Le proposte di legge per la riforma del reato di diffamazione a mezzo stampa e il contrasto della diffamazione su siti online saranno al centro dei lavori del Senato. Alcune di queste sono già state approvate in prima lettura dalla Camera. La commissione Affari costituzionali continuerà l'esame del disegno di legge presentato dal governo sulla riforma della pubblica amministrazione, a cui sono stati presentati oltre mille emendamenti, e delle proposte per regolamentare la rappresentanza di interessi. La commissione Finanze porterà avanti la discussione sulla legge delega di riforma dei confidi e inizierà il confronto sull'affare assegnato in materia di contrasto dell'evasione fiscale. Nel pomeriggio la commissione Industria ascolterà il commissario straordinario dell'Enit sulle iniziative in corso per il sostegno e la promozione del turismo italiano. Successivamente proseguirà il dibattito sull'affare assegnato in materia di startegie dei nuovi vertici delle società partecipate dallo Stato e sulle proposte di legge relative all'introduzione del disciplinare del marchio “Italian quality”. Le proposte di legge per la regolamentazione dello screening neonatale continueranno il proprio iter in commissione Sanità.

I lavori della Camera si concentreranno sulla conversione del decreto-legge “Sblocca Italia”, provvedimento urgente dalla vita piuttosto travagliata. Le norme controverse sono numerose e in tanti, anche nella sinistra del Pd, stanno iniziando a parlare di un testo scritto sotto la dettatura dei diversi comparti industriali coinvolti. Ieri la Puglia ha chiesto di cancellare la nuova disciplina in materia di prospezione di idrocarburi in mare. Il Consiglio regionale di Bari ha adottato un ordine del giorno in cui si invitano tutti i Consigli regionali a legiferare per regolare la ricerca di idrocarburi e a intraprendere ricorsi di fronte alla Corte costituzionale qualora lo “Sblocca Italia” dovesse diventare definitivamente legge. Nel pomeriggio la commissione Affari costituzionali riprenderà il confronto sulle proposte di riforma della seconda parte e del Titolo V della Costituzione. La commissione Finanze voterà una proroga del termine per la conclusione dell'indagine conoscitiva sulla fiscalità nell'economia digitale. Le commissioni riunite Ambiente ed Attività produttive esprimeranno il parere sulla nomina del dottor Antonio Agostini a direttore dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN). La commissione Affari sociali porterà avanti l'analisi della legge delega per la riforma del Terzo settore e delle proposte di legge per il contrasto e la prevenzione della ludopatia e l'assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare.

Il presidente del Consiglio non sembra essere intimorito dalle turbolenze interne al Partito democratico. Anzi, come era ampiamente prevedibile, ha rivendicato le sue scelte ed ha sfidato la fronda interna a confrontarsi con i temi concreti. Per questo non si augura e ritiene paradossale la scissione del Pd. “Sarebbe il colmo, abbiamo aperto le porte per arrivare al 41 per cento”, spiega negando un partito in crisi proprio alla luce del risultato elettorale e del trionfo di Falcomatà a Reggio Calabria. Ma anche in questo caso la disponibilità al confronto interno per riassorbire il malessere della sinistra arriva fino ad un certo punto. “La politica - continua - chiede lo sforzo di ascoltarsi ma non credo che nel Pd siano animati da spirito di vendetta. C'è una discussione vera dopodiché per troppi anni la politica si è fatta fermare, bastava che uno si alzasse storto la mattina”. Parole indirizzate direttamente alla Cgil di Susanna Camusso, che ieri ha ritenuto “paradossale” un incontro fissato con i ministri Poletti e Madia. Per il segretario del Pd il sindacato deve trattare con gli imprenditori e non occuparsi di interferire sul procedimento legislativo. E intanto è la manovra di finanza pubblica, ai blocchi di partenza a Montecitorio, a creare preoccupazioni. L'Italia, attraverso il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, ha infatti risposto alle richieste di chiarimenti arrivate negli scorsi giorni da Bruxelles. La correzione del deficit sul 2015 sale così da 0,1 a 0,3 punti. Saranno per questo usati 4,5 miliardi già in parte appostati nelle tabelle della legge di stabilità, che però non cambia nelle sue misure principali. Padoan ha però chiarito che non sarà possibile fare di più.

La giornata sarà poi caratterizzata dalla deposizione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in qualità di testimone nel processo sulla trattativa Stato-Mafia. L'udienza, che si terrà al Quirinale, non potrà essere ripresa o registrata dalla stampa. Scelta che ha causato polemiche.



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