Riprendono i lavori al Senato
Il Senato tornerà a riunirsi alle 9.30 per concludere l’esame del decreto legge sulle ulteriori misure urgenti per gli eventi sismici dell’agosto 2016. Alle 12.30 ascolterà l’informativa del Ministro dello sviluppo economico e del lavoro Luigi Di Maio sugli incidenti nei luoghi di lavoro.
Proroga e-fattura per i benzinai. Slitta il decreto dignità per mancanza di coperture
Arriva l'annunciata proroga per la fatturazione elettronica per i benzinai ma con un provvedimento a sé perché' il decreto dignità, che doveva contenerla, slitta. Nonostante il testo sia pronto, come ha ripetuto più volte Luigi Di Maio, l'ostacolo resta quello delle coperture, in particolare per il pacchetto fiscale. Il leader del Movimento 5 Stelle ha assicurato che il testo vedrà la luce entro pochi giorni, “la settimana prossima, al massimo lunedì o martedì” quando si riunirà il Consiglio dei Ministri.
Per il momento il Governo si è limitato ad approvare un decreto utile a scongiurare le proteste dei benzinai che altrimenti da domenica avrebbero avuto l'obbligo di rilasciare la fattura elettronica. La categoria era stata scelta per sperimentare la misura che in ogni caso diventerà obbligatoria anche tra privati a partire dal 2019. Per altri 6 mesi ci sarà quindi un doppio binario e resterà in vita anche la vecchia carta carburante, a patto però che i pagamenti avvengano con metodi tracciabili. La proroga varrà comunque per i soli impianti di rifornimento su strada e non riguarderà tutta la filiera.
Ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato due disegni di legge relativi, rispettivamente, al Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per il 2017, parificato dalla Corte dei conti nell’udienza a Sezioni riunite tenutasi il 26 giugno 2018, e all’Assestamento del bilancio di previsione dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2018. Il Rendiconto prende atto dei risultati conseguiti nel decorso esercizio.
Problemi di coperture anche per il reddito di cittadinanza
La delicata questione delle coperture, come rilevato anche dalle opposizioni, sussiste anche per il reddito di cittadinanza, misura simbolo del M5S sulla quale il ministro del Lavoro resta in pressing, annunciando l'avvio di una cabina di regia a Palazzo Chigi. Al tavolo, che inizierà a riunirsi a breve, dovrebbero vedersi i tecnici del ministero guidato da Luigi Di Maio e quelli del MEF per porre le basi di una misura che avrà bisogno comunque di tempo per essere messa a punto e che potrebbe arrivare direttamente in autunno con la legge di Bilancio.
Si tratta, ha intanto frenato il ministro Giovanni Tria, di “provvedimenti di un programma di legislatura”. Dove trovare le risorse resta l'ostacolo principale visto che non è così scontato che si possa pescare anche dal Fondo Sociale europeo. Questo serbatoio (si parla di 3,4 miliardi cofinanziati e ancora inutilizzati) potrebbe essere sfruttato non tanto per la misura vera e propria, non assistenziale e che non lascerà chi percepisce il sussidio “sul divano” come ha insistito a precisare in diverse occasioni Luigi Di Maio, ma per riformare e rafforzare i Centri per l'impiego.
Le risorse necessarie per questo primo step sono state individuate dallo stesso Movimento in 2 miliardi, mentre altri 15 ne servirebbero, a regime, per il reddito di cittadinanza. Difficile trovare “un punto di Pil”, dice l'ex commissario alla spending review Carlo Cottarelli, ricordando che così come concepito sarebbe comunque il “sussidio più generoso d'Europa”. Se la priorità è la lotta alla povertà, insiste intanto il Pd, il Governo sostenga la proposta di implementare le risorse per il reddito d’inclusione.
In Parlamento i lavori proseguono a rilento
Il Parlamento fatica a ripartire e la pausa estiva si avvicina. Per assenza di provvedimenti, l'aula della Camera la prossima settimana aprirà solo per il question time di mercoledì 4 luglio. L'assemblea comincerà a lavorare il 9 luglio quando inizierà la discussione generale sull'istituzione delle due Commissioni speciali, Antimafia e Rifiuti. Il primo provvedimento sarà esaminato il giorno seguente, il decreto legge per affrontare l'emergenza sull'inagibilità del tribunale di Bari; un 'altro decreto, quello sul sisma del centro Italia, in attesa dell'ok del Senato, arriverà a Montecitorio il 16 luglio. Poi l'aula sarà impegnata dal 23 al 30 luglio nell'esame del bilancio interno di Montecitorio.
Anche a Palazzo Madama i lavori non sono entrati pienamente nel vivo. L'aula sta esaminando il dl sisma e attende per il 3 luglio il decreto in materia di ammortizzatori sociali in deroga. Molti i decreti leggi in cantiere a Palazzo Chigi pronti per essere accolti dai due rami del Parlamento, primo fra tutti il decreto dignità e quello sulla Terra dei fuochi, che dovrebbero attivare in primis le Commissioni al momento impegnate nel calendario delle audizioni dei ministri pronti a riferire sulle linee programmatiche dei loro dicasteri.
Rimangono i nodi su Copasir e Vigilanza Rai
I passaggi comunque più attesi, su cui sono attivissime le diplomazie dei gruppi parlamentari, restano le Commissioni di garanzia e il voto dei membri del Cda Rai di competenza del Parlamento. Il dossier di viale Mazzini sarà affrontato, previa intesa tra i due presidenti delle Camere Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati, l'11 luglio alle 16,30. A Camera e Senato spetta la nomina di due membri (in tutto sono sette) e solo dopo questo passaggio il nuovo Consiglio di amministrazione potrà indicare il presidente della Rai, che dovrà essere votato dai due terzi della Commissione di Vigilanza.
È qui che le due questioni diventano bollenti e s’intrecciano. Sulla Vigilanza Rai e sul Copasir, da assegnare a un membro delle opposizioni come da regolamento, non c'è ancora l'accordo, anzi il Partito Democratico e Fratelli d'Italia continuano a contenderselo, mentre Forza Italia resta a guardare, difendendo la poltrona più alta in Vigilanza.
A questo punto non è escluso che già per la fine della settimana si proceda con l'elezione dei presidenti, chiudendo l'ultimo rebus parlamentare. Al momento solo Leu ha presentato alla Camera la lista dei commissari per la Vigilanza Rai. Per quanto riguarda invece le giunte, per le Elezioni e le Autorizzazioni, il presidente Fico ha sollecitato i gruppi affinché esprimano i propri componenti e lo stesso ha fatto Casellati per l’omologa in Senato.
Anche su questo tema il braccio di ferro tra i gruppi di opposizione sta rallentando l'arrivo al traguardo. Secondo quanto si apprende al PD sarebbe stata offerta la giunta per le Elezioni di Montecitorio, mentre Fratelli d'Italia avrebbe tentato di mettere il cappello su quella delle Immunità ed Elezioni di Palazzo Madama. Anche questa partita però è legata a stretto giro con quella di Copasir e Vigilanza Rai.