L'aula di Palazzo Madama si confronterà con due mozioni sulla Sardegna, la prima affronta la crisi dell'Alcoa di Portovesme, la seconda si concentra sulla crisi occupazionale e industriale che investe tutto il Sulcis. Nel pomeriggio il governo risponderà invece ad alcune interrogazioni. L'indagine conoscitiva sull'applicazione del disegno di legge costituzionale presentato dal governo continuerà ad egemonizzare i lavori della commissione Affari costituzionali; i senatori continueranno ad interrogarsi sul futuro assetto istituzionale del Paese qualora dovessero essere modificati la seconda parte della Carta e il Titolo V. Entro la serata si dovrebbe avere un quadro più chiaro, si capirà infatti quanti saranno gli emendamenti presentati al testo base in discussione (al momento si parla di alcune centinaia); fervono inoltre le trattative per riportare in vita il patto tra il Pd e Forza Italia. In tarda mattinata  il coordinatore nazionale del Nuovo centrodestra Gaetano Quagliariello, il presidente dei senatori Maurizio Sacconi e il capogruppo in Commissione Affari Costituzionali Andrea Augello terranno una conferenza stampa per presentare gli emendamenti del partito al disegno di legge costituzionale licenziato dall'esecutivo. Appuntamento importante per comprendere quale sarà l'atteggiamento di un alleato fondamentale per il Pd. Le commissioni Bilancio e Finanze porteranno avanti l'esame degli emendamenti al decreto-legge con cui il governo intende tagliare Irpef e Irap, attività che si dovrebbe concludere entro la serata. Il dl è atteso in Aula del Senato nel pomeriggio di martedì 3 giugno, per essere approvato entro la settimana e approdare all'esame della Camera. Il decreto deve essere convertito entro il 26 giugno. Per il momento sono stati accantonanti tutti gli emendamenti più spinosi, su tutti, quello che prevede l'allargamento del bonus Irpef a lavoratori autonomi e pensionati. Le commissioni Industria e Territorio audiranno informalmente i vertici di Sogin, azienda pubblica specializzata nel trattamento delle scorie radioattive e nello smantellamento di impianti nucleari. I rappresentanti della Federazione Nazionale Collegi Infermieri professionali, Assistenti sanitari, Vigilatrici d'infanzia saranno ricevuti dalle commissioni Lavoro e Sanità nell'ambito dell'istruttoria del disegno di legge sulla disciplina della professione di assistente sociale.

A Montecitorio continuerà il confronto sul testo unificato delle proposte in tema di “divorzio breve”, punto all'ordine del giorno seguito dall'esame della proposta di legge di conversione del dl con cui Palazzo Chigi intende assicurare il regolare svolgimento del servizio scolastico. Sarà portata avanti anche l'analisi della Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - “Legge di delegazione europea 2013 - secondo semestre” e della Legge europea 2013-bis “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea”. Il Comitato ristretto della commissione Finanze – e a seguire l'organo nella sua interezza – continueranno ad esaminare le proposte con cui si punta a favorire il rientro dei capitali detenuti all'estero. In commissione Ambiente continuerà l'audizione  del ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, sulle linee programmatiche del suo dicastero. Lo schema di decreto legislativo sull'efficienza energetica continuerà il proprio iter in commissione Attività produttive. La commissione Affari sociali, insieme alla commissione Bilancio, inizierà l'esame del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva “La sfida della tutela della salute tra nuove esigenze del sistema sanitario e obiettivi di finanza pubblica”. La sola commissione Affari sociali, in sede legislativa, continuerà i lavori sulle proposte in materia di donazione del corpo post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica.

Le riforme tornano al centro dell'azione politica del governo di Matteo Renzi. La fine della campagna elettorale sarà utile per riprendere le trattative e capire se il presidente del Consiglio potrà davvero presentarsi di fronte alle Camere con “una riforma al mese”. Le difficoltà – soprattutto in materia di riforme costituzionali e di legge elettorale – sono evidenti e il governo dovrà fare di tutto per evitare di essere imbrigliato dalle insidie della dialettica parlamentare. Per il momento, l'unica certezza è quella che riguarda il ddl di riforma della pubblica amministrazione, che sarà approvato dal Consiglio dei Ministri del 13 giugno. Intanto la maggioranza potrebbe cambiare i suoi connotati: Scelta civica e Ncd devono infatti fare i conti con risultati elettorali molto al di sotto delle aspettative e nei prossimi giorni potrebbe anche aprirsi la partita del rimpasto visto che il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, eletto al Parlamento europeo, starebbe pensando di rassegnare le dimissioni per volare a Bruxelles. Rimane aperta anche la discussione sulle nomine europee; Renzi vorrebbe concentrarsi sui contenuti e non sui nomi ma, è chiaro, che ambisce ad imporre ai vertici europei, un nome di peso in rappresentanza del Paese.



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