Alle 16 il Senato si riunirà per proseguire l'esame del collegato ambientale alla Finanziaria, testo che potrebbe essere approvato a breve per essere trasmesso alla Camera per la terza lettura. Successivamente inizierà l'analisi del disegno di legge di conversione del dl con cui si intende normare il diritto di sciopero per i dipendenti del ministero dei Beni culturali. L'attenzione sarà comunque puntata sui lavori delle commissioni Bilancio di Senato e Camera, riunite congiuntamente per svolgere una serie di audizioni connesse all'esame preliminare della legge di Stabilità. Oggi si esprimeranno sulla manovra di bilancio i rappresentanti della Banca d'Italia, della Corte dei conti e dell'Ufficio parlamentare di bilancio. Ieri sono stati ascoltati i sindacati, la Confindustria e i rappresentanti di Regioni ed Enti locali. Tutti critici – eccezion fatta per gli industriali – nei confronti del contenuto del testo. I dubbi che emergono però con più forza sono quelli dei tecnici del Senato, chiamati ad analizzare i dettagli delle singole misure. In primo luogo la Tasi, intervento simbolo della legge, la cui eliminazione rischia tuttavia di comprimere i margini di manovra dei Comuni. La compensazione del mancato gettito con l'aumento del fondo di solidarietà comunale può infatti “determinare un irrigidimento dei bilanci”. Il dossier di Palazzo Madama parla anche di “tensioni” sulla sanità e chiede al governo “una valutazione in merito alla effettiva praticabilità” dei tagli del triennio 2017-2019. Dubbi non mancano anche sul canone Rai in bolletta e sull'innalzamento della soglia del contante, sottoposto troppo spesso a interventi di segno contrapposto. Tutte le Commissioni permanenti saranno impegnate nell'esame delle parti e delle tabelle di competenza dei documenti di bilancio.
Prenderà il via alla Camera la discussione generale sulla conversione del decreto-legge recante interventi in materia economico-sociale. Testo che finanzia investimenti sulla scuola, modifica la normativa relativa all'amministrazione delle grandi imprese in stato di insolvenza e interviene sul Patto di stabilità per i comuni colpiti da eventi alluvionali. Nel corso della seduta inizierà inoltre il confronto su alcuni disegni di legge di ratifica ed esecuzione di accordi internazionali. Uno di questi è stato raggiunto con la Confederazione Elvetica e riguarda le problematiche connesse alla doppia imposizione tributaria. La commissione Affari costituzionali porterà avanti il confronto sul disegno di legge di riforma costituzionale. La commissione Finanze esaminerà il ddl di conversione del decreto-legge con cui si sono sterilizzati gli effetti delle clausole di salvaguardia e si sono prorogati i termini per aderire alla voluntary disclosure. La commissione Attività produttive e la commissione Giustizia si confronteranno con la proposta di legge recante “Disciplina delle procedure di amministrazione straordinaria delle grandi imprese e dei complessi di imprese in crisi”. Il testo unificato recante “Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario” proseguirà il suo presso la commissione Affari sociali, organo che successivamente riprenderà i lavori connessi allo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva Ue sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati.
Ormai è scontro senza esclusione di colpi tra le Regioni e Palazzo Chigi. I 17 miliardi di tagli previsti dalla legge di Stabilità mettono a rischio, secondo Sergio Chiamparino, la stessa sopravvivenza degli enti locali e il mancato incremento della spesa sanitaria nel 2016 potrebbe far aumentare i ticket e compromettere la distribuzione dei farmaci salvavita. Un grido d'allarme che il premier Matteo Renzi coglie al volo, accogliendo la richiesta di incontro partita dal sistema regionale, che però ora, fa intuire il premier, dovrà confrontarsi direttamente con lui. Il commento del presidente del Consiglio alla convocazione fissata per domani preannuncia infatti scintille: ”Ora ci divertiamo, sul serio”, ha confidato il premier ai suoi. Da quanto lasciato trapelare, Renzi non sembra in alcun modo intenzionato a modificare l'impostazione della manovra. Nel 2016 le Regioni, ha spiegato Chiamparino in Parlamento, devono fare i conti con 2 miliardi in meno del previsto per la sanità e altri 2,2 miliardi di tagli extrasanità ereditati dalle manovre del passato.