renzi-fiducia-senato 640Il Senato si confronterà con la discussione sul ddl Delrio, articolato con cui si punta ad avviare il processo di riforma delle Province e a regolare il funzionamento delle Città metropolitane. Processo avversato dall'Unione delle Province italiane e da chi vorrebbe riportare al voto gli oltre cinquanta enti attualmente retti da commissari straordinari. Piani che dovrebbero essere facilmente affossati dal patto tra Pd, Ncd e Forza Italia, deciso a favorire una rapida approvazione entro la fine del mese, appuntamento da centrare se non si vorrà essere costretti alla convocazione dei comizi elettorali. I tempi sono comunque strettissimi visto che sarà necessario anche un passaggio alla Camera. Alle 13 la commissione Finanze ospiterà il viceministro dell'Economia Luigi Casero che darà conto dello stato di avanzamento dei decreti attuativi della legge “Delega fiscale”. La commissione Lavori pubblici focalizzerà i propri lavori sul trasporto ferroviario occupandosi degli atti comunitari in materia. L'affare assegnato sui risultati delle società partecipate dallo Stato continuerà ad essere all'attenzione della commissione Industria, organo che porterà avanti anche il ddl istitutivo del marchio “Italian Quality”. Le commissioni Sanità, Lavori e Politiche europee del Senato, insieme agli organi omologhi della Camera, incontreranno una delegazione della commissione EMPL del Parlamento europeo. Successivamente, la commissione Sanità del Senato ospiterà l'audizione di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, nell'ambito delle indagini conoscitive sui casi “Avastin-Lucentis” e Stamina.

L'aula di Montecitorio si confronterà con la discussione e il voto sulla questione pregiudiziale di costituzionalità sulla proposta di legge – già licenziata dal Senato – contente “Modifica dell'articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso”. Un tema caldissimo che registra la netta contrarietà di Forza Italia, che annuncia una lotta senza quartiere attraverso la presentazione di 1.000 emendamenti e l'adozione di un atteggiamento ostruzionistico. Una posizione critica condivisa anche da Scelta civica e dall'Unione delle Camere penali, organo di rappresentanza degli avvocati penalisti. L'ordine del giorno prevede anche la terza lettura delle “Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili”, già approvate da Montecitorio ma modificate da Palazzo Madama. In aggiunta alle istruttorie legislative si discuteranno anche le mozioni sui territori di Veneto e Emilia-Romagna colpiti da eventi meteorologici eccezionionali. Le commissioni riunite Bilancio e Finanze si occuperanno della conversione del dl “Salva Roma-ter”, provvedimento che potrebbe essere licenziato dalla Camera entro la prima settimana di aprile. La proposta di legge sulla limitazione dell'impiego di sostanze diserbanti chimiche inizierà il suo iter in commissione Ambiente. I Dpcm sulla privatizzazione di Poste Italiane ed ENAV continueranno ad essere all'attenzione della commissione Trasporti. Le comunicazioni della Commissione europea “Per una rinascita industriale europea” e “Una prospettiva per il mercato interno dei prodotti locali” saranno vagliate dalla commissione Attività produttive.

Matteo Renzi conferma di voler continuare a credere nella tabella di marcia indicata nell'ormai famosa conferenza stampa del “supermercoledì”. Oggi sarà a Roma per preparare la riunione di domani con i gruppi parlamentari del Pd, assise in cui si farà il punto sulla riforma del Senato e sulla modifica del Titolo V della Costituzione. Venerdì si potrebbe quindi arrivare ad una presentazione ufficiale, avvenimento che potrebbe essere preceduto da un voto della direzionale nazionale del partito. Intanto, però, giovedì ci sarà la visita del presidente statunitense Barack Obama. Una vetrina importantissima per un premier molto concentrato sulla sua immagine e sulla promozione della sua agenda di riforme. 



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