Al Senato sarà portata avanti la discussione generale del disegno di legge delega contenente il cosiddetto “Jobs Act”. Ieri sono state bocciate le tre pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni. I senatori contrari al provvedimento hanno utilizzato molte delle motivazioni già illustrate durante l'istruttoria alla Camera: la delega sarebbe troppo poco specifica e, quindi, incostituzionale. Altri hanno fatto riferimento alla sostanziale abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, al pericolo di una deregolamentazione del demansionamento e alla probabile introduzione di controlli a distanza nei luoghi di lavoro. Nel pomeriggio proseguirà in commissione Affari costituzionali la discussione sulle proposte di legge con cui si punta a modificare la legge elettorale, istruttoria che potrebbe subire un deciso rallentamento a causa delle tensioni tra Pd e Forza Italia. Ieri è arrivata la richiesta dei bersaniani, che hanno proposto di inserire una norma che consenta l'entrata in vigore del testo solo in caso di modifica della Costituzione. Una tesi sostenuta anche da Fi e da Roberto Calderoli, che ha presentato anche un ordine del giorno che verrà votato giovedì. Nel pomeriggio di ieri il premier Renzi ha lanciato una mediazione: non legare l'entrata in vigore dell'Italicum all'approvazione della riforma costituzionale, ma piuttosto stabilire una data fissa di entrata in vigore, per esempio il 1° gennaio 2016. La commissione Finanze continuerà l'analisi della proposta di legge delega per la riforma dei confidi e della proposta di legge per la riforma dell'attività di consulenza finanziaria. La commissione Industria svolgerà l'audizione informale del viceministro dell'Economia, Enrico Morando, in relazione all'esame dell'affare assegnato sulla strategia dei nuovi vertici delle società partecipate dallo Stato. Federazione italiana malattie rare Onlus (UNIAMO) e Associazione italiana sostegno malattie metaboliche ereditarie Onlus (AISMME) saranno ascoltate dalla commissione Sanità in relazione all'istruttoria della proposta di legge sulla regolamentazione dello screening neonatale. Successivamente inizierà l'illustrazione degli emendamenti presentati al testo.

Alla Camera riprenderà l'esame della proposta di legge per modificare la regolamentazione delle misure cautelari, già approvata dalla Camera ma modificata dal Senato. Successivamente andrà avanti la discussione sulle mozioni concernenti iniziative volte alla separazione societaria della infrastruttura della rete di telecomunicazione e alla definizione del relativo modello di governance; iniziative per l'impiego di parte del risparmio previdenziale per interventi a sostegno dell'economia e il regime del canone Rai. In commissione Affari costituzionali sarà portato avanti il dibattito sulla riforma della seconda parte e del Titolo V della Costituzione. Ieri, a causa delle turbolenze interne al Pd, il governo è stato costretto a chiedere l'accantonamento dei primi due articoli del testo, il cuore dell'intero provvedimento. La minoranza del Pd, infatti, ha presentato una serie di emendamenti che rimettono in discussione gli accordi con gli alleati e con Fi. In commissione Finanze saranno discusse due risoluzioni sulla cancellazione dell'aumento delle accise sulla birra e sui prodotti alcolici. In commissione Attività produttive si svolgerà l'audizione informale dei rappresentanti della KiteGen, nell’ambito della discussione di una risoluzione riguardante le iniziative a favore del riconoscimento del vento troposferico quale fonte di energia rinnovabile. Una risoluzione per tutelare la salute dei diabetici continuerà ad essere discussa dalla commissione Affari sociali; a seguire proseguirà l'analisi delle proposte di legge contenenti “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare” e “Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario”.

Il governo dovrà fare i conti con il rallentamento dell'iter delle riforme istituzionali. La modifica della legge elettorale e la revisione della Costituzione rischiano infatti di rimanere vittima di una serie di veti incrociati. Intanto si apre una nuova partita sul fronte della politica energetica. La sospensione della costruzione del gasdotto “South Stream” annunciata dalla Russia potrebbe rivelarsi problematica anche per l'Italia. Renzi ha detto di non essere preoccupato e di lavorare sulla diversificazione delle fonti. Oggi a Bruxelles si svolgerà un delicato Consiglio energetico Ue-Usa.



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