi al consumo del suolo. La Commissione Industria svolgerà alcune audizioni sui ddl in tema di sport invernali e si confronterà sul piano strategico di sviluppo del turismo in Italia 2017-2022. In sede riunita con la Territorio ascolterà i rappresentanti dell’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e dell’Associazione italiana dell'industria olearia (Assitol) nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo relativo alla qualità della benzina e del combustibile diesel e per la promozione dell'energia da fonti rinnovabili. La Commissione Lavoro proseguirà l’esame del ddl per il contrasto alla povertà e il riordino delle prestazioni sociali. La Commissione Territorio esaminerà l’Atto dell’Unione Europea sulle misure specifiche di assistenza agli Stati membri colpiti da catastrofi naturali e, in sede riunita con l’Agricoltura, ascolterà alcuni esperti sul ddl relativo all’utilizzo dei fanghi da depurazione in agricoltura.

Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, l’ Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11 per lo svolgimento delle interpellanze e interrogazioni. A partire dalle 15 esaminerà la proposta di legge per l'istituzione delle ferrovie turistiche, le mozioni sul fenomeno della resistenza agli antibiotici e la pdl sulla valorizzazione del Festival Verdi di Parma e Busseto e del Roma Europa Festival. Successivamente discuterà la mozione sui quesiti referendari in materia di Jobs Act e le Relazioni sull'attività svolta della Commissione d'inchiesta sul rapimento e la morte di Aldo Moro.

Passando ai lavori delle Commissioni, la Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo relativo alla lotta contro la corruzione nel settore privato. La Commissione Esteri ascolterà il Sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla strategia italiana per l'Artico. La Commissione Bilancio si confronterà sul decreto relativo agli interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno. La Commissione Finanze in sede riunita con la Trasporti ascolterà i rappresentanti di Poste Italiane SpA sulle tematiche relative al collocamento al pubblico di strumenti finanziari da parte del Gruppo.

La Commissione Attività Produttive ascolterà il Presidente di Federacciai e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e UGL nell'ambito dell'esame congiunto della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo "Verso una politica commerciale solida per l'UE nell'interesse della crescita e dell'occupazione", della Proposta di regolamento relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di Paesi non membri dell'UE e del Regolamento relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di sovvenzioni provenienti da Paesi non membri. La Commissione Lavoro proseguirà l’esame della pdl per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e sulle misure per favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. La Commissione Affari sociali esaminerà il cosiddetto ddl Lorenzin relativo alle deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali, disposizioni per l'aggiornamento dei LEA, riordino delle professioni sanitarie e della dirigenza sanitaria del Ministero della salute.

Dopo diversi rinvii e mesi di fortissime tensioni politiche finalmente oggi la Corte Costituzionale si pronuncerà sulla legittima dell’Italicum, la legge elettorale fortemente sostenuto dall’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi. L’udienza prenderà il via con la relazione del giudice Niccolò Zanon alla quale seguiranno le arringhe dei promotori dei ricorsi (gli avvocati Felice Besostri, Vincenzo Palumbo e Giuseppe Bozzi) e dell'Avvocatura generale dello Stato, costituita in giudizio per conto della Presidenza del Consiglio. Dopo l'udienza, i giudici della Consulta si ritireranno in Camera di consiglio per elaborare la sentenza, la cui comunicazione dovrebbe essere resa pubblica già questa sera. Sono diverse le criticità che sono state sottoposte al vaglio di costituzionalità: nello specifico la tipologia delle liste dei candidati, la metodologia dell’attribuzione dei seggi, l’elevato premio di maggioranza, la possibilità del ballottaggio e le soglie di sbarramento; ma anche e soprattutto i capilista bloccati, le pluricandidature, l’ entrata in vigore posticipata al 1 luglio 2016 e il meccanismo di recupero proporzionale dei voti in Trentino Alto Adige. Il verdetto sarà un primo passo importante, anche se centrali per il futuro dibattito politico saranno le motivazioni della sentenza, il cui deposito, secondo quanto prevede il regolamento, deve avvenire entro e non oltre un mese, quindi entro la fine di febbraio.

Oggi comunque i Giudici costituzionali decideranno se e quali parti dell’Italicum sono in contrasto con la Costituzione o con la propria giurisprudenza: potranno scegliere di eliminare pezzi di legge, ma potranno anche suggerire, come accadde nel caso del giudizio sulla precedente legge elettorale, il Porcellum, delle correzioni, che diverrebbero vigenti in modo automatico ma che non risolverebbero il problema dell’ armonizzazione con il Senato, rimandando almeno in parte il problema al Parlamento. Ma nulla esclude che i Giudici della Consulta possano decidere di fare entrambe le cose insieme, obbligando di fatto i partiti a cercare in ogni caso un’intesa su una nuova legge elettorale (per scelta politica venne deciso che l’Italicum fosse valido solo per la Camera e non anche per il Senato così da evitare elezioni anticipate e nella considerazione che esso venisse abolito dall’entrata in vigore della riforma della Costituzione, poi bocciata con il referendum del 4 dicembre scorso). Molto difficile sembra la strada di una sentenza autoapplicativa che potrebbe annullare l’intero italicum e che consentirebbe la possibilità di poter andare a votare con il Porcellum così come modificato dalla precedente sentenza della Corte.

E' quest'ultima una possibilità fortemente sostenuta dalla Lega Nord di Matteo Salvini ma soprattutto dal leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo che ormai da mesi vorrebbe andare immediatamente al voto e che ieri sul suo blog ha arringato: "Ci siamo battuti contro l'arroganza e l’irresponsabilità del Governo e della maggioranza, che ci hanno lasciato con due leggi diverse nei due rami del Parlamento, perché l'Italicum vale solo per la Camera, in quanto davano per scontata la vittoria della schiforma Renzi-Boschi-Verdini al referendum dello scorso 4 dicembre. Molti nostri parlamentari hanno sottoscritto quei ricorsi degli avvocati anti-Italicum grazie ai quali la Consulta potrà giudicare la legge. Lo abbiamo fatto con l'obiettivo di abbatterla, anche quando tutti dicevano che ci avrebbe favorito. Se escludiamo l'ipotesi che la Corte rigetti i ricorsi perché inammissibili, da domani avremo una nuova legge elettorale pronta per l'uso. Una legge finalmente costituzionale perché passata attraverso il filtro di legalità della Consulta: il Legalicum".

Il Partito Democratico invece rimane in attesa della sentenza già pensando al percorso di riforma complessiva ed organica della legge elettorale di Camera e Senato così come fortemente auspicato anche dallo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno.

 



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