Le proposte di legge sul contrasto all’autoriciclaggio, l'identificazione degli appartenenti alle Forze dell'ordine e il contrasto del traffico di organi destinati al trapianto saranno all'attenzione dell'assemblea di Palazzo Madama. La commissione Affari costituzionali continuerà il confronto sulla modifica della legge elettorale, compito non privo di difficoltà. L'istruttoria è praticamente in stallo: ieri gli appartenenti alla minoranza del Pd hanno ribadito la richiesta che l'Italicum entri in vigore solo dopo l'approvazione della riforma del Bicameralismo, all'esame della I Commissione della Camera. Un primo passaggio si avrà quando la Commissione Affari costituzionali del Senato voterà un ordine del giorno del leghista Roberto Calderoli che prevede l'entrata in vigore della riforma elettorale dopo quella del bicameralismo. Se il bersaniano Miguel Gotor dovesse votare per l'ordine del giorno, il governo dovrebbe correre ai ripari per il prosieguo. Lo scontro potrebbe farsi molto vivace anche sul tema delle preferenze. Ieri, anche il presidente Pd Matteo Orfini, ha dichiarato che sono un sistema “che inquina”, parole che non hanno trovato d'accordo il premier Matteo Renzi. Intenzionato a far approvare un provvedimento che assomigli al vecchio Mattarelum, la legge elettorale in vigore dal 1994 al 2005. In commissione Sanità sarà portata avanti l'illustrazione degli emendamenti presentati alla proposta di legge sulla regolamentazione dello screening neonatale.

La Camera continuerà ad esaminare la proposta di legge per la modifica delle misure cautelari personali e la modifica del regolamento penitenziario in tema di visite a detenuti affetti da grave handicap, testo già approvato dalla Camera ma modificato dal Senato. Proseguirà inoltre l'illustrazione di diverse mozioni e l'istruttoria dei disegni di legge di ratifica ed esecuzioni di alcuni accordi internazionali, tra gli altri si segnala quello riguardante l'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo degli Stati Uniti d'America finalizzato a migliorare la compliance fiscale internazionale e ad applicare la normativa F.A.T.C.A. (Foreign Account Tax Compliance Act). Le proposte di legge sulla modifica della seconda parte e del Titolo V della Costituzione continueranno a monopolizzare l'ordine del giorno della commissione Affari costituzionali. Il tema, essendo direttamente connesso al Patto del Nazareno siglato da Renzi e Berlusconi, è molto delicato e in grado di favorire le divisioni tra le correnti di maggioranza ed opposizione. La minoranza Pd ha presentato degli emendamenti che ne stanno rallentando l'iter. La sinistra Pd, determinante in Commissione, ha presentato delle proposte di modifica su alcuni punti essenziali della riforma: la composizione del Senato; le procedure legislative; i poteri del governo nel chiedere il voto bloccato sui propri ddl. Il forte rallentamento sul ruolino di marcia ha suscitato la preoccupazione di Ncd, col suo capogruppo Dorina Bianchi, anche se il presidente della commissione Francesco Paolo Sisto ha garantito che il testo arriverà in Aula il 16 dicembre. Il governo e la maggioranza interna del Pd puntano non tanto a convincere tutta la minoranza quanto alcuni di essi più attenti ai contenuti che allo schieramento, come i due costituzionalisti Andrea Giorgis e Giuseppe Lauricella. L'intenzione del governo è di accogliere alcuni loro emendamenti, o delle riformulazioni di essi, per esempio sul processo legislativo, sulle competenze del futuro Senato e sul voto bloccato, introducendo per questo dei vincoli. Un'apertura che allungherebbe però l'istruttoria di tutta la riforma costituzionale, provvedimento che il governo vorrebbe portare a casa entro la fine del 2015. In commissione Ambiente il governo risponderà ad un'interrogazione sulla centrale elettrica Tirreno Power di Vado Ligure. Anche in commissione Attività produttive l'esecutivo sarà chiamato a rispondere a interrogazioni riguardanti il comparto energetico: si segnalano gli atti di sindacato ispettivo sugli incentivi in materia di fonti rinnovabili, sulla revoca delle autorizzazioni relative alla realizzazione di un rigassificatore da parte della società Brindisi Lng e sulla sperimentazione di produzione di energia da processi di fissione piezonucleare.

Il presidente del Consiglio continua ad ostentare sicurezza sulla tenuta della maggioranza e sul buon esito del processo di riforme istituzionali. Le difficoltà non sembrano sufficienti a spaventarlo. Intervistato ieri sera da Enrico Mentana, ha rivendicato tutto quello fatto durante il suo mandato. Intervista durante la quale ha comunicato di aver proceduto al commissariamento del Partito democratico di Roma indicando come commissario il presidente Pd, Matteo Orfini. Diversi uomini del partito sembrano infatti collusi con la rete di malaffare che avrebbe condizionato l'attività del Campidoglio e di alcune municipalizzate. Un asse trasversale destra-sinistra al centro delle indagini della procura.



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