Il Senato continuerà a discutere sulle proposte di legge in materia di modifica del reato di diffamazione a mezzo stampa e diffamazione online. Successivamente saranno illustrate tre relazioni della commissione Antimafia sul contrasto della criminalità organizzata a livello comunitario, sul sistema di protezione testimoni e sulla formazione delle liste delle candidature per le elezioni europee, politiche, regionali, comunali e circoscrizionali. In serata dovrebbe infine essere votata una proposta di legge delega per la modifica del Codice della navigazione.

La commissione Affari costituzionali porterà avanti l'esame del disegno di legge governativo sulla riforma della pubblica amministrazione e della proposta di legge sulla regolamentazione della rappresentanza di interessi. La commissione Finanze proseguirà l’esame del ddl legge delega di riforma dei confidi e inizierà il confronto sull'affare assegnato in materia di contrasto dell'evasione fiscale. La commissione Industria svolgerà l'audizione informale dell'amministratore delegato di Invitalia nell'ambito dell'esame dell'atto assegnato sulle strategie dei nuovi vertici delle società partecipate dallo Stato; il parlamentino continuerà inoltre a confrontarsi sulle proposte di legge per l'introduzione del disciplinare di qualità “Italian Quality”. I relatori dell'indagine conoscitiva sul “Caso Stamina” renderanno delle dichiarazioni di fronte alla commissione Sanità.

I lavori della Camera continueranno ad essere caratterizzati dal dibattito sulla conversione del decreto-legge “Sblocca Italia”. Testo sul quale si è abbattuto l'ostruzionismo del Movimento 5 stelle: i parlamentari grillini hanno infatti presentato quasi duecento ordini del giorno. Il filibustering non si è però fermato qui. “Il testo dello Sblocca Italia è appellabile, poiché non rispetta il testo uscito dalla commissione e, al contrario, presenta invece delle modifiche sostanziali”, ha spiegato il capogruppo M5S alla Camera, Andrea Cecconi. A suo giudizio, si tratta di un “ennesimo colpo di mano di un governo, in chiara violazione del regolamento”. Una questione che oggi verrà portata all'attenzione della Conferenza dei capigruppo. Il voto finale sul provvedimento è atteso nella tarda mattinata di domani. Ieri intanto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha espresso apprezzamento per le modifiche apportate alle norme in materia energetica denunciando un “catastrofismo ambientale” eccessivo: “Avremo la possibilità di utilizzare parte delle risorse rivenienti dalle royalties petrolifere al di fuori dei limiti imposti dal patto di stabilità interno e di trasformare la card benzina in card sociale”. Alle 16.15 il governo svolgerà un'informativa sulla situazione delle acciaierie Ast di Terni; successivamente inizierà l'iter per l'approvazione del disegno di legge di conversione del dl per la riforma del processo civile e lo smaltimento dell'arretrato. La commissione Affari costituzionali continuerà l'esame delle proposte di modifica della seconda parte e del Titolo V della Costituzione. Il Comitato ristretto della commissione Affari sociali continuerà l'analisi delle proposte di legge contenenti “Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario”. Successivamente, la Commissione svolgerà l'audizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul ruolo, l’assetto organizzativo e le prospettive di riforma dell’Istituto superiore di sanità (ISS), dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) e dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.NA.S.).

Matteo Renzi ha convocato nella tarda serata di ieri un Consiglio dei Ministri per aggiornare il Documento di economia e finanza, che dovrà quindi essere nuovamente sottoposto al vaglio delle Camere. Procedura che prevede una maggioranza qualificata, quorum raggiunto al Senato per un solo voto non più tardi di un paio di settimane fa. La mossa di Palazzo Chigi è necessaria per apportare le modifiche alla legge di stabilità, illustrate nella tarda serata di ieri dal Ministro Padoan davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, concordate con la Commissione europea. Il segretario del Pd non teme “trappole” e crede che già dalla prossima primavera si potranno vedere gli effetti di una manovra di finanza pubblica “espansiva”. Una sicurezza destinata a scontrarsi con i crescenti malumori interni al suo partito. La minoranza di sinistra annuncia battaglia sulla legge di stabilità e sul “Jobs Act”. Non accenna a placarsi nemmeno lo scontro con i sindacati. Ieri a chiedere risposte al governo è stata anche la Cisl.



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