Al Senato continuerà la discussione generale sulle proposte di legge in materia di contrasto della corruzione e modifica della disciplina del falso in bilancio. Ieri la Conferenza dei capigruppo ha deciso che il voto finale arriverà entro mercoledì prossimo. Gli emendamenti da discutere restano 213 e 15 sono stati presentati dal Partito democratico. Un numero di proposte di modifica non trascurabile in grado di causare nuovi rallentamenti sul ruolino di marcia. Il ddl governativo sulla riforma delle Pubbliche amministrazioni sarà al centro dell'ordine del giorno della commissione Affari costituzionali; ieri è stato votato l'articolo con cui si modifica la disciplina relativa all'organizzazione dei concorsi e allo scorrimento delle graduatorie. Via libera anche alla stretta su assenze e azioni disciplinari, che come sanzione massima hanno il licenziamento. Novità anche sui dirigenti, indicati come unici responsabili della gestione, con ciò che ne consegue in termini di danno erariale. Un punto, quest'ultimo, che ha suscitato polemiche, con il Movimento 5 Stelle e i sindacati della dirigenza pubblica critici che parlano di una norma a favore della politica, mentre il ministro della Funzione pubblica ha sottolineato come le modifiche rafforzino l'autonomia rispetto alla politica. La commissione Finanze porterà avanti l'iter della delega per la riforma dei confidi e della proposta di legge sulla riorganizzazione dell'attività di consulenza finanziaria. I rappresentanti del Comitato Unitario degli Ordini e Collegi Professionali (CUP) e del Consiglio nazionale attuari saranno auditi dalla commissione Industria nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione “Solvibilità II”. Il governo risponderà ad alcune interrogazioni presentate in commissione Sanità: una di queste riguarda le malattie rare. La commissione Ambiente porterà avanti l'esame del “Collegato ambientale” alla Finanziaria 2014, testo già licenziato dalla Camera.
Alla Camera proseguirà l'analisi del disegno di legge di conversione del dl sul contrasto del terrorismo internazionale. Durante la giornata dovrebbe arrivare il parere della commissione Bilancio su una norma con cui si propone il reclutamento di nuovi allievi ufficiali dei Carabinieri, assunzione che costa circa quattro milioni di euro. Devono essere discussi circa 250 emendamenti ma il governo pare comunque orientato a non apporre la questione di fiducia. La materia attiene alle libertà costituzionali dei cittadini e nelle ultime ore si sono già registrate diverse polemiche sulle “intercettazioni preventive” e sui nuovi obblighi a cui saranno sottoposti provider Internet e compagnie telefoniche. L'assemblea di Montecitorio si confronterà anche sul testo unificato con cui si propone di introdurre il reato di tortura nell'ordinamento penalistico, provvedimento già approvato dal Senato. La commissione Affari costituzionali affronterà una serie di proposte di legge sulla disciplina del conflitto di interessi. Le commissioni Bilancio, Finanze e Politiche europee audiranno il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, sulla politica monetaria della BCE, le riforme strutturali e la crescita nell’area dell'euro. In commissione Ambiente proseguirà la discussione sulla risoluzione relativa alle attività di estrazione e coltivazione di idrocarburi nel mare Adriatico. In commissione Attività produttive si svolgerà l'audizione dei rappresentanti sindacali di categoria FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL e UGL Metalmeccanici sulla strategia e il Piano industriale di Finmeccanica, anche in relazione alle recenti cessioni di importanti società del gruppo. Il governo risponderà ad alcune interrogazioni presentate in commissione Affari sociali; tra le altre si segnala il quesito sui farmaci per la fibrosi polmonare idiopatica e quello dei controlli Aifa sui vaccini.
Il futuro della maggioranza di governo dipenderà dalle decisioni che saranno assunte dal Nuovo centrodestra. Ieri il leader dei centristi, Angelino Alfano, ha ribadito la contrarietà ad ogni ipotesi di appoggio esterno. Il suo partito resta comunque determinante al Senato, dove il Pd non ha i numeri per governare o approvare singole proposte di legge. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si mostra sicuro e intende accelerare su riforme e legge elettorale. Il segretario del Pd vorrebbe approvare l'Italicum prima delle elezioni regionali.