napolitano giorgioNell'Aula di Palazzo Madama proseguiranno le operazioni di voto sul dl “Terra dei fuochi”, gli emendamenti in commissione Territorio sono stati tutti respinti, ritirati, o trasformati in ordini del giorno. Passo necessario per scongiurare la decadenza del decreto, fissata per la giornata di sabato. Il Senato si occuperà poi del ddl di conversione del dl sul finanziamento ai partiti, solo se sarà sbloccata l'impasse in commissione Affari costituzionali, dove si è aperto un durissimo confronto sul tetto per le donazioni dei privati e lo stop dei rimborsi garantiti dalla normativa vigente. Un dibattito in cui si è registrata un'inedita alleanza tra Nuovo centrodestra e M5S, d'accordo sull'immediata eliminazione di ogni tipo di finanziamento alla politica. Sempre in commissione Affari costituzionali – compatibilmente con l'esame delle regole sui partiti – proseguirà l'iter della legge su Province e città metropolitane. Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul rapporto tra il Fisco e i contribuenti, la commissione Finanze ascolterà i rappresentanti dell'Associazione nazionale tributaristi italiani e dell'Associazione magistrati tributari. La commissione Lavori pubblici ascolterà le comunicazioni del viceministro dello sviluppo economico Antonio Catricalà sulle procedure per l'asta delle frequenze televisive in digitale, attività che sarà seguita dall'analisi dei Dpcm con cui si intende avviare il processo di privatizzazione di Poste ed Enav. In commissione Industria sarà ascoltata la presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in merito alla vertenza Electrolux e alle prospettive dell'azienda produttrice di elettrodomestici. Il disegno di legge sulle malattie rare sarà al centro dell'ordine del giorno della commissione Sanità insieme all'indagine conoscitiva su “Stamina”.

A Montecitorio si svolgerà la votazione finale per la conversione in legge del dl “Carceri”, atto su cui l'Esecutivo ha già incassato la fiducia – la sedicesima dall'inizio del mandato – con 347 sì, mentre 200 sono risultati i voti contrari. Risultato preceduto dalla clamorosa protesta del deputato leghista Gianluca Buonanno, che ha sventolato delle manette per poi lanciarle verso il ministro della Giustizia. Prima del voto finale sul testo, saranno illustrati i 106 ordini del giorno presentati dal MoVimento 5 stelle, attività di ostruzionismo che non dovrebbe essere limitata dalla Presidenza. Le commissioni riunite Cultura e Trasporti proseguiranno le audizioni di membri dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, in materia di tutela della proprietà intellettuale sulle reti di comunicazione elettronica e sulla tutela dei minori nella programmazione, nelle trasmissioni e nella pubblicità dei media audiovisivi. Gli schemi di decreto legislativo sull'utilizzo degli animali a fini scientifici e sull'assistenza transfrontaliera saranno vagliati dalla commissione Affari sociali, che si occuperà anche della relazione sullo stato di attuazione della legge 194 del 1978 sulla tutela sociale della maternità e l'interruzione volontaria di gravidanza e delle proposte di legge in materia di responsabilità professionale del personale sanitario. Le commissioni Finanze ed Attività produttive dovrebbero riunirsi per concludere l’esame del ddl di conversione del dl “Destinazione Italia”, atteso in Aula per domani. Nella giornata di ieri, i relatori Itzhak Yoram Gutgeld (PD) per la Commissione Finanze e Raffaello Vignali (NCD) per la Commissione Attività produttive, hanno depositato alcuni nuovi emendamenti tra cui quello che riscrive l’articolo 8 che detta disposizioni in materia di RC Auto.

Enrico Letta ha rivendicato la sua azione politica, forte dei risultati incassati durante il suo tour per gli Stati del Golfo. Ha attaccato chi, come Renzi e Confindustria, non fanno altro che apparire disfattisti o eccessivamente critici nei confronti di Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio sa bene che i prossimi giorni saranno cruciali per “blindare” il suo governo e siglare il patto di coalizione con tutti i partiti della coalizione. Da Strasburgo arriva anche l'assist di Giorgio Napolitano; il presidente della Repubblica, contestato dagli europarlamentari leghisti, zittiti dal resto dell’Assemblea, ha parlato di “segnali di ripresa indiscutibili”.



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social