Il presidente del Consiglio e la sua maggioranza si preparano ad affrontare il rush finale. Da qui alla fine del mese l'agenda rimane fitta di impegni. La tempesta giudiziaria scoppiata intorno alla gestione del comune di Roma negli ultimi anni non avrà nessun tipo di ripercussione sulla vita parlamentare. Renzi, nella sua veste di segretario del Pd, ha commissariato il partito romano, una mossa utile a far comprendere quanto sia necessario un cambio di passo nei rapporti tra la politica e gli affari, e ha dato carta bianca al sindaco Marino per quanto riguarda la composizione della sua giunta. Non solo, l'inquilino di Palazzo Chigi ha anche annunciato una nuova stretta sulla corruzione, parole arrivate dopo un incontro con Raffaele Cantone, magistrato presidente dell'Anac.
Intanto, al Senato, è iniziata formalmente la sessione di bilancio. Sorprendentemente sono ancora presenti dubbi di copertura. La misura sotto la lente d'ingrandimento è sempre quella riguardante i cosiddetti “80 euro”. Nel loro esame della manovra, i tecnici del Servizio Bilancio del Senato sono tornati ad esprimere la loro perplessità sulla platea coinvolta dalla misura, come già fecero ad aprile scorso in occasione del decreto emanato ad hoc. Secondo gli esperti di Palazzo Madama, “sarebbe quantomeno opportuno acquisire rassicurazioni in merito al fatto che siano stati adeguatamente considerati possibili cambiamenti, nel tempo, della numerosità dei diversi insiemi dei soggetti interessati”. Anche perché “l'eventuale mutamento nel tempo della numerosità di detti insiemi appare suscettibile di influire sugli effetti finanziari delle disposizioni in esame”. I dubbi non si fermano qui. Ce ne sono anche sulla deduzione del costo del lavoro dall'Irap: “In un'ottica di stima prudenziale, il rischio”, evidenziano i tecnici, è quello di un “minor gettito”. Il ddl presenta lacune anche per quanto il Tfr in busta paga, visto che la relazione tecnica non fornisce alcun “dato che consenta una verifica puntuale dell'impatto della disposizione”. Mentre una ragione opposta, vale a dire un eccesso di copertura, riguarda il bonus bebè: la modifica approvata alla Camera che introduce l'utilizzo dell'Isee – fissando la soglia a 25 mila euro – per stabilire la platea di chi avrà diritto al beneficio, ha come conseguenza “il restringimento dei beneficiari e dei relativi oneri”. Per questo la precedente previsione “è da ritenersi incongrua e sovrabbondante”. Tutte sollecitazioni di cui i senatori potrebbero fare tesoro dalle prossima settimana, quando si aprirà la partita vera e propria sulle modifiche in commissione Bilancio. Il termine degli emendamenti è stato fissato dopo il ponte dell'Immacolata, martedì 9 alle 18:00, mentre le votazioni cominceranno giovedì 11 dicembre. Il testo dovrebbe arrivare il 16 in Aula, dove il via libera è prevedibile il 19-20 dicembre. Nella maggioranza, dopo l'ennesima stoccata arrivata anche ieri dal premier Matteo Renzi, Ncd chiede un'ulteriore stretta sulle partecipate pubbliche, anche alla luce del caso Roma. La Camera ha già introdotto paletti più stringenti per la razionalizzazione delle società partecipate non solo degli enti locali, ma anche di “camere di commercio, università e autorità portuali”. Tra gli altri nodi, oltre a quello della tassazione dei rendimenti dei fondi pensione e della rivalutazione del Tfr, c'è ancora il taglio alle Regioni su cui sembra essere stato fatto qualche progresso ancora non concretizzato però in una soluzione definitiva. Il destino dei dipendenti delle Province rientra in questa partita, con i governatori disponibili ad assorbirli purché ci siano le risorse necessarie. Ieri, il Senato ha dato il via libera definitivo al progetto di legge sul rientro dei capitali, che consente a chi ha nascosto denaro all'estero, ma anche in Italia, di autodenunciarsi e rimettersi in regola con il fisco in cambio di sconti su sanzioni e pene. Qualcuno ipotizza che si possa arrivare ad incassare fino a 5 miliardi o fino ai 6,5 miliardi dello scudo di tremontiana memoria. Ma l'attenzione è tale che l'Agenzia delle Entrate ha già messo a punto e pubblicato sul proprio sito le bozze per presentare la domanda di “collaborazione volontaria” per il rimpatrio. Con il testo si introduce nel codice penale il reato di autoriciclaggio, con il chiaro obiettivo di dare una spinta all'emersione.
Nei prossimi giorni proseguiranno le “trattative” per il Quirinale. Silvio Berlusconi ha nuovamente offerto la sua disponibilità a Matteo Renzi e alla maggioranza di centrosinistra. Forza Italia vuole fare di tutto per risultare determinante, un ruolo che accrescerà il suo peso nel lungo cammino delle riforme. Scegliere un presidente della Repubblica “non ostile” al centrodestra resta la priorità degli azzurri. Movimento che deve comunque fare i conti con una seria spaccatura interna: tra l'ex Cavaliere e la minoranza fittiana rimane il gelo.