Nella giornata di oggi l’Assemblea del Senato non si riunirà. Nell'arco di questa settimana, l’Aula ha discusso e approvato con 173 voti favorevoli e 53 astenuti e nessun contrario il ddl, collegato alla manovra finanizaria, recante misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato . Il provvedimento governativo, che ora passa all’esame della Camera, introduce maggiori tutele nelle transazioni commerciali, la deducibilità delle spese di formazione, agevolazioni per l’accesso alla formazione permanente e anche una vasta gamma di servizi dedicati ai lavoratori autonomi come gli sportelli per l’impiego ad hoc, l'equiparazione dei liberi professionisti alle Pmi per quanto riguarda l'accesso ai piani operativi regionali e nazionali a valere sui fondi strutturali europei. Ma definisce anche, per la prima volta in Italia, l'istituto dello smartworking, garantendo maggiori tutele al lavoratore che può essere incentivato anche nei contratti collettivi. Inoltre, dà la possibilità ai liberi professionisti di aggregarsi in reti, consorzi o forme associate, anche temporanee, per accedere ai bandi di gara.

Successivamente, l’Aula di Palazzo Madama ha discusso e approvato diverse mozioni sull'adeguamento delle infrastrutture idriche. Nello specifico, il Governo viene impegnato a salvaguardare le attività avviate dalla struttura tecnica commissariale e dai competenti dipartimenti del Ministero delle politiche agricole, al fine di assicurare la continuità e il completamento delle iniziative poste in essere per chiudere i contenziosi in atto, a selezionare le opere irrigue di rilevanza nazionale di nuova programmazione, a valutare progetti d'investimento per l'autosufficienza energetica degli enti irrigui nazionali e ad avviare, nel rispetto delle competenze regionali, una riflessione sul modello di governo dei consorzi di bonifica al fine di garantire una gestione più trasparente ed efficiente.

Nella giornata di oggi le Commissioni Bilancio di Camera e Senato inizieranno il ciclo di audizioni sulla Legge di Bilancio 2017. A partire dalle 8.45 saranno ascoltati i rappresentanti dell'Asvis, di Cgil, Cisl, Uil eUgl, di Abi, di Anci, Upi e Conferenza delle Regioni e di Confindustria. Ma l'attenzione sarà tutta rivolta al Ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, il cui intervento è fissato per le 13.15. A seguire il calendario prevede, per la stessa giornata, l’audizione dei rappresentanti di Ania, Confapi, Confimi, Confprofessioni e di Lunaria - Coordinatore della campagna Sbilanciamoci. Successivamente saranno invece ascoltati Rete Imprese Italia, Confedilizia, Ance eAlleanza delle cooperative, mentre lunedì 7 novembre verranno ascoltati i rappresentanti di Banca d'Italia, Istat, Corte dei conti e Ufficio parlamentare di bilancio.

Passando all’altro ramo del Parlamento, oggi l’Assemblea della Camera si riunirà alle 9.30 per lo svolgimento delle interpellanze urgenti. Questa settimana, l’Aula di Montecitorio ha approvato in via definitiva, con 281 voti favorevoli, 97 contrari e 17 astenuti, il ddl per la disciplina del cinema e dell'audiovisivo e deleghe al Governo per la riforma normativa in materia di attività culturali, collegato alla manovra di finanza pubblica. Il provvedimento prevede un nuovo Fondo per il cinema e l'audiovisivo da 400 milioni l'anno, a fronte degli attuali 260; il riordino dei crediti d'imposta e dei contributi; una sezione speciale presso il Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese e l'istituzione del Consiglio superiore del cinema e dell'audiovisivo, con compiti di consulenza e supporto nell'elaborazione e attuazione delle politiche di settore. Il Fondo finanzierà il Piano straordinario per ilpotenziamento del circuito delle sale cinematografiche e polifunzionali, e quello per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo; nello specifico, una dotazione annua di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019, di 20 milioni per l'anno 2020 e di 10 milioni di euro per l'anno 2021 sarà destinata allaconcessione di contributi, a fondo perduto o in conto interessi sui mutui o locazioni finanziarie, per aprire sale cinematografiche chiuse o dismesse, con particolare riguardo a quelle presenti nei Comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti.

Successivamente, l’Aula ha discusso e approvato diverse mozioni per celebrazione del 90° anniversario dell'assegnazione del premio Nobel a Grazia Deledda. Nello specifico, il Governo viene impegnato a individuare opportune iniziative per celebrare degnamente l’80°anniversario della morte della scrittrice e il 90° dal conferimento delpremio Nobel per la letteratura, anche coinvolgendo le istituzioni culturali del Paese e la regione Sardegna, e a promuovere e a sostenere iniziative presso tutte le istituzioni scolastiche volte a favorire lo studio e la conoscenza dell'opera di Grazia Deledda anche in coincidenza col 70° anniversario del riconoscimento del diritto di voto alle donne italiane.

In casa del Partito Democratico proseguono serrati i confronti per trovare un punto d'intesa sulle modifiche da apportare alla legge elettorale. Nelle ultime ore si sta valutando la possibilità di superare il ballottaggio a condizione, però, che si trovi un’alternativa che garantisca la governabilità. Nel documento si ribadisce inoltre la preferenza per i collegi e ilsuperamento dei capilista bloccati, mentre non sembra essere ancora stata toccata la delicata questione dellemulticandidature. Sarebbero queste alcune delle modifiche che i vertici del Pd hanno inserito nel documento sull' Italicum, che, predisposto dalla Commissione presieduta da Lorenzo Guerini, sarebbe stato presentato al Presidente del Consiglio e Segretario del partito Matteo Renzi. Nelle prossime ore bisognerà quindi capire quali saranno le prossime mosse e molto dipenderà dalle scelte di Gianni Cuperlo: se il leader della minoranza deciderà di apporre la firma e sottoscrivere la proposta, l'apertura resterà immutata; se invece decidesse di fare un passo indietro allora le cose potrebbero cambiare. Cuperlo si è preso un po' di tempo: "Per correttezza mi sono riservato un giudizio politico e di merito sul testo e lo sottoporrò alla valutazione delle minoranze del Pd. I tempi di questa verifica saranno necessariamente rapidi".

Una valutazione, sebbene non ancora ufficiale, è arrivata direttamente da Roberto Speranza e Pier Luigi Bersani che bocciano il lavoro della Commissione. I due leader della minoranza non hanno mancato di sottolineare che il documento non era quello che ci si attendeva dal momento che la richiesta era quella di una proposta di legge ben definita da depositare in Parlamento. Intanto ieriPierluigi Bersani ha rincarato la dose e, ai microfoni di Repubblica, ha accusato Renzi: "Non posso perdonargli di aver messo la fiducia sulla legge elettorale e di aver detto che il voto è un giudizio di Dio. Il mondo non si preoccupi: il giorno dopo il Governo deve stare lì e starà lì", dice l'ex segretario, che voterà NO ma che invita il premier a restare anche se perde. E lo avverte che parte del Partito Democratico è contro la riforma: "Non mi diano del traditore perché li sbrano. Il mio è il No dell'Anpi, della Cgil".

Intanto lo sguardo di Renzi è rivolto alla Leopolda: nessun colpo di scena alla kermesse, niente vip ma un focus sul piano Italia per la prevenzione e nelle giornate di sabato e domenica fari interamente puntati sul referendum. Si apre così la lunga corsa dell’ultimo mese di propaganda elettorale. Matteo Renzi prosegue la sua campagna che sembra puntare direttamente contro il Movimento 5 Stelle e il leader del Partito Democratico a più riprese ha sfidato, senza successo, Beppe Grillo a un confronto televisivo sulla riforma. Ma una incognita pende ancora sul voto del 4 dicembre: il Tribunale di Milano deve pronunciarsi su un ricorso presentato da Valerio Onida per lo spacchettamento del quesito referendario; se accolto, verrebbe investita direttamente la Corte Costituzionale e uno degli effetti potrebbe essere il rinvio del voto. Quello che sembra certo però è che la decisione del Tribunale non giungerà prima di una decina di giorni; a quel punto, però, la macchina del voto sarà già partita, poiché saranno già state inviate dalla Farnesina le schede di voto agli italiani all'estero. Sembra quindi molto difficile che il ricorso Onida porti a una bocciatura del quesito a procedure già avviate.

In attesa del responso, le campagne elettorali proseguono a ritmi serratissimi. Silvio Berlusconi ieri ha incontrato tutto lostato maggiore di Forza Italia ed ha rilanciato un impegno per il No che lo vedrà in campo in prima persona negli ultimi 15 giorni prima del voto. Il Movimento 5 Stelle invece sarebbe in procinto di lanciare un tour in treno, con 47 tappe e chiusura finale di Beppe Grillo il 2 dicembre a Torino.Matteo Renzi domani aprirà la Leopolda con lo slogan “E adesso il futuro” e avvierà una serie d'iniziative del Partito Democratico su tutto il territorio nazionale.

 



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