Tav: Di Maio allontana la crisi e rilancia la fiducia in Conte

Nessuna crisi di governo per la Tav, al massimo una crisi d’identità per qualche partito che vota insieme al Pd e a Berlusconi per fare un regalo alla Francia”. A sgombrare il campo è il vicepremier e capo politico del M5S Luigi Di Maio che non vuol sentire parlare di sfiducia grillina al premier Giuseppe Conte: “Desidero dirlo chiaramente: c’è piena fiducia in Conte, il governo non poteva fare altro perché solo il Parlamento” può fermare l'opera. Il problema per di Maio, al limite, è della Lega “che voterà insieme a quei partiti che hanno fatto il Jobs Act o la legge Fornero, assieme a chi è salito sull'imbarcazione dell'ong”; i pentastellati “saranno sempre contro la Torino Lione che non significa essere contro tutte le linee” ad alta velocità.

Da Torino interviene la sindaca Chiara Appendino per sottolineare che non ha senso sfiduciare l'attuale esecutivo per un’opera che “comunque si farà anche se cadesse il Governo”. Per Appendino ora la strada è la coerenza e “impegnarci per cercare di bloccare l'opera in Parlamento e nel frattempo, portare avanti altri provvedimenti come il reddito di cittadinanza”. Nell'aula parlamentare sulla Tav si annuncia guerra all'ultimo voto: c'è la mozione pentastellata per bloccare l'opera, ma anche il Pd ne depositerà una propria, nel tentativo di mettere in risalto in Parlamento la frattura nella maggioranza giallo verde, nonostante la Lega non sia intenzionata a presentare una sua mozione e a votarne di altri.

Intanto, il M5S rivendica la propria coerenza sul Blog delle stelle, annunciando la mozione No Tav che però non impegna il governo ma il Parlamento, come ha rimarcato proprio Di Maio: “Ricordiamo sempre che questo Governo ha affrontato il dossier Tav con il massimo rigore, producendo un’analisi costi-benefici coordinata da esperti di spessore. Il risultato è stato netto: 12 miliardi di costi, con perdite calcolate tra i 7 e gli 8 miliardi. È vero che una parte dei costi sarebbe finanziata direttamente dall’UE, ma i soldi rimanenti ce li mettono i cittadini italiani e il Movimento 5 Stelle vorrebbe usarli per altro. Invece con ogni probabilità Lega, Pd e Forza Italia, quindi Salvini, Zingaretti e Berlusconi, preferiranno un’opera figlia del vecchio sistema rispetto ai servizi pubblici per i cittadini”.

In Cdm arriva la riforma della giustizia che alla Lega ancora non piace

Giuseppe Conte prova a disincagliare il Governo da due degli scogli che più dividono M5S e Lega: la Giustizia e l’Autonomia. Ma parlarsi è difficile, far passi avanti tutt'altro che scontato. E mentre si cammina sul filo di una crisi perenne, ci si sfida su ogni tema. Così nel Cdm convocato alle 15 potrebbe essere battaglia sulla riforma del ministro Alfonso Bonafede. Alla Lega il testo piace poco e Matteo Salvini deciderà solo all'ultimo, dopo aver visto i suoi, se andare allo scontro in Cdm o denunciare le criticità del provvedimento e rinviare la trincea al Parlamento. Al tavolo del Consiglio dei ministri, al quale si rivedranno Conte, Di Maio e Salvini dopo i giorni di grande tensione, i leghisti dovrebbero mettere a verbale il loro dissenso, già espresso in pubblico a più riprese dal Ministro dell'Interno. 

La riunione preparatoria del Cdm si sarebbe svolta in clima di grande tensione. Le criticità saranno sollevate nelle sedi politiche. Nel testo sulla giustizia mancano due temi spinosi: intercettazioni e la separazione delle carriere dei magistrati, entrambi cari alla Lega. Per il resto all’interno del provvedimento ci sono i sei anni di durata massima dei processi e il meccanismo di sorteggio per i membri del Csm. Ma alla Lega il testo ancora non piace: sarà Salvini a decidere se fare barricate in Cdm o rinviare lo scontro al Parlamento; ciononostante, Luigi Di Maio non sembra temere l'incidente o l'apertura di una crisi. 

L’Aula del Senato 

Dopo che nella giornata di ieri è stata approvatala legge di delegazione europea 2018, e la risoluzione di maggioranza sulla relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2019 e la relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2018,  l’Aula del Senato tornerà a riunirsi domani alle 10.00 per l’esame di alcune relazioni della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. A seguire si confronterà sul ddl per il distacco dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e l’aggregazione alla regione Emilia-Romagna. 

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali esaminerà il decreto sicurezza bis approvato la settimana scorsa dalla Camera. La Giustizia si confronterà sulla legge delega di revisione del Codice Civile, sul ddl per la tutela degli animali, su quello relativo alla diffamazione a mezzo stampa e sull’affido dei minori. La Bilancio proseguirà l’esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica sull’'amministrazione e la contabilità delle amministrazioni pubbliche. La Commissione Istruzione esaminerà la legge delega al Governo in materia di ordinamento sportivo.

La Lavori Pubblici ascolterà i rappresentanti della Federazione Italiana Vela sul ddl per la revisione e l'integrazione del Codice della nautica da diporto. L’Agricoltura si confronterà sulla delega al Governo per la semplificazione e la codificazione in materia di agricoltura e agroalimentare, e sullo schema di decreto legislativo per la riorganizzazione dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA). L’Industria ascolterà i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil sulle prospettive industriali del sito di Taranto e del gruppo Arcelor Mittal.

L’Aula della Camera 

Dopo che nella seduta di ieri ha approvato definitivamente il decreto sul miglioramento dei saldi di finanza pubblica, la pdl per l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero e il ddl per il contrasto della violenza in occasione di manifestazioni sportive, l’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 10.00 per il confronto sulla proposta di legge costituzionale in materia di elettorato per il Senato della Repubblica. A seguire esaminerà la mozione per il perseguimento dei crimini di guerra e contro l'umanità commessi dal cosiddetto Daesh con particolare riferimento alle minoranze religiose in Iraq e Siria, e il decreto legge relativo al personale delle fondazioni lirico-sinfoniche, al sostegno del settore del cinema e audiovisivo, al finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e allo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020. Come di consueto alle 15 le interrogazioni a risposta immediata.

Le Commissioni della Camera

La Commissione Affari costituzionali esaminerà la proposta di legge costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari. In sede riunita con la Giustizia, si confronterà sullo schema di decreto legislativo sul Codice della giustizia contabile. La Giustizia, con la Affari Sociali, svolgerà alcune audizioni sulla pdl per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo e sulle misure rieducative dei minori, e si confronterà sulla pdl per il rifiuto di trattamenti sanitari e la liceità dell'eutanasia. Alle 13.45 le Commissioni Esteri di Camera e Senato ascolteranno il Ministro degli affari esteri Enzo Moavero Milanesi sulla presidenza italiana in esercizio dell'Iniziativa Centroeuropea (InCE).

La Finanze, con la Giustizia, si confronterà sullo schema di decreto legislativo per la prevenzione dell'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. La Cultura esaminerà il decreto legge sul personale delle fondazioni lirico-sinfoniche, il sostegno del settore del cinema e audiovisivo e il finanziamento delle attività del Mibace per lo svolgimento della manifestazione UEFA Euro 2020, la pdl per il reclutamento e lo stato giuridico dei ricercatori universitari e degli Enti di ricerca e la pdl relativa all’accesso ai corsi universitari. 

La Commissione Ambiente esaminerà la proposta di legge sull'impiego di unità da pesca per la raccolta dei rifiuti solidi dispersi in mare e per la tutela dell'ambiente marino. Alle 14.45 ascolterà Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui rapporti convenzionali tra il Consorzio nazionale imballaggi (CONAI) e l'ANCI alla luce della nuova normativa in materia di raccolta e gestione dei rifiuti da imballaggio. Alle 14 la Trasporti ascolterà il Presidente della regione Veneto Luca Zaia e i sindaci di Venezia, Luigi Brugnaro, e di Chioggia, Alessandro Ferro, sul passaggio delle grandi navi nella laguna di Venezia. 

La Attività Produttive, alle 14.15, ascolterà il Viceministro dello sviluppo economico Dario Galli sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030. La Lavoro svolgerà diverse audizioni sulla pdl sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati. La Affari Sociali svolgerà alcune audizioni sulle risoluzioni per contrastare il fenomeno dell'antibiotico-resistenza. Infine la Commissione Agricoltura svolgerà alcune audizioni sulla riorganizzazione dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA). 



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