Questa settimana, apparentemente più calma rispetto a quelle precedenti, ha segnato definitivamente la scissione del Partito Democratico. Sono infatti nati in entrambi i rami del Parlamento i due gruppi di Movimento Democratico Progressista. Al contempo però è scoppiato il caso Consip che vede coinvolti direttamente il padre di Matteo Renzi e il suo braccio destro Luca Lotti. Ma è arrivata anche la condanna a 9 anni per Denis Verdini e sono tutti fatti che hanno alimentato la tensione politica e il forte scontro tra il Partito Democratico e le opposizioni. Per quanto riguarda i lavori parlamentari il Senato ha discusso e approvato le mozioni sugli insegnanti e il ddl per la protezione dei minori non accompagnati. La Camera invece ha approvato definitivamente il cosiddetto pdl Gelli sulla responsabilità professionale del personale sanitario, l’istituzione della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie e la pdl per gli orfani vittime di crimini domestici.

Nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato e le Commissioni non si riuniranno. Nell'arco di questa settimana, l’Aula di palazzo Madama ha discusso e approvato, con 170 voti favorevoli, 50 contrari e 8 astenuti il disegno di legge per la protezione dei minori stranieri non accompagnati. Il provvedimento, che ora ritorna alla Camera per la sua approvazione definitiva, ha il duplice obiettivo di rafforzare le garanzie per i minori nel rispetto delle Convenzioni internazionali e assicurare maggiore omogeneità nell’applicazione delle disposizioni in tutto il territorio nazionale. In particolare, si prevede lariduzione dei tempi di attesa dei minori nelle strutture di prima accoglienza (da 60 a 30 giorni), l’identificazione entro e non oltre 10 giorni, l’obbligo di separazione dagli adulti per evitare promiscuità e ridurre la possibilità di reclutamento nella criminalità organizzata, la presenza di tutori presso ogni Tribunale per i minorenni e misure per favorire l’affido presso Istituti e famiglie temporanee, oltre a misure specifiche per l’inserimento dei minori non accompagnati nelle istituzioni scolastiche.

L’Aula di palazzo Madama ha poi discusso e approvato diverse mozioni e un ordine del giorno presentato congiuntamente da Pd, Ap e Ala relativi ai docenti di seconda fascia e all'abilitazione degli insegnanti precari . Nel complesso il Governo viene impegnato a proseguire la strada del progressivo consolidamento dell'organico e dell'autonomia delle scuole, a monitorare e censire la consistenza delle graduatorie a esaurimento e delle graduatorie di merito del concorso attualmente in fase di chiusura e a prevedere modalità d'immissione in ruolo ai docenti che abbiano maturato almeno 36 mesi di servizio. Ma anche a garantire l'assunzione di insegnanti specializzati di sostegno, a consentire ai neolaureati adeguate possibilità di accesso ai ruoli della scuola e a valorizzare pienamente la formazione e l'esperienza dei docenti.

Per quanto riguarda il ddl Concorrenza, come annunciato ieri si è tenuta una riunione tra i relatori Salvatore Tomaselli e Luigi Marino, i rappresentanti della maggioranza e quelli del Ministero dello sviluppo economico. L'incontro è stato utile per definire il pacchetto di emendamenti che relatori e Governo presenteranno la prossima settimana in Senato e che permetteranno il ritorno in Commissione del provvedimento per vagliare le sole ipotesi di modifica e i relativi subemendamenti. L’intento del Governo è quello di limitare l’esame a poche sedute così da tornare in Aula per approvare il provvedimento così da mandarlo alla Camera per la sua approvazione definitiva. Facendo un passo indietro, al momento, nel pacchetto di emendamenti di Governo e relatori potrebbero rientrare alcune misure sulla norma anti-Flixbus inserita nel Milleproroghe, sui Taxi e sul rapporto fra farmacie e Società di capitali. Vi saranno anche proposte di modifica che riguarderanno le materie ambientali come ad esempio il passaggio all’ Autorità per l'energia elettrica e il gas della competenza sui rifiuti. Altre possibili modifiche riguarderanno l'adeguamento di date e la soppressione di alcune norme già entrate in vigore in altri provvedimenti, come ad esempio quello sui call center entrato nella legge di Bilancio. Nessuna novità di rilievo dovrebbe invece interessare il settore delle assicurazioni.

Passando all’altro ramo del Parlamento, oggi l’ Assemblea della Camera si riunirà alle 9.30 per lo svolgimento delle interpellanze urgenti. Questa settimana, l’Aula di Montecitorio ha approvato definitivamente con 255 voti favorevoli, 113 contrari e 22 astenuti il cosiddetto pdl Gelli sulla responsabilità professionale delle professioni sanitarie. La legge introduce l' obbligo di assicurazione per tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private, prevede che il soggetto danneggiato possa agire anche direttamente nei confronti dell'impresa di assicurazione che presta la copertura assicurativa all'azienda e istituisce i Centri regionali per la gestione del rischio sanitario e un Osservatorio nazionale sulla sicurezza nella sanità. Il disegno di legge prevede che sia il paziente a dimostrare il danno subito a seguito di un intervento sanitario, mentre attualmente è il medico che deve provare la propria non colpevolezza a seguito di una denuncia da parte del paziente. Si prevede inoltre che l'operatore sanitario non sia punibile dal punto di vista penale se si è attenuto a buone pratiche o alle raccomandazioni delle linee guida elaborate da società medico-scientifiche, enti, istituzioni e associazioni tecnico-scientifiche. Infine viene istituito un fondo di garanzia nazionale che tuteli i cittadini danneggiati nel caso in cui l'assicurazione chiamata a risarcire il danno sia insolvente e l’obbligo per ospedali e Asl di fornire la documentazione sanitaria al paziente al massimo entro sette giorni dalla richiesta.

L’aula di Montecitorio ha approvato definitivamente e all’unanimità la legge che istituisce il 21 marzo di ogni annola "Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie" . Successivamente la Camera ha approvato in prima lettura e all’unanimità la proposta di legge sulle disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici. Il provvedimento, che ora passa all’esame del Senato per la sua più che probabile approvazione definitiva, prevede per i figli della vittima di un omicidio, minorenni e maggiorenni, economicamente non autosufficienti un percorso specifico e gratuito diassistenza medico-psicologica e il patrocinio gratuito a spese dello Stato; viene poi istituito un fondo statale di due milioni all'anno per la creazione di borse di studio e per il loro inserimento lavorativo; per quanto riguarda l’affidamento viene rafforzata la continuità delle relazioni affettive con la famiglia ma soprattutto con gli eventuali fratelli e sorelle. La legge inasprisce anche le pene, prevedendo l’ergastolo per l’omicida se coniuge o convivente. Rispetto ai beni delle vittime, è stato modificato invece il sequestro conservativo, per rafforzare la tutela degli orfani rispetto al loro diritto al risarcimento del danno, e annullato il diritto al godimento dell'eredità e della pensione di reversibilità per i colpevoli di omicidi in famiglia.

Parallelamente alla vicenda Consip che vede coinvolti uomini molto vicini all’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi come lo stesso padre Tiziano e il suo braccio desto, il Ministro dello Sport Gianluca Lotti, ieri è arrivata la sentenza di condanna, di primo grado, per Denis Verdini. I giudici di Firenze lo hanno condannato a 9 anni per il crac dell'ex Credito Cooperativo Fiorentino che vedeva tra i 34 imputati anche l'ex presidente dell'istituto bancario (dal 1990 al 2010) e coordinatore di Ala Massimo Parisi. I due fatti, apparentemente scollegati, contribuiscono ad alimentare un fortissimo clima di tensione politica: il Movimento 5 Stelle, salito sulle barricate, è in procinto di presentare unamozione di sfiducia nei confronti del Ministro Lotti che trova l’assenso di tutte le opposizioni persino di Forza Italia. Al contempo Matteo Salvini della Lega Nord è tornato a richiedere a gran voce di andare a votare l’11 giugno e quindi di staccare la spina a un Governo che non fa l’interesse degli italiani e che dimostra ogni giorno l’inadeguatezza dei suoi esponenti e dei suoi alleati come appunto Denis Verdini.

 



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social