L’Assemblea del Senato, all’indomani del varo definitivo del decreto-legge Mille Proroghe approvato, con la fiducia al Governo, con 155 voti favorevoli e 122 contrari, tornerà a riunirsi alle 9,30 per riprendere il confronto del ddl Cirinnà sulle Unioni Civili.
Al termine di una lunghissima giornata di trattative, nel pomeriggio di ieri è arrivata l'intesa tra Partito Democratico e Area Popolare sul maxiemendamento interamente sostitutivo del testo del ddl Cirinnà. A seguito dell’apposizione della fiducia da parte del Governo è stato quindi deciso che questa mattina sarà dedicata alla discussione generale; a partire dalle 17,20 avranno luogo le dichiarazioni di voto e alle 19 inizierà la chiama dei senatori. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro Maria Elena Boschi avevano fissato il termine ultimo per il via libera del Senato entro questa settimana; oggi, con tutta probabilità, la legge sulle Unioni Civili supererà il primo banco di prova, con una maggioranza che si preannuncia al di sopra di quella assoluta (161), ma grazie ai voti dei 19 verdiniani, pronti a votare la fiducia.
In base all'accordo raggiunto, dal testo delle Unioni Civili spariscono la stepchild adoption (con la promessa di una legge ad hoc entro la legislatura) e l’obbligo di fedeltà tra i due partner dell'unione. Sono stai poi eliminati tutti i riferimenti agli articoli del Codice civile che regolamentano il matrimonio così da mettere al riparo la legge dal rischio di incostituzionalità per equiparazione delle Unioni civili al matrimonio.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali proseguirà l’esame dei ddl su terzo settore, impresa sociale e servizio civile universale. La Commissione Finanze si confronterà sulle disposizioni in materia di riordino dei giochi e successivamente svolgerà due interrogazioni sulla verifica dell'equilibrio di bilancio nel Comune di Catania e sull'approvazione della Convenzione quadro per il controllo del tabacco dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Successivamente si confronterà sulla proposta d'istituzione di una Commissione d'inchiesta sul sistema bancario. La Commissione Cultura ascolterà i rappresentanti dell’ABI nell’ambito dell’esame del ddl sulla cittadinanza economica. La Commissione Sanità proseguirà la trattazione del ddl per la delega al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali. La Commissione Territorio ascolterà informalmente l’ing. Enzo Epifani sui recenti avvenimenti che hanno interessato la riserva naturale di Torre Guaceto e proseguirà l’esame di diversi ddl sulla tutela delle aree protette.
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 9.30 per proseguire l’esame della proposta di legge sul conflitto d'interesse. L’obiettivo sarebbe quello di approvare il provvedimento entro oggi anche se rimangono da esaminare ancora decine di emendamenti. Successivamente l’aula di Montecitorio tratterà la pdl relativa all’istituzione del fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, e le deleghe al Governo per la ridefinizione della disciplina del sostegno pubblico per il settore dell'editoria e, infine, le mozioni sulle politiche a sostegno della famiglia.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari Costituzionali si confronterà sulle disposizioni di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione relativo ai partiti politici e sul dpcm recante il regolamento delle funzioni del Dipartimento della funzione pubblica in materia di misurazione e valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni. La Commissione Finanze ascolterà i rappresentanti della CONSOB nell’ambito l’esame del decreto sulla riforma delle banche di credito cooperativo.
La Commissione Ambiente ascolterà i rappresentanti del Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI) nell’ambito dell’esame di alcuni atti UE in materia di veicoli fuori uso, discariche di rifiuti, imballaggi e rifiuti d'imballaggio, e sul piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare. La Commissione Attività Produttive ascolterà i Commissari straordinari del Gruppo Ilva in relazione alle prospettive del gruppo e agli sviluppi dell'operazione di trasferimento dei complessi aziendali facenti capo a Ilva Spa e ad altre società del medesimo gruppo.
La Commissione Affari Sociali riprenderà l’esame delle pdl sulla limitazione degli sprechi, l'uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale, e ascolterà informalmente il Garante per la Privacy Antonello Soro e i rappresentanti dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) e dell'Istituto superiore di sanità (ISS) nell’ambito dell'esame delle pdl per l’istituzione e la disciplina del Registro nazionale e dei registri regionali dei tumori. Infine, la Commissione Agricoltura proseguirà, in sede di comitato ristretto, l’esame delle pdl sulla disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e del commercio del vino.
Nella giornata di ieri, il Tribunale di Messina, battendo tutti sul tempo, ha rinviato la nuova legge elettorale, l’Italicum, alla Corte Costituzionale. I giudici siciliani, come i colleghi togati di altri 17 capoluoghi, erano stati chiamati in causa dal gruppo di avvocati anti-Italicum guidati da Felice Besostri e da Vincenzo Palumbo; i due legali, nell’ambito della campagna contro l’Italicum promossa dal Coordinamento democratico per la Costituzione, avevano presentato 18 motivi di ricorso contro la legge. Il Tribunale di Messina ha giudicato «non manifestamente infondati» 6 dei 18 motivi di ricorso che nello specifico riguardano il vulnus causato dalla legge elettorale al principio di rappresentanza territoriale, i capilista bloccati, la soglia minima per accedere al ballottaggio, l’impossibilità per l’elettore di scegliere il deputato, le soglie di sbarramento di accesso al Senato (8% per i partiti, 20% delle coalizioni), l’irragionevolezza di aver varato una legge elettorale per la sola Camera dei Deputati mentre la Costituzione prevede , ancora, il bicameralismo paritario tra Camera e Senato.
Nella giornata di ieri è stato reso pubblico dall'Istat il dossier sulla competitività dei settori produttivi. Il fatturato dell'industria italiana torna in positivo dopo tre anni di deficit. Le vendite nel 2015 sono infatti aumentate, anche se la frenata di dicembre ha limato la crescita dell'intero anno allo 0,2%. Niente “zero virgola” invece per le commesse, che nella media dell’anno mettono a segno un +5,2% grazie alla spinta impressa, stavolta, non dall'export ma dal mercato interno. Dal Dossier emerge come i segni di vitalità giungano dalle imprese di taglia media, le più propense ad assumere. Ma alcuni ostacoli a reclutare nuove leve restano e non sono solo legati all'incertezza della ripresa ma anche al costo del lavoro: è un problema per un'impresa su tre. Il 2015 viene comunque archiviato come l'anno che mette fine ai segni meno. Sul fronte delle vendite, a trainare è ancora l'export (+1,2%), mentre i ricavi totalizzati sul territorio nazionale restano negativi.