Il Senato riprenderà l'esame del disegno di legge di riforma della pubblica amministrazione. I lavori si potrebbero concludere entro la mattinata di giovedì; il governo intende infatti portare a casa la nuova normativa il più presto possibile. Nelle prossime ore, dopo il via libera della Commissione Bilancio, potrebbe essere approvato un emendamento del Pd che consentirebbe assunzioni più rapide al termine dei concorsi pubblici. Nel pomeriggio la commissione Affari costituzionali porterà avanti i lavori sulla riforma dello statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia. Le commissioni Lavori pubblici e Ambiente inizieranno l’esame dei disegni di legge sulla partecipazione della popolazione alle istruttorie per la realizzazione di grandi opere pubbliche e infrastrutture; nel pomeriggio la sola commissione Lavori pubblici continuerà ad esaminare lo schema di contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed ENAV. I rappresentanti di Assoelettrica saranno ascoltati nel primo pomeriggio dalle commissioni Industria e Ambiente nell'ambito dell’esame del “Pacchetto Unione dell'energia”. Il disegno di legge sulla disposizione di corpi e tessuti post mortem proseguirà il suo iter presso la commissione Sanità.

Alla Camera entrerà nel vivo l'esame delle proposte di modifica della legge elettorale. I lavori inizieranno con l'esame e la votazione di alcune questioni pregiudiziali presentate dalle opposizioni: scrutinio che potrebbe anche svolgersi in modalità segreta così come annunciato nella giornata di ieri da qualche esponente di Forza Italia. Il governo – per il momento – ha scelto di non apporre la questione di fiducia sulle pregiudiziali; una prova di forza per dimostrare compattezza di fronte alle opposizioni. Gli interventi dei deputati di Fi, così come degli esponenti delle varie minoranze Pd, hanno sottolineato la richiesta principale: modifiche che spostino il premio di maggioranza dalla lista alla coalizione, o almeno che si preveda l'apparentamento tra liste al secondo turno. Ma nella replica, il ministro Maria Elena Boschi ha chiuso, definendo l'Italicum, “un buon compromesso” anche se “non esiste la legge perfetta”. Fuori da Montecitorio Corrado Passera si è imbavagliato contro la riforma, mentre Luigi Di Maio (M5S), vice presidente della Camera, ha dato dei “miserabili” ai deputati della minoranza del Pd che, a suo dire, penserebbero solo “alle poltrone”. Di suo, Renzi ci ha messo una lettera ai segretari dei circoli del Pd: “Se questa legge elettorale non passa è l'idea stessa di Pd come motore del cambiamento dell'Italia che viene meno”. Nel corso della giornata potrebbe anche proseguire l'esame delle proposte di legge contenenti disposizioni per la repressione dei delitti contro l'ambiente, provvedimento giunto alla sua terza lettura. La commissione Affari costituzionali avvierà l'analisi del ddl di conversione del decreto-legge per lo svolgimento contemporaneo del prossimo turno di elezioni regionali e amministrative. Le commissioni Ambiente e Attività produttive esamineranno la proposta di legge contenente “Disposizioni in materia di servizi, anche integrati, di gestione degli immobili e disciplina delle gare di appalto ad essi relative” e dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose. La commissione Affari sociali proseguirà l'esame delle proposte di legge sull'autismo e sulla responsabilità professionale del personale sanitario.

Quella di oggi sarà una giornata fondamentale per il governo, per la maggioranza e per il Partito democratico. Il voto sulle pregiudiziali presentate dalle opposizioni alla riforma elettorale, servirà a capire quale dovrà essere la strategia da mettere in campo durante la settimana. Non è tramontata l'ipotesi di apposizione della questione di fiducia, scelta che potrebbe essere adottata per l'approvazione senza emendamenti di tutti gli articoli dell'Italicum. Una sfida alla minoranza interna del Pd che potrebbe avere un lungo strascico e – addirittura – favorire una spaccatura insanabile.



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