Il Parlamento si riunirà alle 13 in seduta comune per l'elezione di due giudici della Corte costituzionale.

La seduta del Senato sarà dedicata alla svolgimento di interrogazioni, il governo risponderà a tre interrogazioni: una sull'eventuale legame tra le vaccinazioni in età infantile e l'autismo, una sul rispetto delle normative in materia di trattamento sanitario e una sull'abilitazione scientifica dei professori universitari. La commissione Affari costituzionali vaglierà i presupposti costituzionali del decreto-legge recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea. L'organo continuerà poi il confronto sul ddl costituzionale presentato dal governo; dopo gli accordi degli ultimi giorni la partita della modifica della seconda parte della legge fondamentale sembra destinata a complicarsi nuovamente. Il Nuovo centrodestra ha riproposto l'elezione diretta del Senato, mentre Forza Italia ha a sua volta premuto l'acceleratore sulla legge elettorale, dicendosi pronta a votarla “in tempi brevi” al Senato. Questa nuova fibrillazione si incrocia con la ricerca febbrile di una soluzione al dibattito sull'immunità parlamentare riconosciuta ai componenti del nuovo “Senato delle Autonomie”. Ad aver agitato Ncd e Forza Italia è stato non solo l'incontro di Renzi con i rappresentati del Movimento 5 stelle, ma la richiesta del premier ai grillini di dialogare anche sulle riforme costituzionali e non solo su quella elettorale. E che si siano aperti degli spazi lo dimostra il fatto che la Commissione Affari costituzionali del Senato abbia deciso che il voto sugli emendamenti inizi solo lunedì prossimo. Uno slittamento necessario per permettere nuovi incontri tra gli sherpa dei vari partiti. La commissione Finanze porterà avanti l'indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e Fisco; saranno ascoltati i rappresentanti della società ValoriImmobiliari. Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, sarà ascoltata, alle 14:30, dalla commissione Sanità nell'ambito dell'indagine conoscitiva relativa alla sostenibilità del Sistema sanitario nazionale.

Alla Camera il Governo risponderà ad alcune interpellanze urgenti.

In commissione Finanze sarà esaminato un testo in cui si prevede la soppressione di Equitalia Spa e l'abbassamento di aggio e interessi a carico dei contribuenti. Nell'ambito della discussione su due risoluzione in materia di gestione del servizio idrico, in commissione Ambiente si svolgerà l'audizione informale di rappresentanti del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’acqua-Onlus. Le commissioni Cultura e Attività produttive porteranno avanti il confronto sugli emendamenti presentati al disegno di legge di conversione del dl sul comparto culturale e il potenziamento del comparto alberghiero. Le proposte di modifica sono circa 750 e i gruppi cercheranno di concludere le votazioni entro la giornata di oggi per accelerare l'approdo del testo in Aula. In commissione Affari sociali andrà avanti l'iter del testo unificato sul contrasto e la cura della ludopatia e sarà vagliata anche la proposta di legge sull'assistenza alle persone affette da disabilità grave e prive del sostegno familiare.

Matteo Renzi sembra deciso a voler contare sul rapporto con il Movimento 5 stelle per portare a casa la riforma costituzionale e la modifica della legge elettorale. Una scelta che rischierà di avere severe ripercussioni sullo scenario politico. Forza Italia, Ncd, Lega e la sinistra del partito non accetteranno di dover collaborare con una forza politica da sempre nemica del dialogo. L'ex sindaco di Firenze ha comunque fatto capire che l'Italicum resterà il testo di riferimento della maggioranza del Pd, sarà quindi molto difficile che il suo partito possa appoggiare il “Democratellum” proposto dal deputato pentastellato Toninelli. Anche il dibattito sulla modifica della seconda parte della Costituzione e la revisione del Titolo V è destinato ad un nuovo stop and go. Il centrodestra non sembra disponibile a restare testimone impassibile dell'istituzione non elettiva e – almeno secondo i calcoli di Forza Italia – destinata ad aumentare i seggi a disposizione del Pd.

Intanto Palazzo Chigi si prepara a condurre una battaglia per ottenere una poltrona di peso in Europa. Il presidente del Consiglio – appoggiato anche dal Quirinale – continuerà a pretendere il posto di alto rappresentante della politica estera del Consiglio europeo, ruolo in cui Renzi vorrebbe vedere Federica Mogherini, attuale inquilina della Farnesina. Roma pretenderà da Bruxelles e da Berlino patti chiari sulle politiche di flessibilità e crescita. Le aperture fatte nelle ultime ore da Angela Merkel non vengono ritenute sufficienti. Serve un cambio di passo per archiviare definitivamente politiche economiche considerate recessive.



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