L'assemblea di Palazzo Madama inizierà l'esame del disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla protezione dei minori, testo già approvato dalla Camera. Nel pomeriggio si svolgerà l'informativa del ministro degli Interni, Angelino Alfano, sulle devastazioni provocate a Roma da parte di un gruppo di tifosi olandesi del Feyenoord e sulla gestione della sicurezza in occasione di eventi sportivi. Successivamente il governo risponderà ad alcune interpellanze e interrogazioni. La commissione Affari costituzionali e la commissione Giustizia porteranno avanti l'esame del ddl governativo sul contrasto della criminalità organizzata. In commissione Finanze andrà avanti l'istruttoria del disegno di legge delega sulla riforma dei confidi e della proposta di legge sulla riorganizzazione dell'attività di consulenza finanziaria. In commissione Industria si svolgerà l'audizione informale di rappresentanti di Rai Way S.p.A. sui profili di tutela della concorrenza e di politica industriale connessi all'Opa su Rai Way. L'ordine del giorno della commissione Sanità prevede lo svolgimento di tre interrogazioni, tra le quali una riguarda il caso Avastin-Lucentis.

Oggi non sono previste sedute dell'assemblea della Camera. I deputati saranno quindi concentrati sul lavoro delle Commissioni. La commissione Finanze e la commissione Attività produttive porteranno avanti l'esame del ddl di conversione del decreto-legge Ivestment Compact, lavori che inizieranno dopo una lunga notte di riunioni e trattative per cercare di evitare sorprese prima dell'approdo in assemblea del testo. Le opposizioni, così come la minoranza interna del Pd, si dovrebbero presentare compatte all'ultimo round in commissione proprio sul capitolo banche, che si preannuncia comunque delicato. Tanto che proprio il clima già abbastanza incandescente sarebbe uno dei motivi per cui ancora non si è deciso se sfruttare questo decreto per introdurre le prime misure del piano sulla banda larga, come ad esempio il fondo di garanzia ad hoc per favorire gli investimenti privati. Nonostante i primi voti nelle Commissioni abbiano dati risultati secondo copione, il “clou”, ammette lo stesso sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, arriverà oggi, e si dovrà misurare con il pressing del Parlamento che è stato fin da subito fortissimo e bipartisan, minoranza del Pd in prima fila, a chiedere di limitare l'impatto della riforma. Ma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha minimizzato, parlando di “discussione pacifica" e di uno scambio di opinioni in corso, senza sbilanciarsi però su una reale apertura a modifiche. L'ordine di non cedere sullo stravolgimento del testo originariamente licenziato dal Consiglio dei Ministri sarebbe partito proprio dalle stanze di Palazzo Chigi. Renzi non ha intenzione di fare marcia indietro sul futuro delle dieci banche popolari interessate dal provvedimento. Il governo però potrebbe aprire a qualche modifica per limitare il pericolo di scalate ostili. E potrebbe essere un primo passo per evitare lo scontro frontale con il partito trasversale del no alla riforma in nome della difesa del credito nei territori. Ma il nodo vero resta quello della soglia, su cui il governo non sembrerebbe, al momento, intenzionato a cedere. Anche perché tutte le proposte avanzate in Parlamento di fatto ridurrebbero la platea delle banche da trasformare in società per azioni. Il disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore proseguirà il proprio iter in seno alla commissione Affari sociali, punto della convocazione preceduto dalla risposta ad alcune interrogazioni: una di queste riguarda la somministrazione in tutte le Regioni del farmaco “sofosbuvir” contro l'epatite C.

Il presidente del Consiglio sarà a Mosca per incontrare il presidente russo, Vladimir Putin. Matteo Renzi farà il punto sulla politica estera italiana cercando una sponda russa per risolvere i problemi nello scenario mediterraneo. Un tema molto caldo sarà quello del futuro delle sanzioni europee nei confronti della Federazione Russa, misure che avrebbero causato un danno del 10 per cento all'export italiano. Il segretario del Pd incontrerà anche gli imprenditori italiani rassicurandoli in merito alla ricerca di “un giusto compromesso tra economia e politica”.



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