L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi a partire dalle 16.30 per confrontarsi sul decreto per la tutela del risparmio nel settore creditizio e sul decreto mille proroghe. L’esame dei due provvedimenti però non è ancora stato concluso dalle rispettive Commissioni: è quindi molto probabile che la loro trattazione slitti a domani per il decreto salva banche e alla settimana prossima per il proroga termini. Successivamente l’aula di palazzo Madama proseguirà l’esame iniziato la settimana scorsa del ddl per il contrasto al cyberbullismo, per poi iniziare quello del ddl di delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile.
Per quanto riguarda i lavori delle Commissioni, la Affari costituzionali inizierà l’esame degli oltre 600 emendamenti ritenuti ammissibili al decreto mille proroghe con l’obiettivo di terminare il confronto sul provvedimento entro la fine della settimana. La Commissione Giustizia esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla gestione collettiva dei diritti d'autore e riprenderà il confronto sul ddl sulle modifiche al Codice penale in materia di reati contro la Pubblica amministrazione. La Commissione Esteri, in sede riunita con la Difesa, si confronterà sulla Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali. La Commissione Finanze proseguirà il confronto sugli emendamenti presentanti al decreto per la tutela del risparmio nel settore creditizio, il cosiddetto salva banche; nella seduta di ieri sono stati esaminati gli emendamenti dall’articolo 1 al 15 e in quella di oggi la Commissione tenterà di discutere le proposte di modifica riferite agli altri 13 articoli mancanti. La Commissione Istruzione proseguirà l’esame sul Codice dello spettacolo, provvedimento sul quale svolgerà diverse audizioni.
La Commissione Lavori pubblici proseguirà il dibattito sullo schema di contratto di programma 2016-2021 tra Ministero delle infrastrutture e Rete Ferroviaria Italiana, ed esaminerà diversi Atti comunitari sulla promozione della connettività Internet nelle comunità locali, sul Codice europeo delle comunicazioni elettroniche e sull’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche; si confronterà poi sul ddl relativi all’iscrizione al registro pubblico delle opposizioni. In sede riunita con l’Ambiente della Camera, ascolterà il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio e il Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori del centro Italia colpiti dagli eventi sismici del 2016, Vasco Errani, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sullo stato di attuazione e sulle ipotesi di modifica della nuova disciplina sui contratti pubblici.
La Commissione Agricoltura proseguirà l’esame e ascolterà i rappresentanti di Federvini e dell'Unione italiana vini sul disegno di legge sulla disciplina dell'attività enoturistica. La Commissione Industria svolgerà alcune audizioni sui ddl relativi agli sport invernali e si confronterà sul piano strategico di sviluppo del turismo in Italia 2017-2022. La Commissione Lavoro proseguirà l’esame del ddl per il contrasto alla povertà e il riordino delle prestazioni sociali. La Commissione Territorio ascolterà un rappresentante di ARPA Lombardia sul ddl relativo all’utilizzo dei fanghi da depurazione in agricoltura. Nella giornata di oggi le Commissioni Affari costituzionali, Esteri e Politiche dell'Unione europea di Camera e Senato ascolteranno il Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos sulle politiche europee in materia di migrazioni.
Per quanto riguarda l’altro ramo del Parlamento, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10 per lo svolgimento delle interpellanze e interrogazioni. A partire dalle 15 è prevista l’informativa urgente del Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio sugli sviluppi della situazione di emergenza nel Centro Italia e successivamente l’Aula si confronterà sulla proposta di legge delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi d'impresa e dell'insolvenza .
Passando ai lavori delle Commissioni, la Commissione Bilancio si confronterà sugli oltre 200 emendamenti al decreto relativo agli interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno. La Commissione Cultura svolgerà diverse audizioni sui profili attuativi della legge di riforma della scuola varata dal Governo Renzi e proseguirà l’esame dello schema di decreto legislativo sulla gestione collettiva dei diritti d'autore.
La Commissione Ambiente si confronterà sulla pdl, già approvata dal Senato, sulle aree protette. La Commissione Trasporti ascolterà l'Amministratore delegato di RFI S.p.A. Maurizio Gentile nell'ambito dell'esame dello schema di contratto di programma 2016-2021 tra Ministero delle infrastrutture e Rete Ferroviaria Italiana. La Commissione Attività Produttive ascolterà il Ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda nell'ambito dell'esame congiunto della comunicazione della Commissione al Parlamento europeo "Verso una politica commerciale solida per l'UE nell'interesse della crescita e dell'occupazione", della Proposta di regolamento relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di Paesi non membri dell'UE e del Regolamento relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di sovvenzioni provenienti da Paesi non membri. Successivamente si confronterà sulla proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa che tutela i consumatori.
La Commissione Lavoro proseguirà l’esame della pdl per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e sulle misure per favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. La Commissione Affari sociali esaminerà la pdl sul consenso informato e sulle dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari e si confronterà sulla proposta di legge, già approvata dal Senato, sulla responsabilità del personale sanitario.
Alta tensione nel Partito Democratico dopo il ritorno in campo di Matteo Renzi all'assemblea degli amministratori Dem. I temi caldi che dividono la maggioranza del partito dalla minoranza guidata da Roberto Speranza e Pierluigi Bersani sono soprattutto quelli, legati a filo doppio, del congresso e delle elezioni. La minoranza, dopo aver chiesto insistentemente all’indomani delle dimissioni di Renzi il rinvio del congresso, è tornata a sui suoi passi e chiede al segretario di anticipare il confronto politico interno prima delle elezioni e non al prossimo dicembre come deciso dall’Assemblea Nazionale. Al pressing si è aggiunta la componente guidata da Francesco Boccia che, a nome di Michele Emiliano prossimo sfidante di Renzi, ha lanciato un referendum tra gli iscritti per richiedere l’anticipo del congresso e una consultazione parallela sui social con un quesito fotocopia: "Non è meglio scegliere prima il segretario e poi tornare al voto?".
Ma è Massimo D’Alema a lanciare la sfida più grande a Matteo Renzi ventilando, ormai senza più nasconderlo, lo spettro della scissione e della possibile fine del Partito Democratico nel caso in cui Matteo Renzi avesse intenzione di non aprire la fase congressuale ma soprattutto di andare a elezioni senza cambiare prima la legge elettorale. L’idea sarebbe quella di creare un'altra lista di sinistra che secondo le previsioni potrebbe superare il 10% dei voti.
Dal canto suo Matteo Renzi sembra ancora essere convito che la soluzione migliore sia quella di andare a votare a giugno. L’obiettivo, almeno dichiarato, sarebbe quello di riformare la legge elettorale ripristinando il Mattarellum con quale piccolo aggiustamento, un’ipotesi che sembra difficile possa concretizzarsi vista la netta contrarietà di molte altre forze politiche come Forza Italia e Movimento 5 Stelle, ma anche di una parte dello stesso Partito Democratico. Quello che sembra certo comunque è che il vero dibattito sulla legge elettorale non partirà prima dell’arrivo, atteso per la fine di febbraio, delle motivazioni della sentenza sull’Italicum da parte della Corte Costituzionale. Nel frattempo Matteo Renzi sembra aver deciso la sua strategia: da un lato punterebbe a mantenere le redini del partito così da poter aver voce in capitolo sulle candidature e dall’altro a non lasciarsi trascinare in un logorante dibattito con la minoranza per parlare direttamente al Paese e puntare direttamente al 40% degli elettori in una lotta senza quartiere contro il Movimento 5 Stelle.
I prossimi giorni ci diranno che piega prenderà questo dibattito interno al Partito Democratico, ma soprattutto ci diranno come i partiti intendano muoversi per modificare la legge elettorale in Parlamento. E proprio per fare il punto sull’agenda dei due rami del parlamento ieri pomeriggio si è tenuta a Palazzo Chigi una riunione alla quale hanno partecipato il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro e i capigruppo Pd di Camera e Senato Ettore Rosato e Luigi Zanda.