Nell'Aula del Senato approda il disegno di legge di conversione del “Milleproroghe”, testo su cui potrebbe verificarsi qualche tensione su determinati argomenti. Per il momento si segnalano alcune importanti novità: è stato rinviato di un anno e mezzo l'obbligo per i professionisti di essere pagati tramite Bancomat, si è prevista una semplificazione della normativa antincendio ed è stata prorogata la durata degli accreditamenti provvisori delle strutture sanitarie. Sembra invece destinata a naufragare l'ipotesi di un aumento della tassazione sulle operazioni finanziarie “spot”, quelle in cui si compra un titolo per poi rivenderlo entro le successive 48 ore; transazioni considerate paradigma della speculazione. Il decreto-legge sul finanziamento dei partiti sarà all'attenzione della commissione Affari costituzionali mentre sembra destinato a risolversi entro la giornata lo stallo che vede coinvolta la “Delega fiscale”. La commissione Finanze si è ritrovata nell'impossibilità di poter concludere l’esame a causa dell'assenza del parere della commissione Bilancio sugli emendamenti dei relatori sul fondo per la ludopatia e sul sostegno al settore ippico.
Le commissioni Industria e Territorio si riuniranno congiuntamente per ascoltare le comunicazioni del ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, sullo schema di decreto legislativo in materia di gestione del combustibile nucleare esaurito e di rifiuti radioattivi. Successivamente, l'ufficio di presidenza della commissione Industria sarà convocato per l'audizione di rappresentanti dell'ENEA sul regolamento del Consiglio europeo "Celle a combustibile e idrogeno 2". Gli schemi di decreto legislativo sull'assistenza transfrontaliera, il codice dei medicinali per uso umano e la farmacovigilanza continueranno invece il proprio iter in commissione Sanità.
Dalle 10 alle 24 l'Aula di Montecitorio sarà impegnata nella discussione del decreto-legge “IMU-Bankitalia”; una corsa contro il tempo per cercare di convertire il decreto entro il termine massimo della mezzanotte, pena la sua decadenza. Restano da esaminare ancora 116 ordini del giorno da illustrare e votare. La presidente Boldrini, e sarebbe la prima volta in assoluto nella storia del Parlamento repubblicano, potrebbe sempre decidere di mettere in votazione il provvedimento a prescindere dai lavori dell'Aula adoperando la “tagliola”. Una strategia che manderebbe su tutte le furie le varie anime dell'opposizione; M5S, Sel, Lega e Fratelli d'Italia non hanno nessuna intenzione di favorire un Governo ritenuto responsabile di aver licenziato un decreto “eterogeneo e confuso”.
La commissione Affari costituzionali sarà testimone dell'ostruzionismo orchestrato dai piccoli partiti, unanimi nel considerare iniquo il testo della riforma elettorale, partorito dall'incontro tra Renzi e Berlusconi. Forze politiche che nelle scorse ore sono riuscite a far slittare di almeno ventiquattro ore l'approdo della proposta in Aula. Il Movimento 5 Stelle aveva proposto di porre subito fine ai lavori della Commissione, senza votare gli emendamenti, e consegnare all'Aula il testo base, per svolgere in quella sede una discussione più articolata. Ma il Partito Democratico, Forza Italia e il Nuovo Centrodestra sono riusciti a fare quadrato contro la proposta pentastellata. Ad ogni modo, gli emendamenti da discutere restano oltre 200 e non è detto che la seduta notturna prevista per oggi sia sufficiente. Le commissioni Finanze ed Attività produttive si riuniranno prima dell'inizio dell'Aula per iniziare a valutare gli oltre 1500 emendamenti presentati al “Destinazione Italia”, il decreto-legge per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese e le misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015. Per il momento sono stati “cassati” per estraneità di materia o mancanza di copertura circa 300 proposte di modifica. Appare oramai sicuro che, per giungere alla conclusione dell’esame in tempi brevi (il provvedimento è all’ordine del giorno dell’Aula a partire da lunedì 3) si ricorrerà al sistema della sola votazione degli emendamenti segnalati dai Gruppi. Compatibilmente con l'andamento dei lavori d'Aula, la commissione Affari sociali proseguirà il proprio esame sugli schemi di decreto legislativo riguardanti l'uso di animali a fini scientifici, la farmacovigilanza, l'assistenza transfrontaliera ed il codice per i farmaci destinati all'uso umano.
Il premier Enrico Letta – insieme ai ministri Bonino, Giovannini, Moavero Milanesi, Saccomanni e Trigilia – incontrerà nella giornata di oggi Barroso e Van Rompuy a Bruxelles, interlocutori che dovranno essere rassicurati relativamente al percorso di riforme istituzionali avviato dalla maggioranza. L'inquilino di Palazzo Chigi sa bene che la tenuta della sua squadra dipende dall'iter della legge elettorale e delle riforme costituzionali con cui si intende eliminare il bicameralismo perfetto e modificare il Titolo V. Gli uomini a lui vicini hanno spiegato che non intende concludere la stesura del nuovo patto di coalizione prima del voto della Camera sull'Italicum. Se dovesse saltare l'accordo tra il Pd e Forza Italia si aprirebbe una stagione di instabilità ed incertezza; sabbie mobili che Letta vuole evitare a tutti i costi.