Oggi al Senato prenderà il via ufficialmente, con le comunicazioni in Aula del Presidente Grasso, la sessione di bilancio. Il calendario dei lavori sarà definito alle 12 durante una Conferenza dei capigruppo. Comunque, a quanto si apprende, l'obiettivo della maggioranza e del governo è quello di licenziare il testo entro il 23 novembre. Entro domani la commissione Bilancio dovrebbe fornire il parere sul contenuto della manovra e su eventuali materie estranee e le consuete audizioni si dovrebbero svolgere il 2 e il 3 novembre. Per la settimana successiva dovrebbe essere fissato il termine per gli emendamenti. La commissione Affari costituzionali sarà chiamata a verificare l'esistenza dei presupposti costituzionali in merito al decreto-legge, già licenziato dalla Camera, con cui si intende normare il diritto di sciopero per i dipendenti del ministero dei Beni culturali. La Commissione Bilancio proseguirà ad esaminare il ddl di conversione del dl in materia economico-sociale. Nel pomeriggio, i rappresentanti dell'Associazione bancaria italiana e del Fondo interbancario saranno auditi dalla commissione Finanze in merito all'indagine conoscitiva sul sistema bancario italiano nella prospettiva della vigilanza europea. L'ufficio di presidenza della commissione Lavori pubblici si riunirà per definire il calendario dei lavori. Il comitato ristretto della commissione Industria riprenderà i lavori connessi all'iter del disegno di legge “Istituzione del marchio "Italian Quality" per il rilancio del commercio estero e la tutela dei prodotti italiani”; successivamente, sarà portato avanti il confronto sulla Legge annuale per il mercato e la concorrenza – è previsto un ciclo di audizioni - e sullo schema di decreto legislativo in tema di efficienza energetica. Potrebbero essere trattati anche i ddl in materie di politiche aerospaziali.

Alla Camera proseguirà il confronto sulle mozioni in materia di autorizzazione alla commercializzazione e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari, sulle mozioni concernenti iniziative per rafforzare la cooperazione allo sviluppo a favore dei Paesi africani, anche nella prospettiva della riduzione dei flussi migratori e iniziative per assicurare maggiore trasparenza e partecipazione nelle procedure di nomina dei membri dei consigli di amministrazione delle società partecipate dallo Stato e da altri soggetti pubblici. Andrà inoltre avanti l'esame di articoli ed emendamenti della legge delega in materia di appalti. I deputati porteranno avanti il confronto sul testo con cui si punta a introdurre nell'ordinamento penale il reato di omicidio stradale. La commissione Affari costituzionali sarà impegnata con l'indagine conoscitiva relativa all'eventuale applicazione del ddl di revisione costituzionale presentato dal ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi. La commissione Finanze porterà avanti il dibattito sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva Ue che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento. La commissione Ambiente e la commissione Agricoltura porteranno avanti i lavori relativi al disegno di legge governativo “Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato”. Nel pomeriggio i rappresentanti di Legambiente, Greenpeace e Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU) saranno auditi dalla commissione Ambiente e dalla commissione Attività produttive sull'impatto della vicenda Volkswagen sulla filiera nazionale dell'automotive, sui consumatori e sull'ambiente. La commissione Affari sociali inizierà l’esame, per l’espressione del parere, dello schema di decreto legislativo che dà attuazione alla Direttiva Tabacchi.

“L'Italia è tornata”. Questo lo slogan che Matteo Renzi ha usato davanti alla comunità italiana in Perù. Il premier è convinto che le riforme “danno certezza”, la stabilità politica “aiuta gli investimenti” e l'Italia torna protagonista anche all'estero. E, all'annuncio dei ricorsi contro l'Italicum, che ambienti di maggioranza considerano senza fondamento giuridico, Renzi reagisce facendo capire che la legge non si tocca. Anzi, come la riforma istituzionale o quella della pubblica amministrazione, aiutano a “rendere un paese semplice” e “la certezza delle regole è condizione per lo sviluppo e gli investimenti”. Intanto, l'attenzione degli attori del comparto energetico è catalizzata dalle mosse di Saipem, che oggi svelerà il suo nuovo piano industriale.



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