Nicola Zingaretti è il nuovo segretario del Partito Democratico

Nicola Zingaretti è il nuovo segretario del Partito Democratico. La commissione Congresso del Pd ha reso noti i risultati dopo lo scrutinio del 93% dei collegi: la partecipazione dovrebbe attestarsi intorno a 1.600.000 votanti; Nicola Zingaretti si attesta tra il 66% e il 67% dei consensi, Maurizio Martina tra il 22,5% e 23%, Roberto Giachetti fra il 12,5% e il 13%, con un margine di errore di più o meno lo 0,5%. Contrariamente alle attese, le primarie di domenica hanno dimostrato che il Pd è ancora in grado di coinvolgere un gran numero di cittadini (secondo le previsioni i votanti avrebbero dovuto essere intorno al milione) e soprattutto che, nonostante le forti divisioni interne, il Governatore del Lazio ha vinto con una maggioranza solida che supera ampiamente il 50%.

Quella di Nicola Zingaretti non sarà una segreteria a sovranità limitata: secondo i numeri delle primarie, gli spetterà una fetta consistente dell'Assemblea Nazionale, tra i 600 e i 650 seggi, che lo dovrebbe mettere al sicuro dal possibile fuoco amico (la storia del Pd insegna che anche le maggioranze più larghe possono vivere momenti di turbolenza). I riflettori saranno puntati soprattutto su Maurizio Martina che in molti vorrebbero non ostile a Zingaretti e dunque molto utile a blindare le decisioni della nuova dirigenza con la forza dei suoi circa 200 delegati. Roberto Giachetti, invece, avrà a disposizione non meno di 150 delegati.

Leggendo la cartina geografica del voto, spicca il fatto che Zingaretti abbia un consenso decisamente omogeneo su tutta la penisola, anche se il neo segretario sembra andare fortissimo nel Lazio (oltre il 75%). Ottime, inoltre, le affermazioni in Emilia Romagna (quasi il 71%) e in Friuli Venezia Giulia (75,4%), mentre nel resto d'Italia la media è del 60%, tranne in Campania (49,6%), Basilicata (50,5%) e Calabria (45%). In queste tre regioni fa registrare i maggiori risultati Martina, che fa il picco soprattutto tra gli elettori campani (43,1%), trainato dai voti di Avellino, Benevento e le relative province.

Pd, da Gentiloni a Sassoli: Zingaretti pensa alla sua squadra

La parola d'ordine del Pd di Nicola Zingaretti sarà unità. Niente scatti in avanti del leader, profilo basso e dialogo: almeno questa sarà la ricetta iniziale. Anche la segreteria che varerà entro poche settimane rispecchierà la personalità del segretario, che vuole recuperare una fetta di base che si era allontanata dopo la débâcle al referendum costituzionale del 4 marzo 2016. I primi nomi che circolano sono quelli del team più stretto della sua campagna congressuale, in primis Paolo Gentiloni, destinato alla presidenza del partito. Per la carica di tesoriere al posto del renziano Francesco Bonifazi, dopo il no incassato da Antonio Misiani, i primi rumors suggeriscono di tenere d'occhio Paola De Micheli, ex lettiana di ferro ed ex Commissario governativo alla ricostruzione post sisma 2016. Della nuova squadra dovrebbe far parte anche l'eurodeputato David Sassoli, l'ex segretario del Pd Roma Marco Miccoli, il suo braccio destro in Regione Massimiliano Smeriglio, e non è escluso che possa essere coinvolta pure Monica Cirinnà.

Almeno un paio di posti in segreteria saranno poi riservati alla corrente di Dario Franceschini, il primo dei big a schierarsi apertamente per il presidente della Regione Lazio. Della rosa di Zingaretti potrebbero far parte anche un esponente vicino a Goffredo Bettini. Per realizzare una dirigenza che coinvolga il più ampio consenso interno, però, il governatore dovrà tendere la mano anche a Maurizio Martina, a cui sarà data la possibilità di scegliere almeno un componente della prossima segreteria. Nessuna apertura invece a Matteo Renzi.

Ancora nessuna intesa sulla Tav

La questione Tav si fa sempre più spinosa e impellente e crescono le pressioni sul Governo perché prenda una decisione in vista del cda di Telt (entro il 15 marzo la società franco-italiana che si occupa dei lavori dovrà sbloccare i bandi di gara da 2,5 miliardi di euro pena la perdita di circa 300 milioni di finanziamenti europei). I giallo-verdi corrono ai ripari e fissano un vertice tra il premier Giuseppe Conte, i vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Obiettivo è cercare una sintesi tra le due anime dell'esecutivo che, al momento, restano nettamente divise sull'opera. Il presidente del Consiglio intende mantenere il suo ruolo di mediatore mentre il leader leghista fa appello al buon senso, convinto che un punto d’incontro si troverà e che il Governo non sta rischiando di cadere. Sul fronte M5S la posizione non cambia: l’opera non si deve fare e i margini di manovra sembrano estremamente limitati. Nemmeno una profonda revisione del progetto sembra possa riuscire a scardinare una posizione nettamente ideologica.

La strada del compromesso giallo-verde potrebbe passare attraverso l'ok all'avvio dei bandi di gara: l'exit strategy potrebbe essere sostanzialmente quella di rinviare la decisione politica, ovvero prendere tempo, circa 6 mesi come previsto dalla legislazione francese, per studiare il dossier con Parigi e Bruxelles e prevedere la possibilità anche di bloccare l'opera.

L’Aula del Senato

L’aula del Senato tornerà a riunirsi domani alle 10.30 per l’esame del decreto per il sostegno della Banca Carige.

Le Commissioni del Senato

Per quanto riguarda le Commissioni, la Giustizia esaminerà il ddl relativo al giudizio abbreviato. Alle 11.15 le Commissioni Esteri, Finanze, Industria e Politiche dell’Unione Europea in sede congiunta con le rispettive della Camera ascolteranno il Commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager. La Difesa, alle 14, ascolterà Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri S.p.A., sull'affare assegnato relativo alle prospettive dell'export italiano di materiali per la difesa e la sicurezza. La Istruzione proseguirà il ciclo di audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul Fondo unico per lo spettacolo (FUS).

La Commissione Lavori Pubblici ascolterà i rappresentanti di CONFETRA e ASSTRA sullo schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva relativa all'interoperabilità del sistema ferroviario dell'UE e sullo schema di decreto legislativo per l’attuazione della direttiva sulla sicurezza delle ferrovie. La Agricoltura, in sede riunita con la Territorio, ascolterà i rappresentanti del Consorzio italiano biogas (CIB) in relazione all'affare assegnato sulla normativa sui nitrati di origine agricola. La Lavoro si confronterà sugli Atti europei relativi alle misure di emergenza nel settore di coordinamento della sicurezza sociale in seguito al recesso del Regno Unito dall'UE e alle risorse destinate alla dotazione specifica per l'Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile.

La Salute ascolterà l’Assessore alla sanità e integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio dott. Alessio D'Amato e si confronterà sul disegno di legge relativo alle disposizioni del corpo e dei tessuti post mortem, e su quello relativo alla fibromialgia; proseguirà il ciclo di audizioni sulle disposizioni in materia di sicurezza degli esercenti professioni sanitarie. Infine la Commissione Politiche dell’Unione Europea proseguirà l’esame e svolgerà alcune audizioni sulla legge di delegazione europea.

L’Aula della Camera

L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11 per la discussione delle interpellanze e interrogazioni. A seguire si confronterà sulla proposta di legge, fortemente voluta dalla Lega, sulla legittima difesa e sulla proposta di legge sul voto di scambio politico-mafioso.

Le Commissioni della Camera

La Commissione Affari costituzionali si confronterà sulla proposta d’istituzione di una Commissione d’inchiesta sullo stato della sicurezza. In sede riunita con la Lavoro, si confronterà sul disegno di legge del Governo sugli interventi per la concretezza delle azioni delle Pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo. Alle 10 la Commissione Esteri ascolterà la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale Emanuela Claudia Del Re sull'azione internazionale dell'Italia per l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

La Bilancio esaminerà la proposta di legge per il recupero di mancati trasferimenti erariali agli Enti locali della Regione siciliana. Alle 13, in sede riunita con Politiche dell’UE, ascolterà il Presidente della Sezione Unione economica e monetaria, coesione economica e sociale del Comitato economico e sociale europeo (CESE) sui risultati della programmazione finanziaria e gli accordi tra Ministeri.

La Commissione Ambiente ascolterà i rappresentanti della Federazione gomma plastica e di Confindustria nell’ambito dell'indagine conoscitiva sui rapporti convenzionali tra il Consorzio nazionale imballaggi (CONAI) e l'ANCI alla luce della nuova normativa in materia di raccolta e gestione dei rifiuti da imballaggio. La Trasporti proseguirà le audizioni sulle proposte di legge di modifica del Codice della strada. La Commissione Lavoro, in sede riunita con la Affari sociali, proseguirà l’esame e svolgerà diverse audizioni sul decreto, approvato la settimana scorsa dal Senato, su reddito di cittadinanza e quota 100.



Seguici sui Social


2

Nomos Centro Studi Parlamentari è una delle principali realtà italiane nel settore delle Relazioni IstituzionaliPublic Affairs, Lobbying e Monitoraggio Legislativo e Parlamentare 

Vuoi ricevere tutti i nostri aggiornamenti in tempo reale? Seguici sui nostri canali social