Il Senato riprenderà i propri lavori occupandosi della ratifica di alcuni accordi internazionali e della discussione di due interrogazioni. Tra gli atti di diritto internazionale si segnalano gli accordi tra l'Italia e il governo dell'Isola di Man e tra l'Italia e il Baliato di Guernsey sullo scambio di informazioni in materia fiscale. La commissione Affari costituzionali riprenderà l'esame delle proposte di legge sulla modifica dello statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia, sul contrasto del cyberbullismo e sul diritto di accesso ad Internet. L'ufficio di presidenza della commissione Finanze svolgerà le audizioni di Coldiretti, Confagricoltura e Cia-Confederazione italiana agricoltori; atti collegati alla conversione del decreto-legge sull'esenzione IMU dei terreni agricoli. Provvedimento che successivamente sarà al centro dei lavori del parlamentino. Nel pomeriggio la commissione Lavori pubblici ascolterà i rappresentanti di Rete ferroviaria italiana in merito allo schema di decreto ministeriale recante approvazione del Contratto di programma 2012-2016. Il disegno di legge di conversione del dl sul'Ilva continuerà ad essere al centro dei lavori della commissione Industria e della commissione Ambiente, riunite congiuntamente. La commissione Sanità porterà avanti il confronto sul contenuto del documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sul caso Stamina; successivamente i commissari audiranno il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in merito all'aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza.
I lavori della Camera riprenderanno solo domani con lo svolgimento di interrogazioni e interpellanze. A sorpresa la Conferenza dei capigruppo ha deciso di accantonare le votazioni sugli emendamenti presentati alle proposte di modifica della seconda parte e del Titolo V della Costituzione. Come e su cosa andare avanti questo mese lo stabilirà una nuova capigruppo, convocata oggi alle 13, per definire il programma di febbraio e marzo e il calendario di febbraio. Alcuni gruppi, nel corso della riunione di ieri, hanno infatti presentato la richiesta di non prevedere sedute con votazioni. Insomma, vengono accreditate le ricostruzioni di chi ritiene che il voto sul presidente della Repubblica possa aver messo in crisi il Patto del Nazareno. L'accordo sulla legge elettorale e le riforme istituzionali potrebbe aver bisogno di una revisione. La commissione Affari costituzionali e la commissione Bilancio porteranno avanti l'analisi del ddl di conversione del decreto-legge Milleproroghe. Tra i circa 450 emendamenti inammissibili, ne sono stati riammessi solo 15. Secondo alcune indiscrezioni non si andrà al voto sugli emendamenti segnalati dai gruppi, prassi oramai consolidata in questa Legislatura, ma saranno esaminati tutte le oltre 600 richieste di modifica. Alle 20 si svolgerà in commissione Attività produttive l'audizione dell'amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, sulle linee strategiche del Piano industriale. La commissione Affari sociali proseguirà i lavori sull'attuazione della delega per la riforma del Terzo settore; in sede di Comitato ristretto si continuerà il confronto sulle proposte di legge contenenti “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare” e “Disposizioni in materia di responsabilità professionale del personale sanitario”.
Il presidente del Consiglio continua a godersi il successo rappresentato dall'elezione di Sergio Mattarella al Quirinale. Matteo Renzi elogia il “presidente arbitro” e si dice indisponibile a cedere ai ricatti dei “piccoli partiti” né tanto meno della sinistra Pd. Il premier, che esclude modifiche all'Italicum, ipotizza la fiducia sul dl banche e, pur augurando lunga vita al Patto del Nazareno, esclude di modificare la legge Severino per venire incontro alle esigenze giudiziarie di Silvio Berlusconi. I prossimi giorni saranno quindi fondamentali per capire quali saranno le dinamiche tra Palazzo Chigi e la sua maggioranza. Il Nuovo centrodestra continua ad essere tormentato dalla forte dialettica interna, la minoranza dem è pronta alle barricate se l'esecutivo dovesse riproporre il decreto legislativo con la depenalizzazione della frode fiscale e della falsa fatturazione. Il segretario del Pd dovrà riuscire a mediare tra le varie posizioni.