Il governo e la maggioranza si preparano ad affrontare un autunno in grado di riservare difficoltà su diversi fronti. La preoccupazione principale rimane quella relativa alle sorti dell'economia, Palazzo Chigi intende rispettare i vincoli contenuti nei trattati istitutivi dell'Unione europea ma sa bene che questa strategia rischierebbe di aggravare la spirale della deflazione. Il futuro dell'Ue passa però dall'economia. L'Italia sfrutterà il semestre di presidenza per cercare di arrivare all'adozione di norme in grado di favorire la ripresa e la crescita. Mario Draghi, governatore della Banca centrale europea, ha confermato che intende usare ogni mezzo a sua disposizione per evitare che l'eurozona continui a subire gli effetti di un eccesso di austerità. Un intendimento che il segretario del Partito democratico intende sfruttare a suo favore per costringere la Germania a rivedere la sua posizione. Per farlo sarà necessario illustrare di fronte agli altri Paesi delle riforme di ampio respiro, provvedimenti che – almeno per il momento – resteranno nel solco del tre per cento del rapporto tra debito e Pil. Non a caso, in queste ore si continua a lavorare sul dossier in cui si metterà nero su bianco un programma di revisione della spesa. La spending review lievita a 20 miliardi di euro. Una cifra monstre, ben superiore ai 16-17 miliardi prospettati finora per il 2015, ma sulla quale Matteo Renzi si espone direttamente in prima persona. Il premier pensa infatti di inserire la razionalizzazione delle partecipate pubbliche, non più nella legge di stabilità ma anche nella legge delega sulla pubblica amministrazione, dove si ipotizza a questo punto possano confluire i testi unici sulla materia. Ma soprattutto, Renzi frena sul percorso di privatizzazione, dato ormai quasi per scontato, di Eni ed Enel. La vendita sul mercato di nuove quote dei colossi energetici - circa il 4,3 per cento del cane a sei zampe e il 5 per cento del gruppo elettrico - avrebbe assicurato introiti più o meno di 5 miliardi, tutti a vantaggio della riduzione del debito pubblico. Un cambio di passo indotto forse dai mal di pancia tutti interni alla sinistra del Pd. Stefano Fassina ed altri esponenti della minoranza avevano infatti fatto capire quanto fosse sbagliato cedere le azioni delle società pubbliche in un periodo di recessione e deflazione, titoli che finirebbero per essere venduti ad un prezzo nettamente inferiore rispetto al valore ideale. Il dissenso interno alla maggioranza continua a crescere: hanno raggiunto quota 54 i parlamentari Pd che chiedono di eliminare il pareggio di bilancio dall'articolo 81 della Costituzione.

Il Senato inizierà la discussione generale sulla legge di delegazione europea per il secondo semestre 2013 e sulla legge europea 2013-bis. I lavori proseguiranno nel pomeriggio con la trattazione di due interrogazioni. La commissione Affari costituzionali porterà avanti l'istruttoria del disegno di legge Madia sulla riorganizzazione della Pubblica amministrazione. La commissione Industria si riunirà insieme alla commissione Attività produttive della Camera per l'incontro con il vicepresidente della Commissione europea Günther Oettinger, su questioni concernenti la politica europea in materia di energia. La Commissione Finanze inizierà l’esame, in sede consultiva, dello schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di tassazione dei tabacchi lavorati, dei loro succedanei, nonché di fiammiferi.

Nel pomeriggio la Camera si riunirà per riprendere la discussione generale del ddl di conversione del decreto-legge “Missioni”, testo che dovrà contenere anche le norme per dare copertura all'invio di armi italiane nel Kurdistan iracheno. Punto trattato in maniera puntuale ieri durante la riunione congiunta delle commissioni Esteri e Difesa di Montecitorio e Palazzo Madama. Il ministro della Difesa Pinotti ha confermato che saranno inviate in Iraq sia armi di fabbricazione italiana non più in dotazione alle nostre Forze armate sia armi di fabbricazione sovietica confiscate e nella disponibilità della Marina militare. Un'azione che sarà assicurata da una copertura finanziaria di 1,9 milioni di euro. In serata riprenderà l'esame delle mozioni sull'acquisto dei cacciabombardieri F-35, sui diritti degli animali e sulla formazione del bilancio dell'Unione Europea. La commissione Ambiente, in sede referente, porterà avanti l'esame del disegno di legge collegato alla legge di stabilità e contenente “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”.



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