Al Senato si procede avanti spediti verso l'approvazione in prima lettura del disegno di legge sulla riforma della seconda parte e del Titolo V della Costituzione. I tempi annunciati negli ultimi giorni saranno confermati e – secondo alcune indiscrezioni – il presidente del Consiglio potrebbe presentarsi nell'aula di Palazzo Madama domani durante le ultime fasi dell'istruttoria. Lavori che potrebbero precedere di qualche minuto il voto sull'intero testo, inizialmente previsto per i primi giorni di settembre. Ieri, per soli due voti, è stato bocciato a scrutinio segreto un emendamento di Felice Casson che avrebbe restituito al nuovo “Senato delle Autonomie” le competenze sulla concessione di indulto ed amnistia. Oggi, a seguito della decisione dei relatori Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, saranno affrontati gli articoli più delicati: relativi a leggi di iniziativa popolare, referendum, platea per l'elezione del Capo dello Stato, funzioni legislative del Senato. Punti sui quali si potrebbe arrivare ad una riformulazione per cercare di venire incontro alle richieste delle opposizioni ed alle perplessità delle minoranze di Pd e Forza Italia. Il futuro Senato, inoltre, non potrà deliberare lo stato di guerra, e potrà disporre inchieste parlamentari solo in merito alle autonomie territoriali.

La commissione Finanze continuerà l'esame della legge delega sulla riforma dei confidi. I rappresentati di Unioncamere saranno ricevuti dalla commissione Industria nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla competitività delle imprese italiane. La commissione Sanità ascolterà invece il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale.

La Camera approverà definitivamente la conversione del decreto-legge competitività dopo aver esaminato i 181 ordini del giorno presentati dalle varie forze politiche. Il testo del provvedimento è stato ancora cambiato nel suo passaggio a Montecitorio, e ora dovrà ritornare a Palazzo Madama per una rapidissima e definitiva terza lettura (il provvedimento dovrebbe essere approvato dal Senato, con fiducia, venerdì, ultimo giorno utile di lavori parlamentari prima della pausa estiva).

La commissione Affari costituzionali riprenderà l'analisi delle varie proposte di legge in tema di modifica della normativa sulla concessione e il riconoscimento della cittadinanza. La commissione Finanze porterà avanti l'istruttoria dello schema di decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali; nel pomeriggio saranno ricevuti i rappresentati dell'ABI nell'ambito dell’esame, in sede referente, della proposta di legge in materia di riconoscimento della detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici mediante attribuzione di certificati di credito fiscale. Le commissioni riunite Ambiente e Attività produttive riprenderanno a confrontarsi sulle risoluzioni relative alla revisione del sistema delle autorizzazioni per nuove attività di prospezione e coltivazione di giacimenti petroliferi e modifica della normativa sulla materia. Successivamente, il Comitato ristretto della commissione Ambiente esaminerà il disegno di legge collegato alla legge di stabilità “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”. La commissione Affari sociali porterà avanti il confronto sul testo unificato relativo alla prevenzione e alla cura della ludopatia.

Nelle prossime ore sarà ufficialmente riaperto il dossier sulla legge elettorale. Il dibattito sull'Italicum si inserisce infatti a pieno titolo nella riforma costituzionale fortemente voluta dalla maggioranza. Il presidente del Consiglio si incontrerà con Silvio Berlusconi per ragionare di premio di maggioranza, soglie di sbarramento, doppio turno e coalizioni. La riunione, allargata agli ambasciatori di Fi e Pd, servirà soprattutto per chiarire definitivamente i punti di incontro in merito alle modifiche da apportare alla legge elettorale che da settembre riprenderà il suo cammino al Senato. Le premesse per siglare un nuovo patto ci sono tutte, ma l'intenzione del Cavaliere è quella innanzitutto di andare a palazzo Chigi ed ascoltare le proposte di Renzi: “Vedrò quello che mi dice - sarebbe la linea - mi prenderò del tempo per riflettere e poi se ne riparla”. Come a dire che a settembre, quando si entrerà nel vivo della trattativa, non è escluso un nuovo faccia a faccia. L'atteggiamento prudente, spiegano gli uomini vicini a Berlusconi, è dettato dal fatto di non dare l'impressione di voler accettare tutto senza discutere sapendo bene che nelle file azzurre sulle modifiche proposte ci sono molti malumori. Il Pd dovrà poi curare i rapporti anche con Sel e il Nuovo centrodestra, forze politiche che restano fondamentali per approvare un testo con ampia maggioranza. Intanto si aspettano i dati Istat sull'economia; la crescita del Pil ancora vicino allo zero è ormai quasi una certezza. Numeri che costringeranno ad un aggiornamento di tutti i dati relativi ai conti pubblici.



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