aula-senatoLa Delega fiscale e la conversione del decreto-legge sul finanziamento pubblico ai partiti sbarcano nell'aula di Palazzo Madama. Il provvedimento in materia tributaria è molto sentito da diverse forze politiche; un articolato che prevede la riforma del catasto, la definizione dell'abuso del diritto in ambito fiscale, la modifica del regime di detrazioni e deduzioni, il potenziamento della lotta contro evasione ed elusione e misure di fiscalità ambientale. Gli emendamenti presentati al testo sono in tutto 127, molti di questi vertono sul gioco d'azzardo ed il sostegno all'ippica. Materie che potrebbero favorire dure reazioni da parte degli eletti M5S, già noti per aver denunciato connivenze tra i partiti di governo e le grandi società attive nel comparto delle scommesse. La commissione Finanze, nell'ambito della sua indagine conoscitiva sul rapporto tra contribuenti e Fisco, audirà i rappresentanti dell'Unione nazionale camere avvocati tributaristi e dell'Istituto nazionale tributaristi.

Un'altra audizione caratterizzerà invece l'ordine del giorno della commissione Lavori pubblici, dove, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle concessioni autostradali, saranno ascoltati i rappresentanti dell'AGI (Associazione Imprese Generali). In commissione Industria continuerà l'analisi degli schemi di decreto legislativo sulle emissioni industriali e sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e della proposta di regolamento del Consiglio Ue sulle celle alimentate con combustibile idrogeno. I disegni di legge sulla donazione del cordone ombelicale e sulle malattie rare proseguiranno il proprio iter in commissione Sanità, organo che si occuperà anche dello schema di decreto legislativo con cui si intende modificare il regime sanzionatorio legato al commercio di prodotti fitosanitari. In commissione Territorio inizierà l'esame del ddl di conversione del dl “Terra dei fuochi”, dove sono già stati presentati 150 emendamenti e 7 ordini del giorno. I tempi sono molto stretti, resta infatti meno di una settimana per evitare che l'atto licenziato da Palazzo Chigi decada.

I deputati saranno chiamati al voto sulla conversione del decreto-legge sulle carceri, materia su cui l'Esecutivo ha posto la questione di fiducia. Palazzo Chigi metterà in gioco la sua responsabilità politica sulla versione del testo licenziata dalla commissione Giustizia. Dario Franceschini, ministro per i Rapporti col Parlamento, ha evidenziato il problema del regolamento di Montecitorio che “costringe a un copione prestabilito”, in base al quale l'opposizione ricorre all'ostruzionismo e il governo alla fiducia. “Qui ci sono - ha dichiarato in Aula - 510 emendamenti e due decreti legge nel calendario della settimana che devono essere convertiti entro il 21 febbraio e che devono essere inviati al Senato”. L'ex segretario del Pd si riferiva al dl “Destinazione Italia”, facendo quindi presagire che il Governo potrebbe apporre anche un'altra questione di fiducia nelle prossime ore. “Se non cambiamo le regole - ha aggiunto il Ministro - questo meccanismo porta obbligatoriamente a questo imbuto”. “È capitato a tutti e credo che capiterà anche a chi verrà dopo di noi”, ha rimarcato Franceschini, ricordando che il governo Letta ha messo 9 fiducie, 11 furono registrate durante il Berlusconi-IV e 32 all'epoca di Monti. La maggior parte delle Commissioni di Montecitorio sono state sconvocate a causa della procedura relativa al voto di fiducia. Nella commissione Politiche dell'Unione europea si esamineranno gli schemi di decreto legislativo sulla farmacovigilanza, sugli animali utilizzati a fini scientifici e sull'assistenza sanitaria transfrontaliera. Atti che dovranno essere approvati al più presto per evitare all'Italia di incorrere in nuove procedure di infrazione; l'ultima contestazione in ordine di tempo è proprio quella relativa al rispetto della direttiva sulla ricerca scientifica.

Il premier Enrico Letta e la presidente della Camera Laura Boldrini hanno lanciato un ultimatum a Beppe Grillo. Il movimento pentastellato dovrà abbassare i toni per evitare nuovi episodi di intolleranze, dentro e fuori le Aule parlamentari. La battaglia M5S sembra però destinata a proseguire, uno scontro all'arma bianca che potrebbe lasciare sul terreno anche qualche deputato grillino. All'interno dei gruppi parlamentari sta montando la rabbia per le modalità con cui viene gestita la comunicazione e per lo strapotere di Gianroberto Casaleggio. Il Governo potrebbe indebolire il potere di Grillo solo riuscendo a portare a casa qualche risultato sul piano macroeconomico. Obiettivo a cui Letta guarda con rinnovata fiducia; sembra infatti che dopo anni di costante calo il Pil sia destinato a segnare un timido segnale di ripresa. Sullo sfondo – ma solo per il momento – rimane la partita della legge elettorale. Renzi non permetterà che il “suo” testo venga eroso da una lunga guerra di logoramento e rilancerà sulla proposta di abolizione del Senato. Berlusconi, grazie alla nuova alleanza con Casini, sa di essere determinante. Una condizione di vantaggio che cercherà di sfruttare nel migliore dei modi.



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